ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Giampiero Catone: “Politiche concrete per arrestare un declino che non è inesorabile”

Giampiero Catone sulla crisi economica che ha colpito l’Italia negli ultimi dieci anni: “Serve un piano di crescita con il PNRR da discutere con le Associazioni di categoria”.

FotoIn un recente editoriale pubblicato sul quotidiano “La Discussione”, Giampiero Catone ha approfondito il tema della crisi economica che ha colpito l’Italia: negli ultimi dieci anni ha portato alla chiusura di quasi 100mila attività di commercio al dettaglio e oltre 15mila imprese di commercio ambulante.

Giampiero Catone, la crisi economica e sociale nel nostro Paese

L'Italia sta affrontando una crisi economica e sociale che si manifesta in una crescente insicurezza e desertificazione delle città e dei paesi. Giampiero Catone sottolinea come questo fenomeno abbia portato a un progressivo spopolamento di esercizi commerciali come librerie e negozi di giocattoli, che hanno registrato un crollo del 31%, e ha visto crescere al loro posto farmacie, negozi di telefonia e bar. Questa situazione ha accelerato un effetto domino che ha portato alla scomparsa non solo degli esercizi commerciali ma anche dei servizi, della vivibilità, dei rapporti umani e della sicurezza. Il declino economico si traduce quindi in una perdita della qualità della vita delle persone: sempre più spesso gli italiani sono costretti a vivere in contesti più grigi e spenti. “Tutto il contrario di quello che il Paese può offrire perché l’Italia ha così tante risorse nelle sue radici, cultura, luoghi, storia e persone che possiamo fieramente primeggiare in numerosi settori”, scrive Giampiero Catone. Il problema della desertificazione, evidenziato da Confcommercio e Confesercenti, porta con sé un deficit di sicurezza.

Giampiero Catone: politiche per il lavoro, incentivi e piano di sostegno per le imprese

Per far fronte alla crisi economica e sociale, continua Giampiero Catone, l'Italia deve investire in politiche per il lavoro e le imprese, incentivi per creare occupazione stabile e un grande piano di sostegno per le imprese. Le aziende che ampliano i loro organici, che assumono e creano prospettive reali di lavoro, devono essere sostenute e incoraggiate. Servono quindi “politiche concrete per arrestare un declino che non è inesorabile”. Anche le Associazioni di categoria del commercio, dell'artigianato e dell'agricoltura chiedono al Governo una maggiore riqualificazione urbana, più formazione e incentivi per il lavoro e un utilizzo più ampio e selettivo dei fondi europei del PNRR. “Bisogna a tutti i costi promuovere una svolta virtuosa. Evitare l’invivibilità e l’aggravarsi del divario, lacerato dalla crisi sociale, tra centri storici e periferie. Tra città e paesi, tra aree costiere e quelle montane. Sono maturi i tempi che la politica, le parti sociali de enti locali comincino a trovare soluzioni rapide” conclude Giampiero Catone.



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