Gli eroi dimenticati e trascurati
Andiamo a fondo dell’argomento molto discusso in questi mesi: gli operatori sanitari ed i dispositivi che dovrebbero indossare durante il loro lavoro.
Certo, il nostro paese si è fatto molto sentire durante questa emergenza sanitaria, giudicando e parlando molto e gli operatori sanitari sono saliti sul podio come gli eroi della situazione.
I bersagli dei media
Esatto, all’inizio gli eroi erano loro: tutto il personale sanitario, coloro che si trovavano più a contatto con il rischio di contagio.
Sicuramente non tutti sono uguali e, come in ogni professione, troviamo sempre i più e i meno bravi, quelli più onesti e quelli meno. Ci sono stati anche alcuni episodi (non troppo piacevoli) di appropriazione di dispositivi medici. È triste da affermare, ma di questo le cronache sono state quasi nulle.
Comunque sono stati resi degli eroi, gli stessi bersagli che molto spesso vengono criticati quando siamo costretti a frequentare i luoghi di cura.
Ora dove sono finiti gli “eroi”?
Esatto, adesso ben poco se ne parla, ora continuano sempre a fare il loro lavoro, pagati non sempre sufficientemente ed altre volte anche più di quanto meriterebbero.
Ora, ci chiediamo: si ha mai pensato realmente alla sicurezza del personale sanitario? In base a quale criterio sono stati scelti i dispositivi medici e i dispositivi di protezione individuale che avrebbero dovuto utilizzare?
Ci sono state molte incomprensioni sull’argomento: perché alcune persone erano completamente sigillate all’interno di tute impermeabili all’aria, mentre altre indossavano solo la mascherina chirurgica? Quanto effettivamente protegge la mascherina “dispositivi medico” e chi protegge esattamente?
La sicurezza di un D.M. e quella di un D.P.I.
La mascherina dispositivo medico garantisce solo una protezione indiretta, proteggendo i malati da chi la indossa. A questo punto sembra chiaro che, come noi vogliamo che gli altri la utilizzino per proteggerci, anche noi dobbiamo indossarla per proteggere le altre persone con cui parliamo.
Per avere un prodotto che garantisce la sicurezza a chi lo indossa, bisogna fare riferimento ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), come chiarisce il nome.
Sebbene nel luogo di lavoro il decreto imponga che le mascherine dispositivo medico possano sostituire i dispositivi di protezione individuale, il virus non segue questa logica poco chiara. La conclusione rimane che un dispositivo medico NON è un dispositivo di protezione individuale. Sono realizzati e ideati con due scopi differenti.
La sicurezza degli operatori sanitari: chi la garantisce?
Rimane quindi poco chiaro il motivo per cui il personale sanitario, che lavora in un ambiente a rischio, utilizzi solo le mascherine chirurgiche.
La nostra attività è sempre a contatto con “esperti” del settore dei dispositivi medici ma ciò che rileviamo ci sconcerta molto.
Una grande confusione
Vi riportiamo alcuni avvenimenti che ci sono successi che ci portano a credere che la confusione sull’argomento sia tanta:
- medici che non sanno la differenza tra un medicinale e un dispositivo medico, oppure che affermano di dover avere la ricetta per comprare un dispositivo medico, sebbene (giustamente) la vendita sia libera
- tecnici che pretendono di sapere tutto su dispositivi medici di classi elevate, ma che non sanno nulla su quelli di prima classe, cioè i più semplici
- coloro che, sebbene sia stata spiegata la differenza tra di dispositivo medico ed un dispositivo di protezione individuale, alla fine ci pongono la domanda: ma la mascherina D.M. può essere dichiarata D.P.I.?
Epilogo
Purtroppo è stato un argomento solo passeggero e ora, del personale sanitario non si sente più parlare.
Il loro ruolo di eroi ha lasciato il posto, forse ingiustamente, ad altre cronache. Sarebbe comunque meglio poter ricordare un po’ più spesso coloro che, durante questa pandemia, sono stati più a rischio rispetto alla maggior parte di noi. Non saranno mai ringraziati abbastanza, per la maggioranza stanno solo facendo il loro dovere ma in ogni caso meritano comunque un grande rispetto.
Infine, è giusto ricordare che, proprio per i rischi a cui sono a contatto, sarebbe giusto garantire loro sicurezza e protezione e non solo a parole ma magari partendo da D.P.I. adeguati.
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