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Comunicato Stampa

I funghi medicinali. Per vivere a lungo in perfetta salute

VALENTINA BIANCHI , I funghi medicinali – Per vivere a lungo in perfetta salute, L'Età dell'Acquario, 2009.

FotoUtilizzati da millenni nella medicina orientale, in particolare in quella tradizionale cinese, i funghi hanno visto riconosciute le loro proprietà anche da recenti studi scientifici. Non solo presentano un eccezionale valore nutritivo, legato alla presenza di amminoacidi essenziali, vitamine e minerali nel substrato di crescita, ma hanno molti benefici effetti sulla salute del nostro organismo: rinforzano il sistema immunitario, regolano la glicemia e il colesterolo, inibiscono lo sviluppo dei tumori e curano i disturbi cardiocircolatori e neurologici.

Si può scoprire quindi come alcuni funghi mangerecci possano essere di aiuto nella prevenzione e nella cura di malattie oggi sempre più frequenti: ad esempio le malattie metaboliche (il diabete) e immunitarie (le infezioni virali). Nelle pagine di questo libro il lettore troverà esposte in maniera chiara e approfondita caratteristiche e qualità dei principali funghi medicinali e anche utili consigli per la loro raccolta e conservazione. Chiudono poi il volume le esclusive ricette a base di funghi di un grande chef italiano, Gianni Battistella, pensate per combinarsi perfettamente con una dieta equilibrata e naturale.

Il libro è un escursus sul mondo della micoterapia, dei funghi e del loro ambiente, il loro modo di riproduzione e le sostanze principali in esso contenute. Dopo una prima parte in cui parla della storia e delle leggende, ci introduce nella classificazione botanica, per poterli riconoscere. Ci spiega come a seconda della famiglia di appartenenza abbiano delle peculiarità, anche di sostanze e di utilizzo prevalente.

VALENTINA BIANCHI, naturopata, diplomata presso l’Istituto Rudy Lanza, lavora utilizzando terapie naturali, in particolare nel campo dietologico, dei complementi alimentari, della floriterapia e degli integratori fitoterapici.

Valentina Bianchi collabora attivamente, da oltre quindici anni, in un ambulatorio medico che si occupa esclusivamente di Medicina Naturale, nell’assistenza ai pazienti e nella stesura di testi scientifici.

E’ autrice del testo sulla micoterapia “I funghi medicinali” (edizioni Età dell’Acquario, 2009) e coautrice con il dott. Ivo Bianchi del repertorio “Repertory of Homeopathy and Homotoxicology” (2012) e del testo “Manuale di terapia vegetale” (2012).

ESTRATTO DAL LIBRO

Componenti bioattive dei funghi con proprietà terapeutiche
(tratto dal libro di VALENTINA BIANCHI, I funghi medicinali – per vivere a lungo in perfetta salute, Istituto Lanza, TORINO, 2009. Pag. 65-75)
I funghi hanno un altissimo potenziale di utilizzo biologico, basti pensare all’uso dei macrofunghi nella medicina tradizionale indigena e l’utilizzo farmacologico di microfunghi come il Penicillum notatum, da cui è stata isolata la penicillina.

Nell’ambito dei funghi superiori sono state identificate almeno 300 specie, con riconosciute proprietà medicinali, e 1800 sono quelle potenzialmente benefiche per la salute dell’uomo.
Nella Medicina Tradizionale Cinese molti funghi vengono assunti ancora oggi sotto forma di decotti, tisane o semplicemente tritati e aggiunti ai cibi, a scopi terapeutici.
Negli ultimi decenni la tecnologia ha permesso di studiare a livello molecolare gli effetti di questi funghi, mediante l’isolamento delle principali molecole bioattive e attraverso esperimenti in vivo e in vitro.

Le sostanze estratte da molti funghi hanno dimostrato in particolare attività immunomodulanti, quindi utili, sia nel trattamento di stati di immunodepressione, sia in patologie di origine autoimmune, e un’elettiva azione antitumorale.
I funghi sono impiegati anche come coadiuvanti di vaccini o in combinazione con antibiotici e antivirali.
L’altro importante campo d’azione dei funghi, conseguente al loro elevato contenuto in fibre e chitina, è quello della regolarizzazione del profilo lipidico e dei livelli di glucosio. Sono molto utili nel trattamento delle ipercolesterolemie (colesterolo alto) e quindi nella prevenzione dell’arteriosclerosi e delle malattie cardiovascolari. Sono indicati nel diabete senile e più in generale nella sindrome metabolica.

Il fungo produce dei metaboliti, cioè dei composti chimici vitali, che possono essere primari o secondari. Quelli cosiddetti “primari” sottendono alla sopravvivenza e crescita del fungo. Tali sostanze, enzimi, aminoacidi, polisaccaridi, grassi, minerali, si trovano in tutte le parti del fungo, ma maggiormente nel corpo fruttifero.
I metaboliti “secondari” invece sono sostanze organiche, non direttamente implicate nel normale sviluppo dell’organismo. Contrariamente ai metaboliti primari, la loro assenza non comporta necessariamente la morte del fungo, tuttavia a lungo andare ne mina la capacità di sopravvivenza e la fecondità.
I metaboliti secondari sono solitamente piccole molecole che il fungo sintetizza per difesa nei confronti di predatori, parassiti e malattie, per competizione interspecifica e per facilitare i processi riproduttivi. Questi composti, prodotti da gruppi molto limitati di specie di funghi, hanno, alcuni già, altri potenzialmente, un’importanza farmacologica.

Ad esempio sono stati recentemente estratti dal fungo Hericium erinaceus alcuni fattori di crescita nervina (NGF), che potranno probabilmente essere impiegati un domani anche nelle patologie neurologiche umane degenerative come il morbo di Alzheimer.
I metaboliti primari sono spesso comuni a tutti i funghi, mentre i metaboliti secondari sono specifici di ciascuna specie. Nella stessa famiglia di funghi, ad esempio, si possono trovare componenti bioattivi a effetto talora opposto.

METABOLITI PRIMARI

Polisaccaridi
L’interesse principale nell’uso terapeutico dei funghi, risiede nella loro capacità di favorire la risposta immunitaria.
In base a numerosi studi scientifici si è dimostrato come alcuni funghi esercitino un’azione immunomodulante e antitumorale sia in vitro che in vivo. Tra i composti, che sono stati isolati, quelli che hanno mostrato maggior efficacia sono stati i polisaccaridi. Sono macromolecole biologiche di struttura estremamente variabile che si ritrovano ampiamente in natura, dalle verdure alla frutta, ai cereali, ai legumi, ai funghi e alle alghe.

I polisaccaridi sono molecole a lunga catena, hanno forma spiraliforme e ripetono una sequenza fissa di zuccheri. Questa enorme variabilità, data dalla capacità di ramificare e di formare composti complessi, concede alle strutture polisaccaridiche la flessibilità necessaria alla stimolazione di più cellule del sistema immunitario.
In particolare ai ß-glucani, polisaccaridi che compongono la parete cellulare dei funghi e delle alghe, è stata attribuita la specifica capacità di spinta sul sistema immunitario. La somministrazione in vivo di ß-glucani, sia per via orale che iniettiva, ha comportato una risposta maggiore da parte dell’organismo umano, attraverso l’attivazione diretta delle cellule immunitarie, in condizioni patologiche cancerogene, infettive virali, batteriche, fungine e protozoarie.
L’entità dell’attività antitumorale dei ß-glucani sembra dipendere da una serie di fattori quali la solubilità delle molecole in acqua o in altri solventi, e la dimensione e la complessità della loro struttura ramificata.

Questi polisaccaridi possono essere estratti dai funghi attraverso dei processi di bollitura o di trattamento enzimatico. La loro concentrazione dipende molto dallo stadio di sviluppo del micete (micelio, primordio, frutto intero giovane o maturo), dal tempo che intercorre tra la raccolta e la cottura del fungo e dalle condizioni di lavorazione e conservazione del prodotto. Di conseguenza la scelta dei corretti tempi di raccolta e il mantenimento di livelli ottimali di trattamento e stoccaggio diventano di fondamentale importanza per l’utilizzo terapeutico di questi alimenti.
Nella maggior parte dei casi, l’assunzione orale di ß-glucani è molto efficace. Ma mentre l’uso di ß-glucani estratti può causare a volte effetti collaterali, l’assunzione del fungo intero è più sicura e ha il vantaggio di potenziare l’azione dei polisaccaridi, grazie alle numerose sostanze in esso contenute, che lavorano in sinergia.



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