MUSICA
Comunicato Stampa

Il cantautore Massimiliano Larocca pubblica il suo nuovo disco “Qualcuno stanotte”

28/04/14

Torna in scena uno dei principali rappresentanti della canzone d'autore, Massimiliano Larocca, che ha anticipato con il singolo “Invisibili” il suo disco di inediti in studio dal titolo “Qualcuno Stanotte”, edito in tutti i negozi e negli store digitali il 28 Aprile per Brutture Moderne con distribuzione nazionale Audioglobe.

FotoTorna in scena uno dei principali rappresentanti della canzone d'autore, Massimiliano Larocca, che ha anticipato con il singolo “Invisibili” il suo disco di inediti in studio dal titolo “Qualcuno Stanotte”, edito in tutti i negozi e negli store digitali il 28 Aprile per Brutture Moderne con distribuzione nazionale Audioglobe.

Un nuovo importante capitolo nella sua carriera, a quattro anni di distanza da “Chupadero!”, fortunato esordio del supergruppo Barnetti Bros Band, formato dallo stesso Larocca in compagnia di Massimo Bubola, Andrea Parodi e il newyorkese Jono Manson, e a sei anni dall’ultimo lavoro da solista. E si aggiunge “The Dreamers”, il progetto con i ragazzi diversamente abili dei centri diurni di Firenze, realizzato assieme a Paolo Benvegnù, Erriquez della Bandabardò e Riccardo Tesi.

“Invisibili”, la canzone che ha fatto da apripista, è un piccolo gioiello della musica d'autore italiana, incisa durante le sessioni di registrazione: scritta a due mani, cantata a due voci, una chitarra e un microfono lasciato aperto, libero di catturare il momento e le note. Ed è anche l'unica composizione acustica di un album che per il resto è principalmente elettrico e metropolitano nei suoni e nei contenuti.

‘In realtà abbiamo scelto “Invisibili”, rivela il cantautore, in quanto brano davvero anomalo rispetto al resto del disco. Questa intimità musicale la trovi solo in questa canzone, in realtà, nelle altre 11 si spinge molto di più, musicalmente parlando. Invisibili, oggi, lo siamo un po’ tutti, ed è questo il grande paradosso della nostra epoca, dove invece c’è una rincorsa affannata, tramite i social network, alla visibilità a tutti i costi.
Nello specifico della canzone, gli “invisibili” sono i due protagonisti: due amanti che si cercano, si rincorrono senza trovarsi mai. Quello che resta, e resterà, invisibile è il loro amore, che non trova mai compimento’.

Un disco che sancisce una importante collaborazione con il romagnolo Antonio Gramentieri, in veste di produttore, chitarrista, leader e compositore della nota band strumentale Sacri Cuori, presente in formazione completa in questo progetto in cui la timbrica scura e profonda di Larocca si amalgama al sound dalle caratteristiche liquide e cinematografiche tipiche di questo gruppo.

12 tracce, 10 brani interamente scritti dal cantautore e una traduzione/adattamento di una canzone “minore” dei Gaslight Anthem, uno dei gruppi rock USA di maggior culto negli ultimi anni (anche in Italia): “Blue jeans & white t-shirt”, che nella versione diventa “Piccolo Eden”. “Qualcuno stanotte” tenta nuove strade e si allontana dai suoni e dalle suggestioni del “border” che avevano caratterizzato “Chupadero!” e dal folk-rock dylaniano presente nei due precedenti album “Il ritorno delle passioni “ e “La breve estate”.

‘I 6 anni di attesa, commenta, sono stati una scelta, certo, ma anche una necessità: ero in attesa di una scintilla, di un approccio, di pensare alla musica in modo nuovo. E per me questa scintilla sono stati i Sacri Cuori, che hanno suonato questo disco integralmente, e il loro leader Antonio Gramentieri, che ha prodotto l’album. In loro ho trovato un’estetica del suono, l’idea di musica come ambiente e non solo come unione di musica e parole.
E ho soprattutto trovato un’organismo vivo e multiforme, che è la loro identità e la loro peculiarità più importante quando lavorano ad altri progetti oltre al loro.
Mi sento cresciuto come musicista e come cantante dopo questo album: e questo direi è il risultato a cui ambisco sempre, a cui ci si arriva certo con molta pazienza e senza cercare di bruciare i tempi come oggi troppo spesso accade’.

E conclude: ‘"Qualcuno stanotte” è un titolo cinematografico, da film noir degli anni 50, che però da anche un senso di indeterminatezza. Come una storia dove ci sono alcune caselle bianche da riempire. E’ un cortometraggio in 12 canzoni dove protagonista è la Città, e i piccoli sussulti che la animano.
Il titolo vuole suggerire questo: lo sguardo, come nel cinema, va dal grande al particolare, per estrapolarne i dettagli. E anche le canzoni procedono in questo modo, attraverso i diversi scenari e i diversi personaggi. Sono storie personali, anche dolorose in certi attimi e in altri ancora c’è una leggerezza direi inedita per me. Quindi, a monte di tutto, sì, lo definirei un disco comunque “intimo”: per la verità che cerca di restituire. Mi piace definirle canzoni di amore e di salvezza: due cose che potrebbero arrivare stanotte, o in un’altra notte qualunque’.



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