IL MAESTRO DI DONNE di Francesco Marino
In libreria l'opera prima di Francesco Marino edita Baldini&Castoldi con la prefazione di Luciano De Crescenzo “Secondo Epicuro la felicità è nel saper cogliere il Carpe Diem. Bisogna “acchiappare” il momento, godere del presente, perchè, in fondo, per essere felici basta molto poco: il sorriso di un amico, un buon bicchiere di vino o la compagnia di una bella donna...” (Luciano De Crescenzo)
IL MAESTRO DI DONNE
“Ogni Paese di Provincia ha il suo Maestro di Donne”.
Il primo romanzo dell’Avv. Francesco Marino: “Il Maestro di Donne”, che si avvale della preziosa prefazione di Luciano De Crescenzo, è un’opera originale ed affascinante incentrata principalmente sull’Universo femminile, narrata con garbo e sense of humour dall’autore.
Memorie adolescenziali, riflessioni mature, finzione ironica, prendono i tratti di una spassosa e intensa commedia sulla vita. Parigi, Cannes, Taormina, Milano, la Brianza, il Lago di Como e la Corsica sono i luoghi dove sono ambientati i diciassette capitoli. A unirli il filo conduttore che intreccia i destini del Maestro e dell’avvocato, le cui identità si scambiano incessantemente in un vorticoso e ambiguo gioco delle parti.
A fare da controcanto al Maestro, un giovane e brillante avvocato, uomo di non poche contraddizioni che, in un modo o nell’altro, talvolta bleffando, ne insegue la scia.
Alcune delle vicende narrate sono ambientate nel mondo delle Aule dei Tribunali e degli Studi Legali giornate frenetiche trascorse tra le pareti dello Studio, in compagnia di collaboratori che diventano con il tempo, una seconda famiglia, corridoi e uffici dei tribunali, dove le storie personali s’intrecciano con quelle professionali.
Incontri di lavoro inaspettati che possono cambiare la vita in maniera indelebile, come accade nel capitolo “Il Giovane avvocato e l’Uomo d’Oro”, ma anche appuntamenti in Studio con una nota cliente dello spettacolo, che si trasformano in occasioni romantiche e intriganti, come nel capitolo “Un caffè a Brera con Giulia”.
Senza dimenticare la vena di nostalgia che si coglie in alcuni dei racconti ambientati nella Sicilia degli anni ‘70, dove poteva succedere che i ragazzi del paese si riunissero in piazza fino a notte inoltrata per ascoltare, seduti su un muretto, gli appassionanti discorsi di un personaggio colto, spiritoso e goliardico che attraverso le sue storie li educava alla vita nel modo più simpatico e allettante.
E tanto altro ancora...
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