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Il ruolo del papà durante il travaglio

04/07/17

In un momento intenso fisicamente e psicologicamente, è fondamentale avere il giusto sostegno, ecco perchè il ruolo del futuro papà durante il travaglio, è fondamentale

FotoLe ultime settimane di gravidanza sono quelle in cui la mamma comincia a pensare al momento del parto, ed è normale sentirsi in ansia e preoccupate, dal momento che il travaglio e il parto stesso implicano un impegno fisico e psicologico non indifferente, e perchè non si conosce fino in fondo ciò a cui si andrà incontro .

Ma anche il futuro papà vive in ansia questi momenti, e sarebbe opportuno che anch’egli arrivasse preparato, al fine di essere in grado di assistere la compagna durante il travaglio nel miglior modo possibile; peraltro, essere sicuri e preparati, aiuta a creare un’atmosfera più serena e rilassata.

Il papà dovrebbe, innanzitutto, documentarsi quanto più possibile su parto e sul travaglio e sul lavoro fisico e mentale che questi comportano nella donna.

Dovrebbe partecipare ai corsi pre-parto insieme alla compagna, per approfondire le conoscenze sulle tecniche di rilassamento e respirazione da adottare durante la fase del travaglio, anche se la donna, in quei momenti di intensa sofferenza, difficilmente seguirà alla lettera le nozioni apprese durante gli incontri di preparazione. Il papà dovrà lasciarle seguire il ritmo che lei preferisce e nel caso dovesse perdere il controllo, allora potrà intervenire aiutandola a seguire il metodo appreso.

Cosa può fare durante il travaglio

Ricordate che per la futura mamma, più di tutto, è importante la vostra presenza, anche se non è una presenza attiva.

Potrebbe capitare, inoltre, che la donna, preferirà affrontare da sola il momento del travaglio, se così fosse, mettetevi da parte e intervenite soltanto quando lei lo desidererà.

Vedere soffrire una persona a noi cara, non è affatto facile ma cercate sempre di avere un atteggiamento calmo, rilassato, positivo e incoraggiante, cercando di non manifestare le vostre paure. Non criticatela, e non minimizzate le sue sofferenze, piuttosto, aiutatela ad affrontarle, infondendole coraggio.

Parlatele dolcemente spiegandogli, dopo averlo appreso dall’ostetrica, cosa sta accadendo e che questi momenti di sofferenza serviranno ad avvicinarsi passo passo a realizzare il desiderio di abbracciare il suo bimbo.

Se occorre, massaggiatele la schiena e accarezzatela. Non prendetevela se, a volte, è aggressiva e perde il controllo, magari inveendo contro di voi.

Sostenetela anche fisicamente, lasciando che si appoggi a voi, offrendole dei cuscini o delle coperte, abbracciatela o aiutatela ad assumere le posizioni che preferisce e che le alleviano il dolore.

Se lo desidera, potrete offrirle da mangiare o da bere.



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Francesca D'Onofrio (Titolare)
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