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Il take away diventa una soluzione alla disoccupazione

06/07/15

In Italia – si sa – la disoccupazione ha toccato nel corso degli anni delle cifre davvero impressionanti. Se in un primo momento i giovani, ma anche i meno giovani, in cerca di occupazione si sono lasciati prendere dallo sgomento, incapaci di reagire ad un mercato del lavoro che sembrava non aver bisogno di ulteriore manodopera...

FotoIn Italia – si sa – la disoccupazione ha toccato nel corso degli anni delle cifre davvero impressionanti. Se in un primo momento i giovani, ma anche i meno giovani, in cerca di occupazione si sono lasciati prendere dallo sgomento, incapaci di reagire ad un mercato del lavoro che sembrava non aver bisogno di ulteriore manodopera, per fortuna attualmente la situazione è cambiata e in molti hanno capito che laddove l’occupazione scarseggia allora il lavoro bisogna davvero inventarselo.

Una delle strade che sembra a tutti più facile da percorrere è quella dei locali take away che vendono ogni sorta di pietanza ‘da portar via’. E così negli ultimi periodi si è assistito ad un proliferare di piccoli punti vendita che offrono alla propria clientela cibo di ogni tipologia da portare a casa o da consumere passeggiando, eliminando ogni altra spesa per quanto riguarda la gestione della sala e del relativo personale. In particolare, sembra che ad essere più gettonati siano i prodotti tipici che possono essere le piadine romagnole piuttosto che i cannoli in Sicilia oppure le tigelle mantovane, solo per citare qualche esempio.

I take away, dunque, diventano la soluzione alla disoccupazione in quanto prevedono un investimento iniziale più contenuto rispetto ad un’attività classica, meno costi di gestione e meno problematiche per il raggiungimento del cosiddetto break even point.

Le persone che decidono di intraprendere la strada dell’apertura di un locale take away, infatti, pensano erroneamente che questa tipologia di attività possa essere iniziata anche senza alcun tipo di esperienza nel settore e spesso è proprio l’inesperienza che porta a fare una serie di scelte che, però, possono avere conseguenze anche devastanti sull’andamento del locale e sul suo fatturato.

Una delle scelte che più frequentemente viene presa frettolosamente e, di conseguenza, in modo errato è quella relativa all’acquisto delle attrezzature necessarie per la gestione del locale take away, in particolare vetrine refrigerate, banchi frigorifero, vetrine a caldo, ed altre strumentazioni simili. Questi elementi sono indispensabili per garantire una corretta conservazione del cibo, aspetto importantissimo in qualsiasi locale ristorativo anche e soprattutto perché la legge è molto chiara – e soprattutto rigida – su tali procedure, prevedendo anche multe salate e nei casi più gravi addirittura la chiusura del locale in caso di inadempienze, gravi e meno gravi.

Diventa, quindi fondamentale scegliere i macchinari giusti e vale la pena anche investire una fetta più cospicua del proprio budget di avviamento per acquistare i prodotti migliori. In effetti, molto spesso è proprio l’attrezzatura a fare la differenza sulla qualità dei piatti serviti. A cosa serve, infatti, acquistare le materie prime migliori se poi le stesse non vengono conservate secondo i più elevati standard di sicurezza ed igiene? Un frigorifero, ad esempio, che mantenga la temperatura ideale per la corretta conservazione del cibo può fare la differenza fra un locale di successo ed uno ‘snobbato’ dalla clientela.



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