EDITORIA
Comunicato Stampa

Importanti dichiarazioni delle senatrici Baio e Gallone all'Urban center di Milano

29/02/12

La madrina della legge sull'affido condiviso e la relatrice del ddl 957 di riforma fanno il punto della situazione alla presentazione del libro Nel nome dei Figli

Momento importante giovedì 23 febbraio in Galleria Vittorio Emanuele: oltre 150 persone si sono accalcate nella sala del'Urban Center in occasione della presentazione del libro-cult Nel nome dei Figli, giunto alla copia numero 10.000 e alla seconda edizione.
Nell'ambito del dibattito (preceduto dalla distribuzione di 1000 volantini nel centro di Milano e dai saluti dell’Assessore provinciale Pagani) che si è presto trasformato in un miniconvegno sulle tematiche proposte dalla lettura di due capitoli del libro, sono state rilasciate dichiarazioni pregnanti dalle senatrici Alessandra Gallone (relatrice ddl 957) ed Emanuela Baio (correlatrice legge 54-06 sull'affido condiviso).
La senatrice Gallone ha fatto presenti le difficoltà nel condurre questo disegno di legge: molti partiti all'interno della Commissione si sono spaccati trasverslmente a dimostrazione che la bigenitorialità non ha colore politico. Inoltre non ha potuto escludere tassativamente azioni di lobby, pur non entrando nel merito, e ha specificato che di notevole aiuto le sono stati gli studi scientifici che, in modo inusuale, sono stati depositati in Commissione dall'autore del romanzo-inchiesta Nel nome dei figli, Vittorio Vezzetti (fondatore di Figlipersempre onlus). Ha raccomandato alle associazioni di restare coese e di non far cadere l'attenzione sul problema formulando l'auspicio che, ormai terminate le audizioni, a breve si possa andare in discussione. Pur non potendo formulare previsioni ha dichiarato di ritenere che ci siano gli spazi per un licenziamento in tempi medio-brevi. Ha puntualizzato che il suo impegno, ancor più rinnovato di fronte a dimostrazioni di affetto e partecipazione come quella di Milano, non ha niente a che vedere col divorzio breve che rappresenta tutt'altra questione che trova contrari parecchi esponenti favorevoli al ddl 957.
La senatrice Baio ha dichiarato che le difficoltà sono notevolissime e che solo con azioni continue e ragionate, mediatiche e culturali (come quella del libro più volte definito “bellissimo” dalle parlamentari), ci può essere la speranza di far approvare la legge, sottolineando la necessità di un licenziamento del ddl con la clausola “deliberante”, in modo da evitare una terribile discussione in aula che significherebbe per il ddl 957 una prognosi infausta. Ha anche ipotizzato il rischio che, senza un cambiamento culturale degli operatori, anche una nuova riforma legislativa potrebbe non portare i frutti sperati.
Il giorno successivo la senatrice Gallone ha ringraziato partecipanti e organizzatori per l'emozionante e “caricante” (testuale) evento.



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