Intervista a Douglas Macgregor, ex ufficiale dell’esercito americano prevede la fine dell’appoggio di Washington a Zelensky

Intervista italiana del sito Strumenti Politici a Douglas Macgregor

Ex colonnello dell’esercito americano con decorazioni ed esperienza in Iraq e Jugoslavia, autore di libri di analisi storica e militare ed ex consulente dell’amministrazione Trump, Douglas MacGregor ha risposto alle domande del sito italiano di geopolitica “Strumenti Politici”. Il tema riguarda gli sviluppi del conflitto in Ucraina e dell’atteggiamento degli USA nei confronti del governo di Kiev.

Macgregor è sempre stato molto critico verso l’approccio dell’amministrazione Biden. In sostanza, a Washington hanno sperperato miliardi di dollari dei contribuenti per sostenere il governo di Zelensky, che nel corso degli anni è diventato oppressivo e discriminatorio verso le minoranze nazionali presenti in Ucraina, non solo quella russa. E che come è noto, ha semrpe avuto problemi di corruzione e di trasparenza.

I soldi per l’Ucraina, però, potrebbero finire presto. La crisi economica preme sugli Stati Uniti e l’inizio della campagna elettorale per le presidenziali del 2024 arriverà più in fretta di quello che sembra. Macgregor traccia un possibile parallelo con il Regno Unito del 1947, che abbandonò la sua colonia indiana quando tenerla era diventato troppo dispensioso per le casse di Londra. Lo stesso potrebbe accadare per Washington nei confronti di Kiev, con l’aggiunta di un consenso popolare che si prosciuga man mano che le settimane passano.

E perde forza anche la credibilità della narrativa occidentale sul conflitto, che ha parlato fin da subito di una Russia debole e destinata al tracollo sociale e finanziario, di contro a un’Ucraina forte e coraggiosa. La realtà si è rivelata molto diversa e sta perforando il muro di silenzio e di propaganda costruito dai media europei e americani. Secondo Macgregor, non c’è narrativa che tenga di fronte all’esito del campo di battaglia. E se il risultato sarà favorevole ai russi, come prevede l’ex ufficiale, allora per gli USA non ci sarà altra scelta che andarsene dall’Ucraina e riportare indietro - è proprio il caso di dire - armi e bagagli.