Intervista a Matteo D’Angelo. Dal BUK 2014
Edizioni Psiconline ha intervistato Matteo D’Angelo autore di “La stella alpina e la farfalla. I riflessi dell’anima”, al Modena BUK Festival 2014
Ha appena concluso la presentazione del suo libro e lo raggiungiamo al tavolo dove il pubblico si avvicenda per far firmare la propria copia, appena acquistata allo stand, le shopping bags di Edizioni Psiconline testimoniano la recente sosta allo stand per l’acquisto.
È difficile davvero avvicinarlo, perché tantissimi ammiratori affascinati dalla presentazione non lo lasciano andare via, sono curiosi, vogliono conoscere meglio Matteo D’Angelo, probabilmente perché “La stella alpina e la farfalla” lascia ai lettori tantissimi spunti di riflessione, e questa particolarità è emersa già durante la presentazione, perché è un libro che ti impone di fermarti a riflettere, ricco di spunti e di “semini” (come dice l’autore), dove i lettori stessi danno il senso ad ogni singola parola con la carica che solo il vissuto personale può dare.
Nella introduzione definisce questo libro “un manuale di sopravvivenza per giovani e meno giovani “principi” sperduti nella giungla femminile, ma che non si rassegnano a ricercare quel calesse anche solo provato“. e conclude con un invito “ascoltate il vostro corpo perché esso vi comunica costantemente ciò che è meglio per voi, sentiatevi uno e riuscirete a non mentirvi”.
Presentazione di "La stella alpina e la farfalla"
Il tema dell’Uno e del Tutto appunto, è il filo conduttore e la ricerca incessante dell’Io. Protagonista è Marianna, coinvolta in un confronto quotidiano con gli altri e con se stessa, e alla costante ricerca di un equilibrio, convinta che tutti siamo Uno e, quindi, se miglioriamo noi stessi miglioramo gli altri. Interpreta i segni che la vita le manda, cerca in tutti modi di comprenderne il significato: sa che essi indicano la via.
C’è poi il vecchio saggio che nessuno sa chi sia, ma che ha molto da dire.
Piegato dalle fatiche e dai dolori di una vita che sentiva avergli tolto, più che dato, aveva passato la sua vita a chiedere alla vita stessa qualcosa che sentiva mancasse dentro di sé e questo gli aveva impedito di dare alla vita ciò che, invece, dentro sé aveva.
Aveva passato una vita a chiedere di ricevere e non aveva mai compreso che doveva dare ciò che aveva e smetterla di guardare ciò che non aveva. Guardava ciò di cui aveva paura e puntualmente si realizzava, non aveva capito che è dove la mente, prima e lo sguardo, poi, si posano che il corpo arriva. L’Universo realizza ciò che davvero vuoi.
Un libro profondo che fa riflettere, e impone una ulteriore lettura, perchè ogni pagina va riletta e ripensata, perché il senso ad ogni singola parola, ad ogni “semino” (come lo chiama l’autore), lo dà proprio chi legge, con la sua unicità.
Una intervista che sicuramente non lascerà indifferenti i nostri lettori. Come il libro che lascia un “seme” in chi lo legge. Un libro che fa molto riflettere, una guida per chi ha intrapreso un percorso di cambiamento e di crescita interiore.
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