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Intervista a PATRICIA MAZY, giornalista belga e corrispondente per l’Europa del giornale nazionale economico Crésus

17/03/16

Patricia Mazy, autrice di un ampio articolo scritto su Crésus dedicato alle meraviglie dell’Isola d’Elba, si presenta e racconta l’Algeria con le sue grandi potenzialità.

FotoPatricia Mazy è una deliziosa signora bionda con bellissimi occhi azzurri, che parla molto bene l’italiano con un affascinate accento francese. Nata in Belgio, dopo avere studiato legge in Francia, è diventata avvocato ed ha lavorato per più di 20 anni tra Bruxelles e Parigi specializzandosi in Diritto Economico e Commerciale. Dopo tanti anni…. la svolta: per motivi personali ha deciso di cambiare il proprio stile di vita, ha comprato una barca e ha deciso di navigare e godersi un po’ di vita vera prima che fosse troppo tardi…
” Volevo fare il punto sulla mia vita – racconta Patricia - e volevo riuscire a fare altre cose oltre all’avvocato, fino a 70 anni. Così ho navigato nel Mediterraneo occidentale per alcuni anni e mi sono fermata un giorno l’inverno all’Isola d’Elba. Da allora non sono mai più partita.

All’inizio quando per motivi vari dovevo prendere il traghetto, era una sofferenza allontanarmi da questo paradiso…

In più sull’Elba Patricia racconta di avere trovato il clima adatto per creare artisticamente. L’Elba sviluppa l’anima. “Io facevo un po’ di pittura in Belgio, ma da sempre la mia grande passione era scrivere. A 6 anni facevo tanti lavoretti in casa per avere dei soldini e potere comprare nuovi libri. Come avvocato lavoravo minimo 14 ore al giorno e non avevo il tempo per fermarmi, sempre in viaggio come ero. All’Elba ho trovato finalmente la calma per scrivere e così ho pubblicato nel 2012 il mio primo libro in italiano “Mirabelle , cane marinaio” con la casa editrice Lantana di Roma, poi pubblicato anche in francese dalla casa editrice Edizioni Myra, che io stessa ho creato a Porto Azzurro.

Questo primo libro ha avuto un grande successo, sia in Italia che nei paesi di lingua francese, grazie anche ai commenti positivi della stampa nazionale: Repubblica ha detto “il libro di Patricia Mazy esce vincente dagli inevitabili confronti con best seller del tipo «Io & Marley»” e Brigitte Bardot sulla rivista della sua Fondazione FBB in Difesa dei Diritti degli animali l’ha consigliato come una delle migliori letture dell’estate 2015.

Il secondo romanzo “La madre che non ho avuto” uscito nel 2014 sia in italiano che in francese, piace molto e ha ottimi risultati di vendita ad ogni fiera e presentazione.

Domanda: Adesso hai qualche progetto per un nuovo libro?
Patricia: Anche per due! Sto scrivendo un nuovo romanzo e anche un libro sulla situazione e i problemi della società nel mondo in questo periodo. Quest’ultimo uscirà prossimamente in Italia, Belgio, Francia e Algeria.


Nel 2015 il Direttore di Crésus, dopo avere visto il mio modo di scrivere e il mio percorso professionale legato alla legge e all’economia, mi ha contattata per scrivere sul suo giornale una serie di articoli per la rubrica “Pédagogie de l’entreprise” per aiutare gli imprenditori algerini per esempio, a fare business plan e parlare di tutti quei problemi che un imprenditore può incontrare nel lavorare e crescere.

Crésus è un giornale economico di grande successo distribuito in Algeria anche presso tutte le ambasciate ed è letto da tutti gli uomini d’affari sia algerini che stranieri con interessi economici in Algeria, in particolare uomini d’affari francesi e belgi. E’ nato nel settembre 2015 ma in pochissimo tempo ha conquistato il mercato economico e d’affari. E’ un settimanale stampato e distribuito in versione cartacea in 10.000 copie e via internet ovunque nel mondo.

Con l’ingresso di Patricia nella redazione, il giornale ha voluto creare anche una rubrica per le donne e la moda, che fosse letto sia dal pubblico femminile che maschile. E’ nata così “Femmes” sulla quale Patricia ha scelto di scrivere ogni settimana un articolo sul lusso e la moda. “Io cerco di sviluppare il Made in Italy in Algeria, perché mi piace di più rispetto a quello di altri paesi e vivendo in Italia orami mi sento più a casa qui che in Belgio o Francia. Tra gli ultimi esempi, il reportage su Simone Marulli, stilista di alta moda per vestiti da sposa e da sera, molto presente sulle tv e già noto all’Isola d’Elba per la sfilata Mediterranean-Dreams.com organizzata da Federica Berselli di Elbamylove nel 2013. Oltre a lusso e moda scrivo articoli che interessano la donna in generale. Adesso mi hanno chiesto di fare 2 volte al mese uno speciale vacanze sulle più belle destinazioni Italiane, e io comincerò per Pasqua parlando ovviamente dell’Isola d’Elba.

Dopo il grande successo in Algeria dell’articolo sull’Isola d’Elba e il turismo, il giornale pubblicherà infatti un numero speciale “Vacanze sull’Isola d’Elba” per Pasqua. Sarà un’ottima occasione di visibilità dell’isola verso un target di altissimo livello e un nuovo potenziale mercato turistico.

Domanda: Che tipo di paese è L’Algeria oggi… come donna, non hai qualche timore nell’ andare a lavorare in un paese del Magreb?

P: L’Algeria è’ il più grande paese dell’Africa. Mussulmano e democratico, è un paese oggi molto sicuro, il più sicuro di tutto il Maghreb. In più è molto diverso da come la gente si può immaginare. E’ bello, le persone sono molto accoglienti e hanno un senso dell’ospitalità incredibile, la cucina è deliziosa. La ricchezza principale è sempre stata il petrolio, e fino ad oggi gli algerini hanno saputo sfruttare bene questo regalo della natura. Con il crollo del prezzo del Petrolio è nata l’esigenza di nuove fonti di ricchezza, che sono tante… tra queste sta prendendo piede sempre più l’idea di sviluppare il turismo. Allo stesso tempo, il nuovo interesse verso il turismo richiederà qualche cambiamenti per adattarsi e per dare il migliore di loro stesso al turisto. .

Domanda: Quale pensi possa essere lo sviluppo di questo ponte ideale tra Algeria e Italia/Isola d’Elba anche grazie alla tua figura?

P: In primo luogo spero di avvicinare le due civiltà per far capire che pur essendo culture molto diverse, il solo conoscersi reciproco non può che farci crescere insieme . Ho sempre pensato che la voglia di capirsi e di apprezzare le sue differenze a traverso la cultura di ogni di noi, è un ottima maniera di costruire la pace nel mondo. Seconda cosa, per far conoscere il Made in Italy in Algeria, far vedere le bellezze dell’Italia e dell’Isola d’Elba in particolare per far crescere il turismo algerino di alto livello, che è molto interessato a venire per trascorrere le sue vacanze. Quindi in questa direzione, l’articolo che ho appena scritto e lo speciale che dà inizio alla serie di numeri speciali sulle più belle destinazioni in Italia hanno un’importanza davvero notevole.




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