Iscrizioni aperte ai Corsi di Italiano per Stranieri (LIUPS) dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI)
L’Istituto Italiano di Cultura di Napoli ha fondato all'inizio degli anni '90, con ratifica consolare di diversi Paesi del mondo, un Libero Istituto Universitario per Stranieri (tra i pochissimi presenti in Italia), intitolato a Francesco De Sanctis e diretto da Roberto Pasanisi, nell’area metropolitana di Napoli, capitale culturale del Mezzogiorno, col fine di diffondere la conoscenza della cultura e della civiltà italiana, nelle sue manifestazioni storiche ed attuali, dalla lingua alla letteratura, dalla musica alle arti figurative, dal pensiero filosofico e scientifico agli usi e ai costumi della società. La scelta dei tempi e dei luoghi nell’avviamento di un tale progetto intende interpretare un momento cruciale della storia occidentale, nel trapasso epocale ad un nuovo millennio, e le possibilità di un vasto quanto significativo bacino d’utenza, come il Sud d’Italia, ricco di risorse turistiche, naturali e culturali, e caratterizzato da continui crescenti flussi migratorî. Non secondaria, dunque, l’intenzione di creare un indotto economico ed occupazionale di sicuro interesse e con notevoli prospettive di sviluppo. Il L.I.U.P.S. vuole porsi naturalmente come punto di riferimento e di approfondimento culturale per gli stranieri, residenti e non in Italia, che, col fecondo apporto delle proprie identità etniche e nazionali, vogliano confrontarsi tra loro e con le realtà sociali e individuali del nostro Paese. In tal senso il primo passo da compiere ci è parso l’organizzazione di quattro corsi stagionali: una Scuola Estiva (luglio), una Autunnale (settembre), una Invernale (dicembre-gennaio) ed una Primaverile (aprile), che, col rilascio di un Diploma di Formazione o di Specializzazione, facilitino le possibilità di ricerca e di occupazione nell’ambito della lingua e della cultura italiana (docenza in scuole italiane all’estero; lettorato all’Università; etc.), e inoltre, con la disponibilità di adeguate strutture e guide qualificate, favoriscano un gradevole soggiorno turistico e culturale in uno dei territorî più noti e affascinanti del mondo per ricchezze artistiche, paesaggistiche e balneari. Il Corso di Formazione e Specializzazione in Lingua e cultura italiana ha preferibilmente (ma non necessariamente) inizio con la Scuola Estiva (primo ciclo di Formazione, col seguito di altri due cicli in date da concordare) dall’ultima settimana di giugno alla prima di agosto di ogni anno. Nei sei giorni di sabato, durante la Scuola, sono previste altrettante visite alla ri-scoperta delle bellezze naturali, storiche ed artistiche del territorio napoletano e campano, con una guida accurata e poliedrica dei docenti, che introduce nelle magiche atmosfere marine o folcloriche o medievali e rinascimentali della nostra terra: sono in programma 6 itinerarî a carattere storico, artistico, naturistico e balneare.
L.I.U.P.S.
Libero Istituto Universitario Per Stranieri
“Francesco De Sanctis”
Scuola Stagionale
di Formazione e Specializzazione
in Lingua e Cultura italiana
gennaio - aprile - luglio - settembre
Napoli, Italia
dell’ Istituto Italiano di Cultura di Napoli
I C I
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”)
80131 Napoli (Italia)
tell.: 0039-081-5461662 / 339-2858243 / fax: 0039-081-2203022
posta elettronica: ici@istitalianodicultura.org
URL: www.istitalianodicultura.org
La Scuola, nell’area metropolitana di Napoli, capitale culturale del Mezzogiorno, ha il fine di diffondere la conoscenza della cultura e della civiltà italiana, nelle sue manifestazioni storiche ed attuali, dalla lingua alla letteratura, dalla musica alle arti figurative, dal pensiero filosofico e scientifico agli usi e ai costumi della società.
La scelta dei tempi e dei luoghi nell’avviamento di un tale progetto intende interpretare un momento cruciale della storia occidentale, nel trapasso epocale, appena avvenuto, ad un nuovo millennio, e le possibilità di un vasto quanto significativo bacino d’utenza, come il Sud d’Italia, ricco di risorse turistiche, naturali e culturali, e caratterizzato da continui crescenti flussi migratorî. Non secondaria, dunque, l’intenzione di creare un indotto economico ed occupazionale di sicuro interesse e con notevoli prospettive di sviluppo.
La Scuola vuole porsi naturalmente come punto di riferimento e di approfondimento culturale per gli stranieri, residenti e non in Italia, che, col fecondo apporto delle proprie identità etniche e nazionali, vogliano confrontarsi tra loro e con le realtà sociali e individuali del nostro paese. In tal senso sono previsti quattro Corsi stagionali: una Scuola Estiva (luglio), una Autunnale (settembre), una Invernale (dicembre-gennaio) ed una Primaverile (aprile) che, col rilascio di un Diploma di Formazione o di Specializzazione, facilitino le possibilità di ricerca e di occupazione nell’ambito della lingua e della cultura italiana (docenza in scuole italiane all’estero; impieghi presso aziende dove sia necessaria la conoscenza della lingua italiana; etc.), e inoltre, con la disponibilità di adeguate strutture e guide qualificate, favoriscano un gradevole soggiorno turistico e culturale in uno dei territorî più noti e affascinanti del mondo per ricchezze artistiche, paesaggistiche e balneari.
La Scuola è connessa ad una imprescindibile funzione culturale e letteraria, una funzione civile, di luogo di dibattito e di aggregazione di quella che oggi viene chiamata la ‘società civile’. Con criterî gestionali ed operativi improntati ad una autentica ed incondizionata democrazia, la Scuola si colloca idealmente in linea con la Scuola di Francoforte (Adorno, Marcuse, Fromm, Löwenthal, Horkheimer) ed è caratterizzato da un’indiscriminata apertura ad ogni onesta fattiva proposta e collaborazione di enti, associazioni e individualità di qualunque Paese, razza e religione. Convegni di studio, conferenze, seminarî, presentazioni editoriali, letture poetiche e tavole rotonde scandiscono il calendario annuale della Scuola, tra le cui iniziative si segnalano: il Laboratorio permanente di letteratura contemporanea e Scrittura creativa; il Corso teorico-esperienziale di psicologia (Arte-Terapia e Training autogeno) del C.I.S.A.T.; varie collane editoriali, di poesia, di narrativa e di saggistica; a rivista internazionale di poesia e letteratura “Nuove Lettere”; mostre di pittura; ecc.
Il Corso di Formazione e Specializzazione in Lingua e cultura italiana ha inizio preferibilmente (ma non necessariamente) con una Scuola Estiva (primo ciclo di Formazione, coll’eventuale seguito di altri due cicli in date da concordare) nel mese di luglio.
Il metodo didattico usato è quello ‘monolinguistico-comunicazionale’ (secondo il modello elaborato da Roberto Pasanisi nel corso di molti anni di didattica universitaria di Italiano LS e L2 in Italia e all’estero), in cui lo studio della grammatica è secondario ed è effettuato comunque soltanto in forma deduttiva (ovvero a partire da testi scritti od orali reali o realistici), mentre l’accento è posto sulla lingua parlata e sulla comunicazione: in primo piano è la pratica della lingua realmente parlata dagli Italiani (ma privilegiando l’Italiano standard, ovvero l’Italiano corretto ed elegante parlato dalle persone colte), in contesti situazionali simili a quelli reali (l’aula diventa così una ‘piccola Italia’).
Il ‘metodo o sistema monolinguistico-comunicazionale’ è fondato sull’ ‘imitazione’, secondo il modello di apprendimento dei bambini: lo studio teorico, pur necessario e presente, è ridotto al minimo e reso strumentale all’acquisizione della cosiddetta ‘competenza attiva’, cioè della capacità non solo di comprendere, ma anche e soprattutto di parlare in un’interazione reale con un parlante italiano madrelingua. Tutte e quattro le ‘abilità’ (competenza passiva scritta: leggere; competenza passiva orale: ascoltare; competenza attiva scritta: scrivere; competenza attiva orale: parlare) sono accuratamente perseguite, ma la priorità viene data all’uso orale della lingua (peraltro di gran lunga la più difficile delle competenze da acquisire), sviluppato soprattutto attraverso la ‘comunicazione’, fondata sulla parallela acquisizione di ‘contenuti’ (idest ‘discorsi argomentativi)’ su cui e con cui lavorare.
Realisticamente, la ‘lingua di insegnamento’ coincide con la ‘lingua di apprendimento’ (nella realtà non esistono traduzioni, grammatiche e vocabolarî, come faceva finta di credere il vecchio ‘metodo grammaticale-traduttivo’, che forniva una conoscenza solo teorica e grammaticale della lingua, senza permettere mai concretamente di parlare).
L’uso di una sola lingua nel corso della lezione riproduce la realtà della situazione che più favorisce l’apprendimento di una lingua straniera (cioè il risiedere nel Paese dove quella lingua è parlata) e stimola su piano motivazionale la componente psicologica, attraverso la necessità di uso della lingua per comunicare e interagire socialmente: proprio come si sperimenta quando ci si trova in un Paese straniero di cui si conosce poco o per niente la lingua o come procede nel suo ‘metodo imitativo’ di apprendimento della lingua materna il bambino piccolo, che è fortemente motivato nel suo apprendimento via via che scopre i vantaggi strumentali che gli permettono la conoscenza della lingua materna. Egli ascolta, memorizza, inizia a ripetere senza comprendere, poi ripete comprendendo di giorno in giorno sempre di più e scoprendo che la lingua è lo strumento di gran lunga più potente nelle sue mani per ottenere dal mondo il soddisfacimento dei proprî bisogni.
Nel ‘metodo o sistema monolinguistico-comunicazionale’ si procede secondo un modus operandi simile alla ‘tecnica mimetica’ dell’infante, memorizzando e costruendo delle ‘strutture sintattiche funzionali’ da riempire via via con sempre nuove parole, secondo un modello progressivo ‘per ampliamento’, qualitativo e quantitativo insieme.
Le lezioni avranno una durata di 4 ore giornaliere (09.00 – 13.00 o 15.00 - 19.00) per un numero complessivo di 24 ore settimanali. Il pomeriggio, eccettuate le facoltative ore personali di lettura delle lezioni, è dunque libero, come tutta la giornata di domenica, e con la possibilità di socializzare con i soci della Scuola, in occasione di eventi ludici e culturali promossi da questa stessa e dalle strutture ricreative della città. Il sabato è invece dedicato, per una durata di circa 4-6 ore, alle visite guidate.
Escursioni didattiche:
Nei sei giorni di sabato, durante la Scuola Estiva, sono previste altrettante visite alla ri-scoperta delle bellezze naturali, storiche ed artistiche del territorio napoletano e campano, con una guida accurata e poliedrica dei docenti, che introduce nelle magiche atmosfere marine o folcloriche o medievali e rinascimentali della nostra terra. La guida e l’accompagnamento urbano con gli autoveicoli dell’Istituto sono inclusi nella retta, non lo sono i biglietti per i mezzi pubblici di trasporto extraurbano (bus, traghetto, etc.). A meno di imprevedibili variazioni, per cause di forza maggiore, sono in programma 6 itinerarî a carattere storico, artistico, naturistico e balneare:
Itinerario Vesuviano: dalle pendici del Vesuvio, che con l’eruzione del 79 d.C. seppellì le limitrofe cittadine romane, alle vestigia archeologiche di Pompei, che, rinvenute nel XVIII secolo, contribuirono alla nascita di una cultura neoclassica.
Itinerario Casertano: dal borgo medievale di Caserta vecchia, col suo Duomo romanico e la sua tipica gastronomia, agli splendori architettonici e scenografici della Reggia borbonica di Caserta.
Itinerario Caprese: dalla singolare suggestiva Villa-Museo di Axel Munthe alla balneazione nel limpido mare della ‘Grotta’ più famosa del mondo, intorno al cui intenso colore azzurro dell’acqua sono sorte antiche leggende e non cessano misteriose interpretazioni.
Itinerario Napoletano 1: dalla visita al miracoloso Duomo di San Gennaro al fascino popolare dei caratteristici vicoli del centro storico, con i suoi mercati e le alchimie della Cappella di San Severo.
Itinerario Napoletano 2: dal lungomare del Castel dell’Ovo e del Maschio Angioino, corte dell’Impero aragonese nel XV secolo, alle piazze storiche della città, dove sorgono monumenti della lirica e dei beni culturali, come il Real Teatro di San Carlo e la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III.
Itinerario Napoletano 3: dal belvedere dell’eremo dei Camaldoli, unico al mondo con la sua veduta di un’intera città con centri abitati limitrofi, tre golfi, cinque isole, un vulcano e due catene montuose, alla passeggiata nel suggestivo nucleo vomerese di San Martino e per i panoramici viali di Posillipo.
Per l’idoneità alla partecipazione è richiesto un Diploma di Scuola Superiore.
Il programma del Corso si articola in tre cicli scolastici di sei discipline ciascuno (i corsi sono differenziati in tre livelli – principianti; intermedio; avanzato – attraverso un test d’ingresso atto a stabilire le conoscenze di partenza della lingua):
Primo ciclo: I livello (‘principianti’) (gennaio o luglio):
Lingua Italiana I
Elementi di Storia, Geografia e Tradizioni popolari d’Italia I
Elementi di Letteratura Italiana
Elementi di Linguistica
Elementi di Letterature Comparate.
Secondo ciclo: II livello (‘intermedio’) (da concordare):
Lingua Italiana II
Storia, Geografia e Tradizioni popolari d’Italia II
Letteratura Italiana moderna e contemporanea
Lingue e Culture regionali
Storia delle Arti figurative italiane
Storia del Teatro italiano.
Terzo ciclo: III livello (‘avanzato’) (da concordare):
Storia della Musica italiana
Storia del Cinema italiano
Psicologia dell’Arte e della Letteratura
Sociologia e Teoria della letteratura
Laboratorio di Scrittura creativa
Relazioni Giuridiche, Etiche e Religiose nell’Italia contemporanea.
Alla fine di ogni ciclo ciascun partecipante deve tenere una relazione orale in lingua italiana, su un argomento a sua scelta fra quelli studiati, e compilare un questionario scritto attinente le varie discipline del ciclo medesimo. Ad esame superato viene rilasciato un Diploma di Formazione in Lingua e Cultura Italiana. Col superamento dell’esame del terzo ciclo viene rilasciato un Diploma di Specializzazione in Lingua e Cultura Italiana.
Istituto Italiano di Cultura di Napoli
I C I
via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”)
80131 Napoli (Italia)
tell.: 0039-081-5461662 / 339-2858243 / fax: 0039-081-2203022
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URL: www.istitalianodicultura.org
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