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Comunicato Stampa

“Istituzione di Regolamento nel Comune di San Stino di Livenza (VE) a tutela vittime di Usura ed estorsione, anche bancaria”

09/05/15

L’istanza proposta dai cittadini Brichese Michelangelo e Sandro Migotto, verte sull’obbligo degli Enti e Società di Servizi pubblici di adottare regolamenti che tutelino le vittime di usura ed estorsione come previsto dalla Legge 108/96.

Nel nostro Paese, le norme “scomode” vengono affossate dall’assenza di decreti e delibere attuative, in modo che quello che è stato stabilito in via generale e astratta dal Parlamento o dal Governo resti lettera morta, senza spiegare effetti pratici. Così si è tentato di fare per anni con l’usura ed estorsione anche bancaria
L’acuirsi della crisi, la tassazione infinita, l’assenza di credito, la perdita del posto del lavoro, la messa in cassa integrazione, di fatto sono tutti elementi che comportano un elevato disagio sociale con conseguenze tragiche come l’uccisione di un Magistrato e di un Avvocato all’interno di un Tribunale Italiano.
Quando il sistema era sostanzialmente pubblico, le banche, cioè il mercato legale del credito, erano sottoposte ad un controllo “sociale”, tramite i rappresentanti della politica, dei sindacati e della burocrazia che sedevano nei vari consigli mentre, dopo che il settore pubblico ha perso questa funzione, a causa della privatizzazione, il controllo sull’operato delle banche nei confronti della clientela (cioè sui tassi e sulle modalità di erogazione del credito) è passato, tramite appunto la legge 108/96, per logica di sistema, alla magistratura.
Il contenzioso bancario successivamente l’entrata in vigore della normativa è aumentato. Attualmente vista la presa coscienza della classe imprenditoriale , soprattutto quella piccola, delle anomalie nei contratti bancari ha prodotto un obiettivo intervento della Magistratura confermato da sentenze e condanne di vertici di Banche perché si viene a scoprire, analizzando la situazione debitoria dei clienti verso le Banche, che le stesse agiscono nell’errore la pratica dell’usura bancaria e dell’anatocismo, scorrettezze tecnico-contabili proibite dalla Legge.
Anche il Commissario Governativo Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura testimonia l’esistenza del fenomeno dell’usura bancaria ammettendo nella relazione annuale di fine anno che “Una delle questioni da tempo all’attenzione del Comitato è quella relativa alle istanze di accesso al Fondo proposte, in numero alquanto consistente, a seguito di denunce presentate contro istituti bancari.”
Si deve inoltre considerare che fin dall’iscrizione nel registro delle notizie di reato, imprenditori e professionisti che denunciano alla magistratura l’usura (anche bancaria) hanno accesso ai seguenti benefici: concessione di un mutuo senza interesse (art. 14, secondo comma, legge 108/96 ) e sospensione dei termini (art. 20, legge 44/99 ), indipendentemente dall’accertamento degli autori materiali del reato; questi benefici sono connessi all’espletamento delle indagini ed al proseguo dell’iter giudiziario.
A tal proposito i inserisce l’iniziativa dell’istanza ( allegato 1) proposta dal sottoscritto e dal collega Geom. Sandro Migotto, al Comune di San Stino di Livenza tenuto conto che oltre gli Enti locali, i Fornitori di servizi pubblici quali energia, elettricità, acqua devono dotarsi di regolamenti che tutelino le vittime di usura ed estorsione come previsto dalla Legge.
In questa maniera cerco di fornire strumenti informativi e pratici a tutela di chi crede non ci siano più soluzioni ai problemi con il mondo del credito e si trova in difficoltà oggettive.

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Michelangelo BRICHESE
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