Jip e Janneke e il bello dello stare insieme

Una storia d'amicizia edita da Lupo Guido Editore

Ho avuto il piacere e la fortuna di fare la conoscenza di Jip e Janneke (si pronunciano Yìp e Yànnek) qualche anno fa, quando mi ritrovai a pranzo dalla "loro" zia Truus. Alla tavola imbandita per l'occasione c'erano pietanze di ogni genere e non vi dico la prelibatezza di ogni piatto! Zia Truus ebbe grande piacere nel presentarmi i suoi nipotini, anche se i due bambini effettivamente non sono imparentati, ma la loro amicizia è talmente forte che non puoi non voler bene ad entrambi. A proposito di questo bel rapporto, ci fu occasione di ascoltare le loro diverse avventure mescolate di peripezie, giochi e marachelle quest'ultime soprattutto firmate dal più discolo Jip! Dalla loro prima conoscenza in giardino al loro primo spuntino pomeridiano insieme, dalle feste di compleanno con i primi regali ai giochi più disparati al loro primo giro in barca... quel pranzo fu l'occasione per farmi scoprire e ascoltare ben quaranta loro momenti trascorsi giorno dopo giorno che hanno costruito un'amicizia che mira senza dubbio a durare per sempre, perchè tra i due bambini vige una regola naturale: sapersi divertire e voler bene con poco. Il bello dei loro racconti è quella sensazione di pura semplicità che vive nelle loro azioni. Il piangere per un capriccio o una caduta, il perdersi involontariamente in un grande negozio per poi ritrovarsi nell'abbraccio di una mamma, il cercarsi più volte per non sentirsi soli, il giocare a fare i genitori di figli pupazzosi o scodinzolanti, il suonare uno strumento e fare musica con le proprie voci, il tenere il muso dopo una ramanzina, il restare a letto per un brutto raffreddore e attendere di potersi nuovamente incontrare per scherzare e giocare insieme, il cercare un rimedio contro la rabbia o l'assaggiare di nascosto una torta assai invitante... Più ascoltavo e più avevo la sensazione di sentirmi un loro nuovo amico, perché le loro avventure sono state un toccasana per i miei ricordi di bambino. Da racconti così estraggo la consapevolezza che più si dedica attenzione alle cose semplici di un'amicizia che diventa esperienza, più si impara a diventare grandi.

(suoneria del mio cellulare) Uh! Si è fatto tardi anche oggi.

Il pranzo è stato buonissimo e le chiacchierate belle e costruttive come piacciono a me. Mi tocca ahimé salutare tutti e darci appuntamento ad una prossima volta. Ciao zia Truus! Ciao Jip! Ciao Janneke!

Filippo Gigante | www.filippogigante.it