Kindle: se 'impresti' un eBook, sai che tornerà indietro

Due riflessioni sui vantaggi dell'eBook rispetto al libro cartaceo, a partire da un articolo di Mario Baudino comparso su La Stampa dell'11 gennaio 2011

Ieri, su la Stampa, Mario Baudino ha scritto un simpatico articolo sulla possibilità offerta dal Kindle di Amazon, già in America e tra qualche mese in Europa, di “imprestare” gli eBook.

Per due settimane, certo, e a una sola persona, lo sappiamo. Ma si tratta pur sempre di un gesto che lo umanizza e lo rende più simile al libro di carta.

Con due importanti punti a favore dell’eBook. Innanzitutto, Baudino cita il premio Nobel Anatole France, che raccomandava di non prestare i libri, perché per un motivo o per l’altro non tornano mai indietro:

Mai imprestare libri, non uno fa ritorno. I soli che ho in biblioteca sono quelli che altri hanno imprestato a me.

Insomma, prestare un eBook, obbligatoriamente a tempo, ha lo stesso vantaggio che colpire una pallina legata con l’elastico alla racchetta: siamo certi che, seppure arriverà lontano, tornerà indietro.

Secondo vantaggio, soprattutto per chi non tollera le orecchie alle pagine e le macchie di olio o i baffi di penne e pennarelli sui libri, soprattutto quando i libri sono i propri e la responsabilità è altrui:

Il libro cartaceo, se torna, può essere magari impercettibilmente più acciaccato di quando è partito. Quello elettronico no.

E così il libro elettronico, mentre cerca di assomigliare il più possibile al suo predecessore, se ne discosta con caratteristiche nuove e più “performanti”.

L’articolo di Baudino sembra un ottimo spunto per iniziare a stilare la classifica del 2011 dei pro e dei contro dell’eBook rispetto al libro, evitando di ripetere ciò che già si è lungamente detto l’anno scorso. Avete già qualche proposta in mente?