L'evoluzione del patto d'amorosi sensi
E' uscito nelle librerie "L'Amore ai tempi del Genoma", 144 pagine, 20 euro, pubblicato da Edizioni Psiconline, casa editrice abruzzese, specializzata in psicologia, psicoterapia e scienze umane. Il volume, scritto dagli psicologi e psicoterapeuti Ludovico Verde e Stefano Iacone, affronta i temi dell'amore e della dipendenza affettiva - il troppo amare - dal punto di vista della psicologia evoluzionistica. Ne escono spunti accattivanti sul futuro del sentimento più antico del mondo.
Il cuore pulsante, ai tempi del genoma, affronta i problemi più datati con il kit per la prova del Dna sulla paternità. L'esigenza per l'uomo di spendere energie nella crescita dei propri figli e non di quelli degli altri, così come la necessità della donna di affrancarsi dal dovere-sempre-e-in-ogni-modo dimostrare di essere fedele, potrebbero portare a una rivoluzione dello scambio di amorosi sensi. Il matrimonio, forse, sta per diventare davvero un patto d'amore e non di mutuo soccorso per la crescita della progenie.
Certo è che la voglia di scoprire la vera paternità impazza. Il kit per fare un test prende piede su internet, dove le richieste sono aumentate del 300 per cento dal 2004 a oggi. I costi sono accessibili, anche a partire da 99 euro, e se il patrimonio genetico tra padre e figlio corrisponde per almeno il 50 per cento, la certezza di vera paternità sembra sfiori il 99,99%.
Sono una ventina i siti italiani che spediscono a casa i kit e almeno una quindicina i laboratori che fanno queste analisi. I più grandi ne sfornano anche 3-5 mila l'anno.
Cala di pari passo la voglia di sposarsi. A partire dai primi anni settanta del novecento, stando all'Istat, il numero di matrimoni celebrati in Italia è costantemente diminuito, passando dai circa 420mila del 1972 ai 246.613 del 2008. Aumentano, invece, le convivenze, 500 mila nel 2005, più del doppio di un decennio prima, e il 15% dei piccoli, quasi 80mila l'anno, nasce oggi fuori dal matrimonio, un valore quasi doppio rispetto alla seconda metà degli anni '90 del secolo scorso.
Le curiosità che suggerisce "L'Amore ai tempi del Genoma" non finiscono qui.
Il patto d'amorosi sensi da sempre risponde più a valutazioni di carattere oggettivo, come caratteristiche fisiche, psicologiche e materiali, compiuti da uomo e donna per assicurarsi una sana e robusta progenie oltre che la garanzia di crescerla insieme. Addio, dunque, al colpo di fulmine. All'amore per destino.
Arrivano, poi, anche le pagine amare della "dipendenza affettiva" patologia della coppia, patto scellerato tra due individui, che credono possibile dare un senso alla vita solo all'interno del proprio folle amore. Si crea così quell'effetto tunnel, tipico delle dipendenze, che fa sparire il mondo intorno e lascia soli i due malcapitati in atroci lacerazioni dell'animo e del fisico.
"La dipendenza affettiva potremmo definirla", dicono i due autori, "come una patologia emblematica dei nostri tempi dove la coppia è attraversata da un senso di precarietà e sfiducia. L’amore non regala più alcuna certezza, ma instabilità e provvisorietà. Non fa mancare però intense emozioni, offre ancora forti sensazioni. A questo punto si affaccia la soluzione dipendenziale: delegare ad un oggetto esterno, ad un partner che-ci-fa-emozionare, la risoluzione del nostro malessere, delle nostre paure. La dipendenza, per quanto dolorosa e disfunzionale, ci regala una grande prevedibilità. L’uomo problematico, alcolista o caratteriale, di cui ci siamo innamorati, farà sempre le stesse cose e soprattutto non ci abbandonerà mai. E con questo siamo tornati drammaticamente nella savana dei nostri progenitori".
Nel testo i due autori, esperti della materia, affrontano questo tema anche alla luce di scoperte di neurobiologia. I "neuroni specchio", a esempio, mezzo fisiologico di imitazione e assimilazione al comportamento dell'altro, possono aiutare a impostare percorsi di psicoterapia all'avanguardia, in grado di spezzare le catene dei legami patologici.
Più vessate nelle dipendenze affettive sono le donne, vittime sempre più spesso di violenze da mariti ed ex. Stando al rapporto "Le voci segrete della violenza 2009", reso noto alla fine di luglio dall'Osservatorio di telefono Rosa, il 12% delle vittime accetta comunque di restare con il proprio compagno, nonostante subisca angherie psicologiche, 31% dei casi, fisiche (23%), o sfumature dello stalking, come appostamenti (15%), minacce (53%) e pedinamenti (14%).
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