ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

L'Italia ritorna alla terra: coltivare bambù gigante

08/04/16

Negli ultimi tempi si sta assistendo alla nascita di aziende agricole formate da giovani, che riscoprono le potenzialità economiche della terra. Un ritorno all'agricoltura che passa anche attraverso la sperimentazione di nuove coltivazioni, come quella del bambù gigante.

FotoIn un’economia asfittica e in crisi stiamo assistendo a un ritorno alla terra. Sono sempre di più i giovani che in mancanza di alternativa, mettono da parte i titoli di studio e ritornano a riscoprire la terra. In tutta Italia si sta assistendo alla nascita di nuove aziende agricole formate da under 35, che favoriscono il ricambio generazionale e assicurano qualche prospettiva economica non solo a chi vi lavora, ma anche ai terreni che giocoforza sarebbero abbandonati, non sfruttandone a pieno la loro potenzialità.

Alle coltivazioni su grande scala e all’allevamento intensivo si affiancano piccole e medie imprese agricole che riscoprono il valore economico dei prodotti di nicchia, dell’allevamento di capi di bestiame, della specializzazione delle produzioni. Non mancano, oltre ai prodotti tradizionali, le sperimentazioni. È il caso della coltivazione del bambù gigante di cui si sta facendo protagonista l’azienda agricola Bambù Tigre srl, che realizza impianti di bambù madake in tutta Italia e progetta e realizza piantagioni di nocciole e zafferano, due tra le coltivazioni di elite con maggior margine economico.

Per responsabili di Bambù Tigre la coltivazione del bambù è il futuro. Offre uno sfruttamento del terreno pratica, intelligente, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e per questo è una coltivazione che ha futuro. “La coltivazione del bambù gigante madake, a differenza di quello moso, offre ampie opportunità di sfruttamento. Un terreno coltivato a bambù Madake - una specialità giapponese della pianta - è altamente sfruttabile perché il bambù non solo ha una resa immediata e un’ampia possibilità di ricrescita veloce, ma anche una diversificazione che investe più settori dell’economia”.

Il bambù gigante, infatti, viene utilizzato da sempre in Cina e in Giappone, così come in India e nella fascia centrale dell’Asia, come materiale da costruzione, fornendo un legno di alto pregio, resistente, compatto, altamente biodegradabile. Inoltre esso viene utilizzato in lungo e in largo nell’edilizia e nell’arredamento, con lavorazioni artigianali di grande pregio. Non va inoltre dimenticato che il bambù è una pianta commestibile, che produce germogli molto apprezzati, infine esso - secondo i rapporti delle Nazioni Unite - rappresenta una vera e propria speranza per il pianeta Terra in quanto è in grado di assorbire il 25% di diossido di carbonio rispetto ad altre coltivazioni.

L’Italia ha un clima continentale mediterraneo variabile, ma ben tollerato dalle piantagioni, tanto che esse si sono diffuse in lungo e in largo nel nostro territorio nazionale. Bambù Tigre ha già realizzato piantagioni di bambù, comunemente chiamate “bambuseto”, in più regioni, progettando e assistendo il cliente fin dal ciclo iniziale della semina fino al primo raccolto. L’investimento è considerato tra i più promettenti, soprattutto per la resa del terreno e della pianta, capace di produrre fusti in gran quantità.

Per prendere contatti con l’azienda agricola Bambù Tigre, è sufficiente visitare il sito internet per visionare le case history e le modalità di piantagione e sfruttamento del proprio terreno.



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