TURISMO
Comunicato Stampa

La creazione di nove corridoi della rete centrale in tutta l'UE: la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).

Costruire uno spazio ferroviario europeo unico secondo l'Associazione Transdolomites.

FotoL’Unione Europea punta a costruire uno spazio ferroviario europeo unico puntando ad un sistema di reti ferroviarie che consenta l'espansione del settore ferroviario grazie alla concorrenza, all'armonizzazione tecnica e allo sviluppo congiunto di collegamenti transfrontalieri.

Elemento chiave è la creazione di nove corridoi della rete centrale in tutta l'UE: La rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).

L’Associazione Transdolomites, guarda con favore a questo obiettivo. Focalizzando l’attenzione tra le Alpi Centrali e le Dolomiti i corridoi ferroviari che da Nord a Sud attraversano delle Alpi, Ferrovia del Brennero e nuova BBT, tunnel del San Gottardo, traforo del Sempione, devono comunicare tra di loro attraverso la progettazione e realizzazione delle tratte ferroviarie per il trasporto regionale, merci e persone, da Ovest ad Est perché all’interno del territorio alpino e dolomitico vi è una grande domanda di mobilità da parte di residenti e turisti.

La volontà manifestata pubblicamente da parte della Commissione Europea di giungere a vietare in futuro la commercializzazione dei motori alimentati con combustibili fossili è la chiara indicazione che il mondo dei trasporti deve cambiare.

Le Olimpiadi 2026 Milano-Cortina oltre ad essere un grande evento sportivo saranno occasione per accendere i riflettori di tutto il mondo su territori di grande pregio ambientale. Da qui l’alta probabilità che su questi ambienti di grande pregio e di grande fragilità, al peso antropico e traffico automobilistico attuale aumenti la pressione nel periodo post-olimpiadi.

Le Alpi e le Dolomiti non saranno più in grado di sopportare nuovi e pesanti flussi di traffico e saranno giocoforza obbligate a prepararsi ad un cambiamento radicale sulle modalità per quanto riguarda la loro raggiungibilità e spostamenti interni.

Cambiare richiede impegno, visione strategica per il futuro, investimenti importanti destinati a produrre effetti nel medio-lungo periodo.
Con i provvedimenti legati alla quotidianità non solo non si crea una vera alternativa all'uso dell'auto privata, ma si genera una grande spreco di risorse pubbliche e di tempo.

La ferrovia non è un'utopia, semmai utopistico e pensare di risolvere i problemi della mobilità con piccoli aggiustamenti. Come dimostra quanto sta avvenendo in molte parti del mondo ed in alcune regioni d'Italia, il treno sta avendo una importante riscossa. In queste realtà i progetti si fanno e sono progetti ambiziosi.

La vicina Svizzera con i suoi importanti investimenti ce lo insegna da anni. Restare fermi dunque non è pragmatismo ma perdere il treno di uno sviluppo sostenibile, perdere un'occasione fondamentale per rinnovare allo stesso tempo il settore del turismo proprio grazie ad un modello di mobilità che nella scelta delle destinazioni farà la differenza.

E anche sotto questo aspetto si gioca la sopravvivenza della montagna Transdolomites ha avviato la campagna di tesseramento per l'anno 2023 con il pubblico invito alla cittadinanza ad aderire e dare concreto sostegno all'associazione per impegnarsi a promuovere il cambiamento nelle Valli dell'Avisio, nelle Dolomiti, nelle Alpi.

Non basta scendere in piazza e rivendicare il diritto ad vivere su un pianeta più pulito. Bisogna avere la coerenza di mettere sul tavolo delle idee, progetti, schierarsi e battersi per la rotta che si intende prendere.

Massimo Girardi
Presidente di Transdolomites
Cell. 320.4039769

Info per aderire a Trasdolomites sul sito:



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