La Granita Siciliana: un gusto che rinfresca
La granita siciliana tradizionale è imitata in tutta Italia: eppure sempre più spesso il sapore è quello di sciroppo ed artefatto. Preparare una buona granita fatta in casa è difficile perché la macchina impastatrice non è in tutte le case. Ma se non abitate in Sicilia sarà difficile trovare al bar una granita che vi soddisfi. Vi proponiamo tante ricette gustose per prepararsela da soli, accontentando tutti i gusti: dai golosi della cioccolata ai buongustai del gelso e del Bayles.
La granita, al pari del gelato, è un prodotto tradizionale siciliano. Ogni provincia ne reclama la paternità, ma a noi interessa di più il modo per gustarsela o magari farsela in casa. In realtà, esiste una profonda differenza tra quella che si fa in proprio e quella che si può gustare in un bar catanese o messinese: oltre che per la difficoltà di reperire i limoni succulenti del sud, che hanno bisogno di un clima particolare, la differenza la fa la macchina impastatrice, o mantecante. Se fai ghiacciare l’impasto il risultato non potrà mai essere come dovrebbe. Infatti, rispetto alle granite del Nord, dove prima si fa ghiacciare il composto e poi lo si trita, la granita siciliana viene mantenuta sempre in movimento dalle pale della macchina e quindi non ghiaccia mai seppure sia tenuta a temperatura bassissima. L’alta percentuale di zucchero, poi, assicura la formazione della parte solida che poi costituisce la granita vera e propria. Se si cerca la voce “granita” nel sito di Sicilyweb si può leggere un utile approfondimento sulla primizia siciliana, scoprendone gli ingredienti e la preparazione tipica. Si capisce così perché la granita in Sicilia è ancora chiamata “mezza” (dalla metà di limone che occorre per condire il ghiaccio per una granita) e quali sono gli esperimenti che hanno portato alla creazione della granita come la gustiamo oggi: la neve conservata sotto un pagliericcio e su cui veniva spruzzato dello sciroppo. La granita rappresenta ancora oggi un modo molto praticato in Sicilia e Calabria per fare colazione, accompagnata da una briosce. Se i gusti al limone e caffè sono particolarmente indicati di primo mattino, la variante alal cioccolata è da golosi (trovate la ricetta su Ricettecucinaweb ) e quella ai gelsi (neri) è da buongustai. Gli abbinamenti suggeriti sono caffè, panna, fragola e cioccolata. L’antiruggine, infine, è un’aggiunta di aperol sulla granita al limone: davvero un ottimo apertivo e rinfrescante. Per una ricetta doc della granita al limone fatat in casa, per chi proprio non può scendere e gustarsela al bar sotto casa, è rintracciabile sul sito di Gustoblog. Il redattore prende le distanze dalle granite fatte con ghiaccio e sciroppo di tanti baristi…poco attenti alla qualità e ne presenta una naturale al 100%: basta ricercare la stringa “Ricetta granita al limone casalinga”. La dose spesso consigliata è quella di un limone, biologico, a testa. Rimanendo alla colazione mattutina, seppure qualche alimentarista potrebbe storcere il muso, la granita di caffè con panna è ancora un valido momento di piacere. L’articolo ci ricorda anche la nascita del gelato mediante conservazione della neve dell’Etna nelle case neviere, degli anfratti particolarmente freschi da dove veniva presa la neve per insaporirla con spremute di frutta per farne gelati e sorbetti. Sulle ricette di giallozafferano roverete invece due ricette ben spiegate sulla prelibata granita alla mandorla e su quella al mix di fragoline di bosco, anguria e vodka: un modo davvero trendy per intrattenere gli ospiti nel periodo estivo o prendere una pausa dalla calura. Portate pazienza per quest’ultima ricetta, vi ci vorranno 4 ore prima di gustarvela. Un ultimo suggerimento: se non sapete fare a meno di un po’ d’alcool, la granita di caffè corretta con Bayles fa al caso vostro.
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