La pasta termoconduttiva e la temperatura del pc
Un pc desktop che in piena estate si spegne da solo. Il cliente lì a lavorare e – tac - dopo neanche 5 minuti di attività lui si spegne. Stessa cosa ad ogni riavvio. Esclusi tutti i problemi software, la prima ipotesi è stata un surriscaldamento eccessivo dovuto al clima. Quindi ho controllato la temperatura impostata nel Bios, ne ho alzato il limite previsto, ma nulla. Controllo delle ventole… nulla. Cambio dell’alimentatore… nulla. Restava un’unica spiegazione, ma si tratta di casi… Possibile che…
Un pc desktop che in piena estate si spegne da solo. Il cliente lì a lavorare e – tac - dopo neanche 5 minuti di attività lui si spegne. Stessa cosa ad ogni riavvio.
Esclusi tutti i problemi software, la prima ipotesi è stata un surriscaldamento eccessivo dovuto al clima. Quindi ho controllato la temperatura impostata nel Bios, ne ho alzato il limite previsto, ma nulla. Controllo delle ventole… nulla. Cambio dell’alimentatore… nulla.
Restava un’unica spiegazione, ma si tratta di casi… Possibile che…
E invece era proprio così.
Rimosso il dissipatore scopro che tra lui e il processore la pasta termoconduttiva non c’è. Chi se l’è mangiata ? :-) Ma soprattutto cos’è la pasta termoconduttiva e a che serve ? Si tratta di una sorta di “dentifricio”, sovente di colore bianco, che, posto tra la base non perfettamente piana della ventola e il processore elimina la presenza dell’aria tra i due, consentendo così alla ventola di “espellere” il calore lontano dalla CPU. L’aria infatti è un pessimo conduttore di calore. La pasta termoconduttiva viene venduta di norma in siringhine.
E’ sufficiente una goccia grande quanto un chicco di riso sul processore.
Poi ho rimontato il dissipatore e la ventola e…
Cliente contento, il pc non si è più spento :-)
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