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La scuola italiana popolata da veri ''somari'' l'OCSE li condanna inesorabilmente docenti ed alunni

24/10/08

Le proteste strumentali di questi giorni contro la riforma Gelmini, sono identiche a quelle già viste in occasione delle precedenti riforme, secondo un copione obsoleto e strumentale che non porta a nessun miglioramento...

E' evidente, è inevitabile, è urgente, che allo sfascio in cui volge da anni la scuola italiana,bisogna porre mano per salvare il salvabile, trattasi di improrogabile necessità. Le statistiche OCSE condannano la scuola Italiana a livelli infimi, mai fino ad oggi abbiamo toccato il fondo, e lo chiamiamo diritto allo studio; ma quale diritto, studiare mettiamocelo in testa, è un "privilegio" e non ci si può permettere di scherzarci sopra. Le risorse impegnate sono spese male e non vanno dritte verso gli obbiettivi che devono dare vantaggio ai ns. giovani sui quali investiamo per la continuità delle nostre Comunità. Ho tre figli, frequentano dalla scuola elementare, all'università, e da anni vivo, viviamo ogni giorno sulla nostra pelle le traversie frustranti di una situazione negativa della quale non se ne vede la fine. Eppure la nostra recente storia è costellata dall'esempio di Educatori eccellenti, che non hanno mai perso tempo in polemiche ma hanno speso tutte le loro energie e la loro passione, nel "trasmettere" tra mille difficoltà, il sapere e gli strumenti semplici ma fondamentali, efficaci ed utili ai Ragazzi ed al loro futuro. Don Milani, Don Primo Mazzolari ed altri che non mi sovvengono, dalla rabbia che provo, constatando che la passione e l'amore che questi Personaggi profondevano nel loro compito educativo, rendendolo semplicemente una missione,oggi non esiste più come se la loro opera fosse svanita, perchè nessuno se la ricorda, nessuno ne attinge il messaggio fondamentale e vitale per tutta la nostra Comunità. Basta polemica politica, basta strumentalizzazione, basta propaganda, ritorniamo al buon senso senza perdere un attimo, perchè ai Ragazzi bisogna raccontare la vera realtà, la verità su cosa significhi veramente globalizzazione. Mentre la nostra scuola è occupata, i docenti impegnati a perdere tempo in sterili polemiche, i loro colleghi nel resto del mondo sono più agguerriti, sono più preparati, ed arrivano insesorabilmente ad occupare anche gli spazi più vicini a casa nostra, che fino ad oggi erano ritenuti quasi solo ad esclusiva nostra disposizione. Quindi protestare contro ogni riforma, per mantenere bloccate posizioni che danno ahimè i dolorosi risultati attualmente sotto i nostri occhi,è perdita gravissima di tempo, ed un danno al futuro della nostra Società, che avrà come risultato che i nostri giovani verranno tagliati fuori da ogni importante rotta economica per mancanza di preparazione vera, relegandoli alla disoccupazione, privandoli via via di ogni risorsa utile a sostenere la continuità fra le generazioni, e di conseguenza onorare anche la ,reciproca solidarietà fra di esse fino ad ora faticosamente mantenuta e perseguita.Quindi benvenga ogni riforma che ripristini rigore e meritocrazia, sia fra alunni sia fra docenti, e chi non ha nulla a che fare con una scuola vera, a casa, o a lavorare, e sudare il pane come fà nel resto del mondo chi è meno fortunato di loro. Riprendiamoci e riguadagnamoci le nostre posizioni nei confronti di chi ci relega nelle basse classifiche del sapere e della preparazione, riprendiamoci orgogliosamente la nostra "dignità scolastica", e spendiamo meglio le risorse rimaste investendo realmente sui nostri figli...
Coraggio e forza!!!

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