ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

La sospensione del programmato Fermo nazionale dell’autotrasporto è una scelta ragionevole

19/01/12

Ma non può essere un alibi per dimenticare le ragioni strutturali del malessere della categoria. TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR ritiene giusta la scelta di attendere per verificare l’operato del nuovo Governo; ma, a differenza di altri, non intende dare cambiali in bianco o firmare, ad occhi chiusi, accordi pluriennali di pace sociale, se essa non si trasformerà in tempi ragionevolmente bervi in soluzioni strutturali alle difficoltà degli autotrasportatori italiani e delle loro imprese.

La sospensione del fermo nazionale dei servizi di trasporto, programmato da parte di alcune Associazioni per i prossimi giorni, risponde, secondo TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR, a criteri di ragionevolezza e mostra al Paese che la maggioranza delle imprese di autotrasporto non si accoda a quanti vorrebbero trascinarle in improbabili rivolte al servizio di interessi ambigui, che nulla hanno a che fare con gli interessi dell’autotrasporto e con la volontà di dare effettive risposte al disagio profondo in cui, da anni, si dibatte la categoria.
TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR, aveva già indicato agli autotrasportatori come la piattaforma rivendicativa, fin qui presentata dalle Associazioni che avevano indetto la protesta, fosse particolarmente debole e reticente.
Debole nell’impostazione, in quanto continuava a pretendere risposte su questioni che il Governo e le principali Forze politiche si erano già dichiarati disponibili ad affrontare sin dalle prossime giornate di lavori parlamentari.
Reticente, invece, sul punto decisivo: come realizzare meccanismi preventivi di controllo che, chiamando in causa direttamente la committenza, consentano di verificare chi davvero abbia interesse alla legalità ed alla trasparenza dell’autotrasporto, alla sicurezza della circolazione e alla dignità di chi ogni giorno, sulle strade di tutt’Italia, opera nell’interesse dell’economia del Paese e del benessere degli italiani. Impedendo, in modo automatico, di accedere a qualsivoglia beneficio pubblico per quanti violino consapevolmente le norme minime poste a tutela della sicurezza.
Il Governo Monti ed il Ministro Passera – come pure le forze politiche che sostengono l’esecutivo – hanno preso impegni precisi in tema di accelerazione del rimborso delle accise, di riforma dell’accesso alla professione e di razionalizzazione dei divieti di circolazione.
Ma anche (e soprattutto) in tema di contrasto allo strapotere e alle speculazioni delle lobby potenti che governano pedaggi autostradali, assicurazioni, noli marittimi e costo del gasolio.
L’autotrasporto li aspetta alla prova dei fatti.
TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR ritiene giusta la scelta di attendere per verificare l’operato del nuovo Governo; ma, a differenza di altri, non intende dare cambiali in bianco o firmare, ad occhi chiusi, accordi pluriennali di pace sociale, se essa non si trasformerà in tempi ragionevolmente bervi in soluzioni strutturali alle difficoltà degli autotrasportatori italiani e delle loro imprese.
Governo e forze politiche devono infatti sapere che nel settore non potrà esservi vera pace sociale fintanto che vi sarà un committente che pretenda di affidare commesse di trasporto a prezzi inferiori ai costi necessari ad eseguirle, fidando nella storica debolezza della categoria e nella crescita della schiuma grigia dell’illegalità che, non per caso, tenta di infiltrarsi ogni giorno di più nel settore.
Per questo, sin dalle prossime settimane, l’Associazione sarà al lavoro per rilanciare le proprie proposte per la salvezza del settore: dalla lotta all’intermediazione parassitaria, al rilancio di un nuovo ed efficiente associazionismo economico, alla introduzione del DURT – Documento Unico di Regolarità del Trasporto – su cui misurare, preventivamente ed in modo automatico, il rispetto delle leggi da parte della committenza.



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