La Svizzera e i problemi di una moneta troppo forte
Come sempre, la politica monetaria è qualcosa di importante e allo stesso tempo pericoloso per una nazione.
Con il nostro attuale regime di cambi flessibili, il potere relativo di una moneta può essere un grande vantaggio per l’import e l’export come un grande svantaggio.
E’ risaputo infatti che anche l’Euro si è trovato molte volte ad essere troppo forte rispetto alle altre monete, ritrovandosi dunque danneggiato sul piano delle esportazioni, ambito in cui il vecchio continente cerca di valorizzare. Al contrario, il Giappone ha attuato politiche molto severe per rivalorizzare lo Yen e il Franco Svizzero dopo il taglio del cambio fisso con la moneta del vecchio continente cosa sta facendo?
La prima conferenza sul Franco Svizzero
Si è tenuta ieri (19 febbraio 2015) a Berna la prima tavola rotonda sull’economia riguardo al Franco Svizzero troppo forte. Essa è stata voluta e sponsorizzata dal consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann.
All’incontro sono stati invitati vari famigerati esponenti del mondo economico, dalle PMI ai direttori di grandi complessi industriali. Altri notabili partecipanti sono stati diversi rappresentanti di associazioni di categoria e dell’Amministrazione.
QUALE È IL PROBLEMA? DI CHI È?
Il problema, come abbiamo già accennato sopra, è legato al prezzo di cambio del franco svizzero: il suo alto valore rende i prezzi dei prodotti in Svizzera poco competitivi rispetto agli stessi beni prodotti in diverse nazioni.
QUALI LE SOLUZIONI?
Dal meeting sono stati stilati dieci ambiti in cui il Dipartimento Federale dell’Economia ha intenzione di intervenire con urgenza.
Tra essi, si prevede un rafforzamento del partenariato sociale ed un miglioramento della flessibilità in ambito lavorativo. Sono previste poi politiche di sgravio amministrativo e accessi agevolati al mercato, dovuti a nuovi accordi di libero scambio (la Svizzera infatti non fa parte dell’Unione Europea, ma solo della cosiddetta Schengen Area, il che non assicura alla nazione gli accordi di scambio stipulati dall’Unione Europea).
E’ stata invece respinta dai partecipanti la proposta di programmi congiunturali. Il DERF e il Dipartimento Federale dell’Economia dovranno poi presentare un resoconto della situazione e delle proposte concrete al Consiglio Federale.
Comunque al momento il cambio EUR/CHF si trova in area 1,07, in linea con gli standard previsti dalla banca centrale elvetica che aveva previsto un range tra 1,00 e 1,10. Questo range secondo il presidente della SNB secondo lui, sarebbe comunque l’ideale per una ripresa economica e per agevolare gli scambi con l’estero.
E te di questa vicenda cosa ne pensi? Scrivicelo in un commento qui sotto!