Lavori a maglia e matematica

I lavori a maglia e matematica sono stretti a doppio filo dallo stesso stesso concetto di contare, ma cosa accade quando i concetti teoretici della matematica incontrano i lavori a maglia, o viceversa?

I lavori a maglia sono possibili solo grazie alla matematica. Questa è una verità incontrovertibile, occorre contare per poter realizzare un qualunque lavoro a maglia. A partire dalle basi, per realizzare un qualunque modello occorre conoscere quante maglie compongono dieci centimetri quadrati.
Se desideriamo modificare un lavoro a maglia partendo ad esempio dal filato, la prima cosa da fare è quella di ricalcolarne la quantità occorrente, poi rivederne le proporzioni, ricalcolare diminuzioni ed aumenti per fare in modo che tutto il capo sia armonico.
Ma cosa accade se invece di usare la matematica per realizzare un modello, usiamo i lavori a maglia per visualizzare i teoremi matematici? Nasce allora il Mathematical Knitting grazie alla intuizione di una appassianata dei lavori a maglia e professoressa di matematica: la Dottoressa Sarah-Marie Belcastro.
Presente su Ravelry con modelli originalissimi, fondatrice del gruppo Lavori a maglia dal lato della matematica e del blog toroidalsnark esprime attraverso i lavori a maglia concetti matematici come il concetto spaziale delle superfici toroidali.
Non solo lavori a maglia però, le teorie matematiche vengono espresse anche attraverso lavori di cucito o più in generale l'uso delle fibre tessili e le stoffe. Ad essere più suggestive però, a mio avviso sono i lavori a maglia, sono straordinari i calzini che attraverso motivi traforati ricorrenti rappresentano tabelle e numeri primi; oppure i fiori che sembrano richiamare le impossibili opere grafiche di Escher.
I lavori a maglia dimostrano tutta la loro versatilità e la loro capacità di stupire ogni volta che il talento di una stilista o di uno studioso li affronta da punti di vista imprevisti ed originali.