AZIENDALI
Comunicato Stampa

Le cadute dall’alto e l’idoneità dei DPI

03/08/16

L'inail pone l'accento sull'adeguatezza degli assorbitori di energia impiegati per contrastare le eventuali cadute dall'alto dei lavoratori

FotoL’Inail ha intitolato “Idoneità dell’assorbitore di energia in relazione al peso del lavoratore” l’ultimo volume sulla sicurezza sul lavoro pubblicato recentemente.

E’ possibile diminuire il rischio di caduta dall’alto grazie all’impiego di determinati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e Collettivi. Il loro “dovere” di fatto è quello di proteggere la salute e la sicurezza del lavoratore alleggerendo gli effetti sul corpo di una eventuale caduta.

Il “Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici” dell’Inail ha condotto uno studio, contenuto nel volume, che spiega come il peso differente di ogni lavoratore influenzi la capacità dell’assorbitore di energia di decelerare in sicurezza una sua eventuale caduta.

La norma UNI EN 355: 2003 elenca le caratteristiche secondo le quali l’assorbitore di energia è predisposto per disperdere l'energia cinetica prodotta in fase di caduta dell’operatore con un peso corporeo pari a 100 Kg, senza contemplare alcuna variazione di peso.

I risultati dello studio sono riportati in una tabella contenuta nel volume e mostrano come l'assorbitore di energia eserciti una frenata differenziata in relazione al peso dell'operatore. E’ opinione degli studiosi quindi, chei la norma UNI EN 355: 2003 debba essere corretta inserendo le classi di peso tra le caratteristiche degli assorbitori di energia .



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