Le novità 2016 a Podere Forte
“Lavoriamo i campi come 2000 anni fa e in cantina siamo 200 anni avanti“.
Castiglione d’Orcia – Nell’azienda vitivinicola di Castiglione d’Orcia tutto funziona affinché la qualità sia rispettata a tutti i costi, nel pieno e totale rispetto per l’ambiente.
Ecco le novità che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del 2016.
Certificazione ISO 14001
Lo scorso luglio è stata rinnovata con successo la Certificazione Ambientale ISO 14001, conseguita nel 2010.
Questo standard certifica un sistema di gestione aziendale adeguato a tenere sotto controllo gli impatti delle proprie attività e ne ricerchi il miglioramento in modo sostenibile.
Tra le varie migliorie intraprese a Podere Forte c’è l’acquisizione di nuovi mezzi (jeep) capaci di rispettare le recenti normative antinquinamento.
Tino Ellittico
Per la vendemmia 2016 del sangiovese è stato utilizzato un nuovo tino ellittico di fermentazione, della capacità di 115 quintali. Grazie all’ampia superficie di contatto tra le bucce e il mosto è stato possibile ottenere un’estrazione continua e un incremento dello scambio dei composti nobili dalle bucce al mosto, mantenendo inalterata la qualità del prodotto.
Nuovi vigneti
Nel 2016 sono stati piantumati nuovi vigneti: 2,5 ettari di Greco di Tufo, 2 ettari di Sangiovese e 0,5 ettari di Pinot Nero.
A Podere Forte la realizzazione di ogni nuovo vigneto è un processo pianificato nei minimi dettagli. Innanzitutto vengono studiati attentamente i terreni, grazie alle lezioni dei coniugi Bourguignon che li hanno classificati in “Grand Cru” e “Premier Cru”, successivamente vengono accuratamente selezionati i portainnesti, nonché la varietà da piantumare.
Tutte le piantumazioni sono eseguite a mano, in modo da controllare al meglio il posizionamento dell radici nel terreno e permettere il loro corretto sviluppo in profondità.
Cerealicola
Nelle aziende agricole biodinamiche è molto importante avere una buona biodiversità nell’ecosistema. Per questo Podere Forte crede ed investe nell’azienda cerealicola di San Quirico d’Orcia, perché parte fondamentale del ciclo chiuso dell’azienda stessa.
Parte del raccolto è destinato alla produzione delle farine biodinamiche dell’azienda, mentre il fieno viene utilizzato per gli animali. Il tipo di semina utilizzato, detto “sotto coperta”, è utile per tenere sotto controllo le erbe infestanti e garantire una maggiore conservazione della fertilità del terreno stesso.
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