Livia Langiano scrive una critica letteraria per un volume scritto dalla neo autrice Giorgia Duracci
Giorgia Duracci una nuova stella tra il firmamento degli autori in erba, autrice del libro DIMMI SE ANCHE L’AMORE HA CONFINI, un’opera classificata tra i primi al concorso letterario "La Clessidra 201
Esordisce una giovane autrice con il libro DIMMI SE ANCHE L’AMORE HA CONFINI, un’altra scrittrice che nasce con il concorso letterario “La Clessidra”, il noto evento che quest’anno è alla sesta edizione, parla della sua opera la ormai famosa critica letteraria Livia Langiano:
“In questo romanzo di chiara matrice autobiografica, in cui nessun uomo o donna non può non rispecchiarsi, vengono analizzati nei minimi dettagli i più disparati tipi di amore. Un senso di forte religiosità, intesa soprattutto anche come rispetto, permea le pagine del libro e probabilmente la natura dell’autore. “Più forte del razzismo, l’amore abbatte tutte le barriere e riscrive la storia”: argomento sempre attuale, davivere e ricordare e narrare. Storie d’amore delicate e pure si
alternano tra loro: per aprire lo scrigno della felicità non serve la chiave del compromesso. Storie di donne che s’intrecciano esi scoprono nell’incondizionata fiducia e affetto. È il riscatto della donna e del mondo animale, molto più “umano” del nostro e sublimato in tutto e per tutto. Sembra una favola dei tempi moderni, opera ricca di spunti e riflessioni, che invita il lettore a sganciarsi da ipocrisia e tattiche per essere solo e semplicemente se stesso. Colpisce la dedica del romanzo non banale né scontata, ma sentita e vissuta e tutta intrisa di buoni sentimenti: là è il succo del romanzo. L’amore non ha confini. In un periodo come quello contemporaneo, in cui si uccide in
nome della diversità e in cui impazzano su youtube e social network filmati violenti e senza un’etica, ecco un romanzo che sta tutto dalla parte del più debole: quasi un riscatto per gli
immigrati e i clandestini che popolano il nostro Paese, in realtà persone come noi: romeni slavi egiziani mostrano una diversa esperienza di vita pur credendo spesso e volentieri negli stessi
valori. Viene da chiedersi se il sorriso e la parola non siano davvero l’arma vincente e più efficace perché il bene trionfi sul male e sugli equivoci.
Dott.ssa Livia Langiano
A Giorgia Duracci vanno i nostri migliori auguri
Egidio Lisci