SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Lo stress si cura anche a tavola

Da sempre le emozioni, sia brutte che belle, tendono ad influenzare la scelta degli alimenti che consumiamo. Cibo e sentimenti sono un connubio indissolubile sia nei bambini, sia negli adulti ed anche negli anziani. Per combattere lo stress risulta importante adottare abitudini alimentari sane ed evitare che quelle cattive prendano il sopravvento.

FotoQuando si è sotto stress alcune sostanze nutritive (per esempio: le vitamine del gruppo B, necessarie per produrre energia e per la salute del sistema nervoso centrale, la vitamina C, utile per combattere le infezioni, lo zinco necessario per ottimizzare l’efficienza del sistema immunitario e per combattere le infezioni, il magnesio, coinvolto nell'assorbimento dell'ossigeno da parte del cervello e nei processi che trasmettono gli impulsi nervosi, i carboidrati complessi che forniscono all’organismo un apporto di energia costante e un effetto calmante) vengono esaurite più velocemente e quindi l’organismo necessita di un apporto supplementare di esse con la dieta.

Sappiamo inoltre che la salute della cellula, e quindi dell’organismo, dipende dall’integrità dei suoi componenti e i radicali liberi sono i principali responsabili del danneggiamento cellulare.

Poiché lo stress, al pari di pasti troppo abbondanti e laboriosi, causa condizioni di radicali liberi in eccesso, occorre aggiungere alla dieta più soppressori di radicali liberi quali: vitamine E, C, A, B1, B5, B6, minerali zinco (Zn) e selenio (Se), aminoacidi cisteina, glutatione, fenolici e catecolaminici, bioflavonoidi ecc. Il fabbisogno di tali sostanze dunque aumenta, per cui può essere necessario ricorrere ad un’integrazione specifica.

Le principali vitamine entrano nel circuito fisiologico della maturazione e dell’attivazione delle cellule immunitarie. Quello che mangiamo e come lo mangiamo influenza il nostro sistema immunitario. Lo stress è così causa di vari disturbi dell’apparato digestivo (ulcere peptiche, colon irritabile, intestino pigro, stipsi ecc.) nonché di intolleranze alimentari.

Sempre lo stress, con i suoi ormoni adrenalina, noradrenalina e cortisolo, agisce sia aumentando la quantità di grassi circolanti nel sangue (lipolisi), sia diminuendo la capacità del fegato di metabolizzarli; il risultato è l’aumento della colesterolemia e, più in generale, dei grassi nel sangue. E’ certo che restano ancora molte lacune nella comprensione dieta-salute.

Sembra quasi certo però che controllo del peso e attività fisica possano ridurre rischio di molti tumori. L’attività fisica giornaliera è sicuramente la base nella nuova piramide alimentare.

Consigli alimentari:
1) Mangiare sempre in un clima il più possibile sereno e rilassato; non trascurare mai questo aspetto.

2) Masticare sempre a lungo: la fase digestiva che avviene in bocca è di importanza fondamentale. Bere lentamente e, durante i pasti, in quantità moderata.

3) Nutrirsi a colazione come un principe (pasto non abbondante ma ricco di nutrienti), a pranzo come un borghese (pasto più abbondante), a cena come un mendicante (pasto a base principalmente di verdure).

4) Ogni pasto deve essere completo e deve consistere di una base di alimenti ricchi in carboidrati (pane, pasta, riso, polenta, farro, prodotti da forno e altri farinacei) accompagnata da proteine (legumi, formaggi, pesce, carni, uova, noci), grassi (olio d’oliva extravergine), vitamine e sali minerali (verdure, frutta). L’ideale è il piatto unico.

5) Non combinare più alimenti proteici (legumi, carne, pesce, uova, formaggi, noci) contemporaneamente: essi richiedono ambienti digestivi molto diversi fra loro.

6) Preferire i cibi di origine vegetale a quelli di origine animale: come grassi preferire l’olio di oliva extravergine, come proteine i legumi (fagioli, lenticchie, fave, ceci) e la frutta secca (noci e mandorle in particolare).

7) Limitare a massimo 4 pasti a settimana il consumo di carne e suoi derivati di qualunque tipo e contemporaneamente aumentare il consumo di legumi. Evitare gli insaccati di provenienza ignota e, in particolare, i würstel e la carne in scatola. Preferire il prosciutto crudo, la bresaola e la carne cotta “al sangue”, eliminando sempre il grasso.

8) Limitare il consumo di formaggi e latticini a massimo 3 pasti settimanali. Preferire i formaggi freschi a quelli stagionati. Evitare i formaggi contenenti sali fondenti (presenti solitamente in formaggini e formaggi cremosi) e la “falsa mozzarella” per la pizza. Non è indispensabile bere il latte (berlo moderatamente solo se lo tollerato bene).

9) Moderare il consumo di frutta secca ma 2-3 noci o mandorle al giorno sono utilissime alla salute per la loro ricchezza in sali minerali, acidi grassi essenziali e proteine.

10) Mangiare 2-3 uova alla settimana, meglio se prese dal bravo contadino. Le cucini alla coque o in camicia per approfittare al meglio delle loro grandi qualità nutritive.

11) Evitare di consumare frutta e dolci a fine pasto perché provocano gonfiore di stomaco: mangiarli preferibilmente a colazione o come spuntino di pomeriggio. Ma eventualmente, si può saltuariamente effettuare una cena a base di solo dolce e frutta. E’ bene consumare la frutta acida, come gli agrumi, al mattino evitando di mangiarla la sera.

12) Limitare il consumo di zucchero, sale, caffè, tè, cacao, spezie, cibi piccanti, alcolici (non più di ½ l di vino o birra al giorno). Evitare i superalcolici, i dolcificanti non naturali e le bibite zuccherate e gasate (sono molto più salutari i suoi centrifugati di frutta e verdura). Moderare il consumo di acqua ai pasti (meglio non gasata e oligominerale) per non diluire troppo i succhi gastrici. Bere sempre quando si ha sete acqua o centrifugati.

13) Mangiare quanto più possibile cibi naturali ovvero con meno trasformazioni tecnologiche possibile: evitare i cibi in scatola, i cibi con conservanti, i fritti. Privilegiare piatti cucinati in modo semplice.

14) Limitare il consumo di cibi raffinati e prediligere i cibi integrali ma assicurarsi sempre che siano di origine biologica: altrimenti conterranno una dose maggiore di pesticidi rispetto agli alimenti raffinati.

15) Anche un panino può rappresentare un ottimo pasto se ben fatto, ad esempio: - panino con prosciutto crudo, insalata, pomodori, olio extra-vergine d’oliva - panino con tonno, insalata, pomodori, olio extravergine - panino integrale biologico con noci, insalata o verdura grigliata, pomodori e olio extravergine.

16) In condizione di stress (psichico e/o fisico), aumenta il fabbisogno vitaminico (ca. il doppio) per l’aumentata attività metabolica. E’ bene quindi intensificare il consumo di frutta e verdura cruda (anche sotto forma di centrifugati di frutta e verdura a piacimento). Sempre in condizione di stress, aumentano le difficoltà digestive. E’ quindi bene consumare sempre pasti moderati, alzandosi da tavola con una leggera fame residua (si ricordi che il senso di sazietà arriva sempre a “scoppio ritardato”.

17) Considerare la possibilità di utilizzare un integratore naturale, quale il gel di aloe vera o l’argilla ventilata (a uso orale) in quanto, purtroppo, i cibi che attualmente consumiamo sono solitamente molto impoveriti di oligoelementi (vitamine e sali minerali) indispensabili al corretto funzionamento del ns. organismo..

18) Per perdere peso, evitare di combinare più alimenti ricchi di carboidrati (pane, pasta, riso ecc.) contemporaneamente e utilizzare il “piatto unico” (carboidrati + proteine + olio d’oliva extravergine + verdure): consentirà di non mangiare più del dovuto. Il calo o l’aumento peso deve avvenire ad un ritmo di max 2 kg/mese (1 kg ogni 2 settimane): è l’unico modo per raggiungere in benessere e definitivamente il peso-forma.

19) Evitare le diete temporanee in grado di far perdere molti chili in poco tempo nonché le diete “bizzarre”: sono sacrifici dannosi e inutili. Adottare gradualmente ma permanentemente un’educazione alimentare corretta divenendo così fautore consapevole del proprio benessere.

20) Ricordare che due ulteriori fattori sono indispensabili per la sua salute: - attività fisica moderata ma costante e che preveda tonificazione e stretching di tutti i gruppi muscolari nonché la corretta mobilizzazione di tutte le articolazioni; – atteggiamento mentale corretto ovvero conducente a una costante apprendimento interiore ed esteriore con conseguente ampliamento della propria realtà individuale.

Fonte: Dr.Giovanni Chetta - https://www.giovannichetta.it/





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