Mahalia Jackson: regina del "Gospel"
Ricordo della grande cantante di New Orleans
Oggi è il 26 Ottobre ed in questo giorno, nel 1911, a New Orleans, in Louisiana, U.S.A., nasceva la cantante “Gospel” Mahalia Jackson. A causa della morte della madre, all'età di 5 anni fu affidata alle cure di una zia, la cui famiglia era molto religiosa. A 4 anni cantava già nel coro giovanile della chiesa del padre, che era un pastore Battista, ma Mahalia era interessata ad ascoltare ed assorbire anche i pionieri del Jazz di Storyville, gli Spiritual, le band di strada, il Blues di Bessie Smith e Ma Rainey, ed anche le arie di Enrico Caruso, che ammirò sempre. A 15 anni, appoggiandosi ad una zia locale, si trasferì a Chicago, dove inizialmente cantò come corista nella “Greater Salem Baptist Church” ed entrando poi nei “Johnson Gospel Singers”, quartetto vocale con il quale si esibì per alcuni anni. A metà degli anni '30 si sciolse il gruppo e Mahalia decise d'iniziare la sua carriera da solista, riuscendo a realizzare per la “Decca” il disco “God's Gonna Separate the Wheat from the Tares” che si rivelò subito un successo per le grandi doti della Jackson, sia tecnche che interpretative. Venne quindi a contatto con il pianista Thomas A.Dorsey, che aveva fuso la musica religiosa con il Blues ed il Jazz, favorendo la nascita del “Gospel”, linguaggio musicale che Mahalia abbracciò, diffondendolo nelle chiese di tutto il mondo. Nel 1947 Mahalia, con il 78 giri “Move On Up A Little Higher”, incisa a Chicago per la “Apollo”, venne considerata come la più grande interprete di Gospel, entrando nelle case e nei cuori di moltissima gente. Grazie alla diffusione del suo canto nelle chiese, per radio, tramite dischi e nelle sale da concerto, divenne sempre più famosa negli Stati Uniti ed anche a livello internazionale Nel 1948 fu invitata in TV al famosissimo “Ed Sullivan Show”, cosa che rese fulminea la sua popolarità. Negli anni '50 Mahalia si esibì in tour in Europa, in Africa, in Giappone, in India ed in Israele e nel 1958 ebbe una prima esperienza cinematografica nel film “St Louis Blues” e poi in “Imitation of Life”. Negli anni '60 fu anche impegnata in prima linea nella lotta per i diritti civili (impegno nato a fianco di Rosa Parks già negli anni '50) che la portò anche a fianco di Martin Luther King, con il quale, proprio prima del famoso e storico discorso “I Have a Dream”, lei intonò il classico gospel “I've been 'Buked, and I've Been Scomed”. Due anni prima cantò anche per l'inaugurazione della presidenza di John Fitzgeral Kennedy e nel 1968 cantò anche durante i funerali di Martin Luther King. Nonostante i medici le avessero consigliato il riposo per le sue precarie condizioni di salute, volle intraprendere un tour d'addio in Germania e nel 1971, proprio durante il concerto a Monaco di Baviera ebbe un collasso. Morì per un attacco cardiaco l'anno seguente, nel 1972. Mahalia Jackson fu insignita di tre “Grammy Awards” e suoi pezzi sono stati inseriti nella “Grammy Hall of Fame”. A suo nome è intitolato il teatro situato all'interno del “Louis Armstrong” Park” di New Orleans, che venne ribattezzato “Mahalia Jackson Theater for the Performing Arts”. Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa