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Meditazione della Luce, di Ambra Guerrucci e Federico Bellini

27/06/14

Questa semplice ed altrettanto efficace meditazione può essere ripetuta due volte al giorno: la mattina appena svegli e la sera prima di addormentarsi, fino a venti minuti a seduta e per un tempo di due settimane, ma per rendere gli effetti permanenti è consigliabile praticarla per tre mesi...

Si tratta di un semplice metodo per trasmutare le energie provenienti dalla terra e farle salire verso l’alto. Sono stati scelti due momenti della giornata in cui la persona è più sensibile e ricettiva: la mattina, appena sveglio, sei estremamente sensibile poiché sei fresco, rilassato e questo consente alla meditazione di agire più in profondità. L’altro momento è la sera, prima di addormentarti, quando senti che sei nello stato tra il sonno e la veglia, inizia questa pratica e non preoccupare se ti addormenti prima di terminare l’esercizio, va benissimo poiché l’effetto scenderà nel subconscio continuando ad operare. Sdraiati semplicemente sulla schiena tenendo gli occhi chiusi, inizia a rilassarti osservando il tuo respiro e lasciati trascinare da esso abbandonandoti completamente. Quando inspiri visualizza una luce abbagliante, color oro, che entra nel tuo corpo dalla sommità del capo. Tu sei un semplice tramite, osserva la luce scendere dalla tua testa sempre più in profondità, attraversarti ed uscire dai piedi. Potrai percepire questa luce dorata accompagnata da una sensazione di calore o di freschezza, formicolio, oppure come un flusso energetico che ripulirà il tuo corpo e lo colmerà di nuova energia; essa rappresenta l’energia celeste. Quando espiri, invece, visualizza una nuvola di un colore scuro, che entra dalla punta dei tuoi piedi e lentamente sale per uscire dalla testa. Questa energia scura, l’energia tellurica, ti donerà una calma profonda, ti renderà recettivo e ti tranquillizzerà. Respira lentamente e profondamente, abbandonandoti alla visualizzazione. L’ultimo passaggio consiste nell’introdurre una pausa tra un respiro e il seguente: inspira visualizzando, come prima, la luce bianca che entra dalla testa, ma questa volta si ferma al chakra del cuore, poi espira sentendo l’energia tellurica che si ferma, anch’essa, nel centro del petto. Adesso fai una breve pausa prima di passare al respiro successivo, visualizza queste due energie che si fondono all’interno del cuore spirituale, nutrendolo e facendolo espandere di più ad ogni pausa.

Tratto da "Il Grande Libro della Meditazione", di Ambra Guerrucci e Federico Bellini, Risveglio Edizioni

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