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Metabolismo rallentato e sindrome metabolica: prevenzione e integrazione

Il metabolismo è l’insieme dei processi biochimici che hanno lo scopo di estrarre ed elaborare l’energia racchiusa negli alimenti e destinarla a soddisfare le richieste energetiche e strutturali delle nostre cellule. Il metabolismo viene identificato nella velocità con cui il nostro corpo “brucia calorie” per soddisfare ai bisogni vitali.

FotoIl METABOLISMO LENTO è una condizione legata al funzionamento generale di tutto il nostro organismo. Si manifesta quando l’insieme delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono all’interno del corpo, necessarie per produrre e bruciare energia, iniziano a rallentare.

Il metabolismo rallentato è una delle principali cause di problemi di salute e sovrappeso. Quando il nostro corpo non brucia calorie in modo efficiente, ciò può portare all'accumulo di grasso, all'insulino resistenza, a livelli elevati di glucosio nel sangue, colesterolo cattivo e pressione alta. Questi fattori insieme costituiscono la Sindrome Metabolica, un precursore di gravi malattie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.
Un rallentamento del metabolismo può avvenire in qualsiasi fase della vita. Solitamente chi ne soffre inizia a sospettare qualcosa in seguito all’osservazione di alcuni cambiamenti del proprio corpo.

Tuttavia gli effetti non sono solo fisici, ma anche mentali e psicologici, con conseguenze negative sulle attività quotidiane (lavoro, studio, relazioni sociali…).

Fra i sintomi del metabolismo lento più diffusi troviamo:
• aumento di peso con difficoltà a dimagrire
• astenia e sonnolenza
• perdita di capelli
• unghie fragili
• pelle secca
• pressione bassa (ipotensione)
• stitichezza e digestione lenta
• ipersensibilità al freddo
• difficoltà di concentrazione

Per capire come mai il metabolismo può rallentare bisogna andare ad analizzare i fattori che lo influenzano. Alcuni di questi motivi sono del tutto fisiologici, mentre altri dipendono dalle nostre abitudini di vita.
Fra i fattori fisiologici che influenzano il metabolismo troviamo:
• Sesso
• Età

Mentre le altre principali cause del metabolismo lento possono essere:
• Squilibri ormonali
• Menopausa e andropausa
• Intolleranze alimentari
• Dieta scorretta
• Sedentarietà

Per riattivare il metabolismo, in linea generale, ma soprattutto con l'avanzare dell'età, è necessario mettere in pratica alcuni accorgimenti e seguire uno stile di vita sano che prevede un regime alimentare equilibrato, con il giusto apporto di nutrienti e un bilanciamento tra carboidrati, proteine e grassi in ogni pasto. La regola fondamentale è distribuire nell'arco della giornata i nutrienti, senza accumularli in unico pasto per evitare di andare in carenza o in eccesso di proteine, piuttosto che di carboidrati.

Per quanto riguarda l'attività fisica, meglio non fermarsi: con l'avanzare dell'età è consigliabile praticare esercizi di potenziamento per stimolare la massa magra, ossia quella metabolicamente attiva. Favorire, quindi, l'allenamento di potenziamento muscolare, rispetto alle attività aerobiche e cardio, da praticare comunque, come consigliato dagli esperti, almeno una volta alla settimana, in assenza di patologie per le quali è sempre consigliato un consulto medico.

SINDROME METABOLICA
Con il termine “sindrome metabolica” non si fa riferimento a una singola patologia, ma a un insieme di fattori di rischio legati a condizioni che aumentano la possibilità di sviluppare patologie cerebro e cardiovascolari e diabete.

La sindrome metabolica presenta un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie cardiache e cinque volte maggiore di sviluppare il diabete. Si tratta di una condizione clinica che affligge circa la metà della popolazione di età maggiore ai 50-60 anni e la sua incidenza è in continua crescita.
I fattori che possono causare la sindrome metabolica sono:
• predisposizione genetica alla resistenza insulinica
• sovrappeso
• sedentarietà, ossia scarsa o assente attività

In poche parole, chi ha la tendenza a sviluppare l’insulino-resistenza, svolge scarsa attività fisica e continua ad accumulare peso in eccesso, corre un rischio maggiore di sviluppare la sindrome metabolica.
Questa condizione è spesso associata a problemi di coagulazione del sangue (con formazione di trombi ed emboli) e alla presenza di uno stato infiammatorio cronico dell’organismo, anche se di bassa intensità. Ancora non è chiaro se questi segni rappresentino possibili fattori di rischio o, più semplicemente, contribuiscano a peggiorare la manifestazione della sindrome metabolica.

Altre condizioni che sembrano svolgere un ruolo importante nella comparsa della sindrome metabolica, tuttora oggetto di studi e ricerche, sono:
• fegato grasso (accumulo di trigliceridi e altri grassi nel fegato)
• sindrome dell’ovaio policistico (tendenza alla produzione di cisti a livello delle ovaie)
• calcoli biliari
• problemi respiratori durante il sonno (come l’apnea notturna)

Il rischio di sviluppare la sindrome metabolica aumenta con l’avanzare dell’età.

La diagnosi di sindrome metabolica viene effettuata sulla base di alcuni parametri, che comprendono la misura della circonferenza della vita, dei livelli di trigliceridi e colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo “buono”), della glicemia a digiuno e della pressione sanguigna.
I criteri diagnostici della sindrome metabolica sono oggetto di discussione. Le linee guida internazionali più note sono quelle dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), dell’IDF (Fondazione internazionale per il diabete) e del NCEP-ATP III (il National cholesterol educational program adult treatment panel III), ma divergono tra loro.

In linea generale, si ritiene che per la diagnosi di sindrome metabolica sia necessaria la presenza di tre dei seguenti parametri:
• circonferenza vita: maggiore o uguale (≥) a 102 cm nei maschi, ≥ 88 cm nelle femmine;
• pressione arteriosa: ≥ 130/85 mmHg;
• colesterolo HDL: minore di 40 mg/dl nei maschi, < 50 mg/dl nelle femmine;
• trigliceridi ≥ 150 mg/dl;
• glicemia a digiuno ≥ 100 mg/dl.

QUALI SONO I RISCHI DELLA SINDROME

La Sindrome Metabolica è una condizione complessa che può comportare una serie di gravi problemi di salute. Ecco alcuni dei rischi più significativi:

• 𝘼𝙘𝙘𝙪𝙢𝙪𝙡𝙤 𝙙𝙞 𝙂𝙧𝙖𝙨𝙨𝙤 𝙣𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙊𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙞 𝙚 𝘼𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙞 p𝙚𝙨𝙤: la Sindrome Metabolica spesso porta a un accumulo di grasso addominale, noto anche come "grassi viscerali". Questo tipo di grasso è particolarmente pericoloso in quanto circonda gli organi interni e può aumentare il rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e altre condizioni.

• 𝑰𝒏𝒔𝒖𝒍𝒊𝒏𝒐𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆nz𝒂: l'insulinoresistenza è una caratteristica chiave della Sindrome Metabolica. Significa che le cellule del corpo non rispondono adeguatamente all'insulina, l'ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue. Questo può portare a un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, che è un fattore di rischio per il diabete di tipo 2.

• 𝑳𝒊𝒗𝒆𝒍𝒍𝒊 𝑬𝒍𝒆𝒗𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝑮𝒍𝒖𝒄𝒐𝒔𝒊𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆: la Sindrome Metabolica è spesso associata a livelli elevati di glucosio nel sangue (iperglicemia). Questo può danneggiare i vasi sanguigni, aumentare il rischio di aterosclerosi e contribuire alle malattie cardiache.

• 𝑨𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝑳𝒊𝒗𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒅𝒊 𝑪𝒐𝒍𝒆𝒔𝒕𝒆𝒓𝒐𝒍𝒐 𝑪𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒐 (𝑳𝑫𝑳): la Sindrome Metabolica può portare a un aumento dei livelli di colesterolo "cattivo" nel sangue, noto come LDL. Questo è un fattore di rischio importante per le malattie cardiache e l'aterosclerosi.

• 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑨𝒍𝒕𝒂: l'ipertensione è un'altra caratteristica comune della Sindrome Metabolica. L'aumento della pressione sanguigna può mettere una pressione eccessiva sul sistema cardiovascolare, aumentando il rischio di ictus, malattie cardiache e problemi renali.

• 𝑷𝒓𝒆𝒄𝒖𝒓𝒔𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝑴𝒂𝒍𝒂𝒕𝒕𝒊𝒆 𝑪𝒂𝒓𝒅𝒊𝒐𝒗𝒂𝒔𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒊 𝒆 𝑫𝒊𝒂𝒃𝒆𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝑻𝒊𝒑𝒐 2: la Sindrome Metabolica è considerata un precursore del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari. Chiunque sia affetto da questa sindrome ha un rischio significativamente aumentato di sviluppare queste gravi condizioni.

SUGGERIMENTI

Per riattivare il metabolismo è consigliabile iniziare da una dieta sana e varia. È importante non saltare i pasti: se si assumono poche calorie, il metabolismo tenderà a conservarle invece che bruciarle, rallentando in questo modo la sua funzione per non restare a corto di energia. La situazione ideale sarebbe quella di fare cinque piccoli pasti durante la giornata, in modo tale che il metabolismo sia sempre in funzione.
Anche bere molta acqua è importante sia per mantenere il metabolismo attivo che per preservare la massa muscolare.
Insieme a una dieta sana è consigliabile praticare regolarmente attività fisica che favorisce il miglioramento del metabolismo e aiuta a bruciare una quantità maggiore di calorie. In questo modo il consumo di energia migliora sia sotto sforzo che in periodi di riposo e anche la massa magra, cioè i muscoli, aumentano.

Anche nel caso di sindrome metabolica l’arma migliore è l’adozione di uno stile di vita sano, basato sul mantenimento del peso forma, la pratica regolare di un’attività fisica quotidiana e una dieta equilibrata che consenta di tenere sotto controllo la pressione del sangue, i valori di colesterolo e la glicemia. Uno stile di vita sano comprende anche moderazione nel consumo di alcol e astensione dal fumo.

Insieme alla dieta e all’attività fisica è possibile assumere integratori alimentari specifici che possono essere d’aiuto nel processo di attivazione del metabolismo lento e della perdita di peso.

Esistono infatti tanti integratori naturali che possono contribuire a:

• velocizzare il metabolismo;
• eliminare i grassi prima che vengano assimilati e si depositino;
• limitare l'assorbimento di zuccheri semplici e carboidrati;
• agire sul controllo della fame.

Gli integratori per la perdita di peso possono essere di vario tipo: da quelli in comode compresse e capsule, a quelli che si possono bere come una normale bevanda.

TRA LE SOSTANZE PIÙ NOTE E DIFFUSE ELENCHIAMO

• Caffè verde / caffeina: il caffè verde è un ingrediente molto utilizzato nelle formule degli integratori per la perdita di peso. Grazie alle sue proprietà, infatti, stimola il metabolismo e limita l'assorbimento degli zuccheri. La caffeina contenuta nel caffè verde limita l'assorbimento degli zuccheri e la formazione del grasso addominale; gli antiossidanti e altre sostanze contenute nel caffè verde contribuiscono alla riduzione dei trigliceridi e del colesterolo per un'azione complessiva che contribuisce alla perdita di peso corporeo

• Garcinia cambogia: gran parte del potere dimagrante di questa pianta è dovuto all'azione delle sostanze contenute nella buccia dei suoi frutti come l'acido idrossicitrico (HCA), carotenoidi, vitamine e flavonoidi. L'azione dell'HCA, in particolare, da una parte inibisce la formazione di grasso e dall'altra attiva il metabolismo dei lipidi, limitandone l'accumulo nei tessuti. Gran parte dell'azione dimagrante della Garcinia cambogia è dovuta al meccanismo che favorisce l'uso degli zuccheri come fonte di energia per l'eliminazione dei grassi. L'azione della Garcinia ha un effetto di riduzione dello stress e abbassa i livelli di cortisolo, un ormone i cui elevati livelli possono causare un accumulo di grasso corporeo.

• Tè verde: grazie al suo contenuto di vitamine, minerali e antiossidanti, il tè verde contribuisce ad attivare il metabolismo e aiuta l'organismo a bruciare più velocemente le cellule grasse. Le foglie di tè verde sono ricche di principi attivi, in particolare caffeina, teanina e catechine: la loro azione favorisce l'utilizzo dei grassi a scopi energetici, stimolano il metabolismo, contrastano la sindrome metabolica e riducono il peso corporeo.

• Guaranà: principalmente noto come energizzante, il guaranà può aiutare a bruciare velocemente i grassi. I suoi semi sono ricchi di caffeina, sostanza eccitante in grado di contrastare la stanchezza fisica e mentale e stimolare la termogenesi. Il guaranà, dunque, stimola la lipolisi bruciando i depositi di grasso e ha un'azione energizzante.

• Ginseng: la radice di ginseng è utilizzata dall'antichità nella medicina tradizionale cinese come rimedio energizzante contro stanchezza, spossatezza e stati di debolezza. A queste proprietà adattogene si accostano quelle immunostimolanti e, soprattutto, dimagranti. La radice di ginseng può contribuire ad accelerare il metabolismo, favorendo la combustione dei grassi, lo smaltimento delle calorie e la conseguente perdita di peso.

• L-carnitina: la carnitina è un aminoacido che favorisce il trasporto di acidi grassi alle cellule per la produzione di energia. Aumentando la quantità di grassi utilizzati a livello mitocondriale per la produzione energetica, la carnitina favorisce il metabolismo dei grassi e la diminuzione del peso corporeo.

INNOVATIVA ED EFFICACE L’ASSUNZIONE DI FUNGHI MEDICINALI. La Micoterapia è una grandissima alleata per tutti coloro che vogliono perdere peso

Negli ultimi quindici anni, in virtù della loro dimostrata capacità nel ridurre il sovrappeso e nel rendere il fisico snello e definito, i funghi medicinali hanno ottenuto una grande fama a livello mondiale.

IL COPRINUS, L’AGARICUS, IL MAITAKE, L’AURICULARIA e IL REISHI rappresentano un ottimo alleato per ridurre il sovrappeso. Agevolano il successo nelle diete e contribuiscono a rendere il corpo leggero, scattante e la silhouette piacevole e snella.

L’AGARICUS E IL MAITAKE, in particolare, si rivelano due eccellenti brucia grassi perché, grazie alla loro azione, aiutano l’organismo a utilizzare soprattutto i grassi per la produzione dell’energia e meno il glucosio contenuto nel che per sangue. Grazie a questo cambiamento del metabolismo riducono l’appetito eccessivo. Anche per questo motivo, chi ne fa uso riesce con più facilità a seguire un’alimentazione più corretta e a mangiare porzioni di cibo più contenute.

Sono essenzialmente quattro i meccanismi d’azione principali: maggiore consumo di grassi accumulati, minore accumulo di nuovi grassi, riduzione dell’appetito e della fame nervosa.

COPRINUS
Il Coprinus è il primo che viene indicato in questa problematica dato il suo effetto ipoglicemizzante, esso riesce a chelare il vanadio: il vanadio è un ipoglicemizzante orale, un attivatore delle cellule beta del pancreas; ma contiene anche potassio in elevate quantità, ma anche calcio, ferro, rame e zinco, ricco di 20 amminoacidi circa tra cui tutti gli essenziali e un elevato contenuto di proteine. Il Coprinus comatus regola il rilascio dell’insulina, aumentandone la sensibilità periferica e modulando contestualmente il sistema immunitario. Come abbiamo detto la sua azione si spiega con la ricchezza di vanadio, insulino-mimetica attraverso un meccanismo di inibizione di tirosin-chinasi intracellulare. Viene dunque consigliato ai diabetici.

AGARICUS
È il fungo più utilizzato e studiato nel mondo per i molteplici effetti benefici che è in grado di generare. È indispensabile per potenziare le difese immunitarie contro germi patogeni, e rappresenta una valida alternativa agli antibiotici. Nelle allergie e nelle malattie autoimmuni è una risorsa decisamente efficace sia in termini di prevenzione che di cura. Costituisce un ottimo rimedio per chi soffre di diabete, dato che contribuisce ad abbassare la glicemia quando è elevata. Infine, rende la pelle molto bella, aumenta l’energia psicofisica, supporta il sistema nervoso e la psiche.

MAITAKE
Questo fungo è prezioso anzitutto per l’apporto di enzimi intestinali e pancreatici, grazie ai quali potenzia la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive nell’intestino tenue, fino a ripristinare una buona funzionalità di questa parte così vitale, e troppo spesso sottovalutata, del nostro apparato digerente. Non solo. La sua azione antinfiammatoria lo rende utile nelle intolleranze, nelle coliti, quando le feci sono molli e nella dissenteria. La sua efficacia è paragonabile a quella della mesalazina, un farmaco antinfiammatorio impiegato nella cura del morbo di Crohn. Maitake, infine, è uno dei funghi curativi con le più alte capacità immunostimolanti, antinfiammatorie e antidolorifiche.
È indicato per proteggere mente, cuore, intestino e articolazioni.

AURICULARIA
Oltre a essere un ottimo ansiolitico, in grado di migliorare la serenità e la vitalità diurna da un lato, e il riposo notturno dall’altro, questo fungo risulta utile nelle patologie del sistema nervoso e dell’apparato cardiovascolare, sia nella prevenzione sia nella riduzione della sintomatologia. Al pari del Maitake, non solo è efficace nello svolgere un’azione antinfiammatoria a livello intestinale ma interviene positivamente nelle malattie o disfunzioni che riguardano l’apparato osteoarticolare. È inoltre un rimedio fenomenale nella stitichezza, in grado di risolvere i casi più ostinati, attraverso il ripristino della peristalsi, ossia il normale movimento fisiologico dell’intestino. Senza peraltro causare, ed è un dettaglio significativo, perdita di liquidi o di sali minerali preziosi.

REISHI
Rafforzando l’organismo in moltissimi suoi distretti. Il Reishi ha numerose possibilità di utilizzo, tutte altamente efficaci. Questo fungo, per esempio, è importante per migliorare le difese immunitarie, rendere bella la pelle, ridurre il sovrappeso, proteggere il sistema nervoso centrale e la psiche, aumentare l’energia psicofisica e molto altro ancora. Interviene in maniera molto utile sia nella prevenzione sia nella cura di varie patologie del fegato, del cuore, del rene, dello stomaco e dell’apparato sessuale femminile e maschile.

Infine il POLYPORUS che si può utilizzare nella sindrome metabolica poiché è un eccellente diuretico e soprattutto risparmiatore di potassio, infatti in questo fungo il rapporto tra sodio e potassio è di 5:1, così come dovrebbe essere nella nostra dieta, in effetti di solito il rapporto è 1:2 e questo vuol dire mettere sotto sforzo i reni. Un’ipertensione spesso trattata con diuretici può migliorare con l’utilizzo di questo importante fungo medicinale. La sua azione più importante è quella diuretica e sul sistema linfatico, ma è anche un potente eliminatore di tossine. Ottimo dunque in questa patologia ove l’accumulo di tossine è notevole e il sistema linfatico e micro circolatorio sono in netto sovraccarico.

Rivolgetevi sempre ad un professionista del settore che saprà indicare il tipo di fungo o i funghi migliori da utilizzare verranno valutati a seconda del soggetto e della sua costituzione.

Per informazioni scrivici info@erboristeriarcobaleno.com oppure chiamaci al 3200469843.

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