Mnamon pubblica 'Ed io mi guardo vivere' di Lisanna Cuccini
Paesaggi della montagna che evocano il mistero dei luoghi inesplorati
"La montagna con i suoi volti diversi e sempre uguali nel tempo che scorre è il paesaggio dell'anima di Lisanna Cuccini", scrive nella sua prefazione Raffaele Fattalini. La raccolta di liriche "Ed io mi guardo vivere" è suddivisa nelle quattro sezioni Sguardi, Ci sarà un fiore, Memorie e Parole d'acqua. I versi scritti da Lisanna Cuccini evocano paesaggi sconosciuti fatti di elementi dispersi, l'acqua, gli alberi, il vento, le rocce. Ogni elemento è mescolato al ricordo, è parte viva dell'esperienza della poetessa. Ai luoghi disabitati si affiancano le figure della memoria, raccontate con partecipazione e affetto. Conclude Raffaele Fattalini "La sera, o in altro momento di raccoglimento, questi versi ci parleranno, ci consoleranno, ci ammoniranno fraternamente, amorevolmente".
Lisanna Cuccini nasce a Varzo in Valdossola nel 1945. Studia al collegio Rosmini di Domodossola e all'Università Bocconi di Milano dove si laurea in Lingue e Letterature Straniere. Insegnante a San Domenico, sposa nel 1973 Giovanni Guerra, e lo accompagna nei viaggi che lo portavano per lavoro in Sud America, Africa e India.
Nel 1977 pubblica le poesie premiate in varie edizioni del Premio Val Formazza. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui: premio Putia della città di Bressanone nel 2000 con la poesia "Nonna montanara (Nonna Teresa)", e il terzo premio Valle Vigezzo nel 2010 con "Tramonto".
E’ Presidente del CAI (Club Alpino Italiano) – Sezione di Varzo – e Presidente dell’Associazione per la tutela del patrimonio storico di Varzo.
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