Mnamon pubblica l'Orecchio di Van Gogh di Giorgio Seveso
Il libro raccoglie e sistematizza riflessioni e considerazioni del critico d'arte.
Giorgio Seveso articola il libro in tre capitoli e un prologo. La condizione esistenziale degli artisti è al centro della sua riflessione.
L'analisi prende le mosse dall'episodio dell'automutilazione di Van Gogh, che il critico attualizza come metafora della sconfitta di una generazione di artisti e della possibilità di un riscatto.
Fare arte oggi comporta un disagio che non trova espressione adeguata, disagio determinato dalla marginalizzazione di un'etica incompatibile con le mode culturali imperanti.
Giorgio Seveso si interroga sulla possibilità di un'arte autentica svincolata dalle logiche dell'industria culturale e di mercato.
Giorgio Seveso è nato a San Remo nel 1944. Dopo gli studi compiuti a Torino, Ancona e Savona, nel 1969 si stabilisce a Milano, dove lavora con Mario De Micheli e collabora come critico d'arte con il quotidiano l'Unità. Ha pubblicato monografie e cataloghi dedicati a personalità e movimenti dell'arte contemporanea e ha realizzato numerose rassegne nazionali e internazionali. Nel 1990 ha vinto il premio "Vasto" per la critica d'arte con il libro "Moralità dell'immagine" edito da Riccitelli.
Giornalista pubblicista dal 1974, collabora a numerosi periodici specializzati.
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere