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Comunicato Stampa

Mondiali su pista 2015: L'Italia lottava, l'ottava... - Inseguitrici in finale. Giorgia Bronzini quinta nella Corsa a Punti

19/02/15

Giorgia Bronzini non riesce a salire sul podio nella prova della Corsa a Punti che ha assegnato la prima medaglia d'oro di questi Campionati del Mondo su pista: la piacentina ha concluso in quinta posizione con 20 punti. Prima la tedesca Stephanie Pohl.

FotoPrima giornata di gare a Saint-Quentin-en-Yvelines, prime medaglie (per le altre nazionali), prime mezze delusioni (per l'Italia), e insomma tutto fluisce più o meno come nei pronostici della vigilia, in questo Mondiale su Pista francese che ha aperto i battenti al Vélodrome National (non tutto esaurito), a due passi da Parigi.
Ad aprire la manifestazione iridata le gare a squadre dell'Inseguimento e della Velocità, e la Corsa a Punti femminile nella quale la nazionale azzurra schierava la prima delle sue punte, Giorgia Bronzini, che ha chiuso con un quinto posto non disprezzabile, ma certo ben lontano dagli splendori di un tempo.

A Giorgia manca il solito giro.
La piacentina interpreta la Corsa a Punti da velocista più che da inseguitrice, sarà difficile vederle conquistare un giro, ma nelle volate si può star certi che sarà spesso protagonista. Anche oggi la sua gara è andata proprio in questo modo: ha vinto tre dei 10 sprint previsti (tra cui l'ultimo), in altri due si è piazzata, e ciò l'ha portata a totalizzare 20 punti: abbastanza per superare tutte le atlete con lo stesso numero di giri. E sufficienti per essere preceduta dalle uniche quattro avversarie che quel giro l'hanno guadagnato.
Ovvero, in ordine di tempo, l'americana Kimberly Geist, la tedesca Stephanie Pohl e la francese Élise Delzenne, e infine la giapponese Minami Uwano. Per tutte e quattro 20 punti di bonus, e la differenza tra di loro l'ha poi fatta il punteggio messo insieme nelle 10 volate, elemento che ha premiato la Pohl, la quale dall'inizio alla fine ha sempre dato l'impressione di controllare ottimamente la corsa.
In totale per la tedesca sono stati 38 i punti conquistati, 10 in più della giapponese che ha conquistato il secondo posto a quota 28; 25 i punti della Geist, 23 quelli della Delzenne rimasta giù dal podio (tra il disappunto dei tifosi di casa). Quinta, come accennato, proprio Giorgia Bronzini, cui non varrà da grossa consolazione la consapevolezza di essersi lasciata alle spalle rivali come la messicana Sofia Arreola o l'olandese Kirsten Wild.

Le ragazze dell'Inseguimento acciuffano le finali.
Qualche ora prima della Corsa a Punti, erano stati gli Inseguimenti a Squadre ad aprire il programma iridato, con i turni di qualificazione femminile e maschile.
Le ragazze (Simona Frapporti, Beatrice Bartelloni, Tatiana Guderzo e Silvia Valsecchi) hanno fatto per intero il proprio dovere, centrando l'ottavo tempo (su 16 partecipanti) che vale loro la partecipazione alle finali di domani. Data la nuova formula della disciplina (solo due tra le prime quattro qualificate potranno ambire alle medaglie più pregiate), le ragazze di Salvoldi potranno puntare al massimo al bronzo, che però pare ugualmente fuori portata. Aver raggiunto la finale è comunque un risultato da prendere con moderata soddisfazione: alcuni exploit di Coppa del Mondo sono difficili da ripetere al Mondiale, dove le forze in campo sono più livellate verso l'alto.
L'oro sarà questione tra le vincitrici delle semifinali tra Australia (a sorpresa autrice del miglior tempo in qualifica) e Nuova Zelanda, e tra Gran Bretagna e Canada; il bronzo se lo giocheranno nella finalina i due migliori tempi tra le sconfitte delle citate semifinali e le altre nazionali che oggi hanno superato il turno (nell'ordine, Cina, Usa, Germania e appunto Italia).

Per il quartetto maschile un ultimo posto che brucia.
Tra gli uomini, invece, per gli azzurri si è consumato un disastro: costretti a correre con i manubri delle ragazze (quelli che usavano loro sono risultati, a un controllo dei commissari UCI, di 2 millimetri fuori misura, e sono stati quindi sostituiti al volo dai meccanici), Simone Consonni, Elia Viviani, Liam Bertazzo e Marco Coledan hanno chiuso al 16esimo e ultimo posto, lontanissimi dai primi. Non si sperava di vederli approdare alle finali, ma la lanterna rossa dei fanalini di coda è un pegno sin troppo punitivo per il quartetto italiano.
Il miglior tempo in qualifica è stato segnato dalla Nuova Zelanda davanti a Gran Bretagna, Germania e Svizzera; clamorosamente fuori dalle medaglie maggiori l'Australia, solo quinta dopo un incidente meccanico che l'ha obbligata a ripetere praticamente due volte la prova, e a pagare quindi vistosamente dazio alla distanza (nettamente primi dopo 2 km, gli aussie sono letteralmente crollati nel terzo e nel quarto chilometro). Completano il quadro delle 8 migliori nazionali l'Olanda, la Russia e la Francia.

Velocità a squadre tra astri cinesi e "miracolati" francesi.
Sorprese, ma fino a un certo punto, nei due tornei della Velocità a Squadre. Tra le donne registriamo la caduta dal piedistallo delle divine Kristina Vogel e Miriam Welte, tedesche campionesse uscenti, addirittura giù dal podio (battute dalle australiane Anna Meares e Kaarle McCulloch nella finale per il bronzo) dopo aver centrato solo il terzo tempo in qualifica.
I primi due tempi erano stati appannaggio di Russia (32"518) e Cina (32"562), ma nella finale sono state le asiatiche ad imporsi abbastanza nettamente: 32"034 il tempo (nuovo Record del Mondo, tolto proprio alle tedesche) di Tianshi Zhong e Jinjie Gong contro il 32"438 di Daria Shmeleva e Anastasia Voinova. Per la coppia cinese giunge il coronamento ad un lungo periodo di avvicinamento al vertice della specialità.
Finale thrilling invece tra gli uomini: da un lato c'erano i neozelandesi terribili (Ethan Mitchell, Sam Webster, Edward Dawkins), dall'altra gli idoli di casa Grégory Baugé, Kévin Sireau e Michael D'Almeida. A imporsi sull'anello sono stati gli oceanici, ma la giuria ha ravvisato un'irregolarità all'altezza del primo cambio e li ha declassati, offrendo così la medaglia d'oro al terzetto francese. Il bronzo è andato alla Germania di Joachim Eilers, Rene Enders e Robert Förstemann, che nella finalina ha avuto la meglio sulla Russia.
L'eliminazione in qualifica di Australia e Gran Bretagna (rispettivamente sesta e ottava) ci dice come continui a cambiare di continuo la geografia di questa disciplina. L'Italia, com'è noto, non è interessata a tali evoluzioni, visto che nella Velocità è totalmente assente.

Le gare della seconda giornata.
Domani si parte nel pomeriggio con le "semifinali" dell'Inseguimento a Squadre (le azzurre in gara alle 16) e i primi turni del Keirin maschile (con Francesco Ceci); tutti e tre questi tornei andranno poi a conclusione in serata (alle 20.20 l'Inseguimento femminile, alle 20.45 il Keirin, alle 21.45 l'Inseguimento maschile). Le altre medaglie in palio saranno quelle dei 500 metri femminili (alle 19, senza italiane) e dello Scratch maschile (alle 21.10, dovrebbe essere al via Alex Buttazzoni).

Marco Grassi



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