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MUIRA PUAMA "il Viagra dell'Amazzonia"

Il termine Muira-puama è il nome attribuito dagli Indios dell'Amazzonia alla pianta Ptychopetalum olacoides, appartenente alla famiglia delle Olacaceae, che annovera varietà di piante dalla distribuzione tropicale, con 25 generi e circa 150 specie.

FotoLa Muira puama è un piccolo albero o arbusto cespuglioso che cresce fino a 5 metri di altezza, dalle foglie ovali color verde brillante sulla pagina superiore, marroncine in quella inferiore, con piccoli fiori bianchi intensamente profumati, che ricordano la fragranza del Gelsomino. Il nome indigeno deriva da due vocaboli indios che hanno il significato di legno-forte, legno-potente, verosimilmente per la durezza del suo legno, ma con probabile riferimento alle sue proprietà rinvigorenti.

La pianta è originaria dell'Amazzonia brasiliana; qui le popolazioni indigene la utilizzano tradizionalmente come pianta medicinale, adoperando il decotto della corteccia di rami e radici come afrodisiaco, sia per uso interno, sia per semicupi (1). L'uso popolare le attribuisce anche proprietà antireumatiche, antinevralgiche, stimolanti per la digestione e toniche per il sistema nervoso centrale. In Europa il suo uso risale all'inizio del 1900.

La muira puama rientra anche nella composizione di un popolare tonico a base di erbe brasiliane chiamato Catuama, composto da Guaranà (40,31%), Muira puama (28,23%), Trichilia catigua (28,23%) e zenzero (3,26%).

Catuama viene utilizzato ormai da diversi anni come rimedio per alleviare la stanchezza fisica e mentale, l’astenia neuromuscolare e i disturbi della debolezza. Il decotto di radice della pianta è stato tradizionalmente utilizzato internamente per l’impotenza sessuale, i reumatismi e i problemi gastrointestinali, ma anche esternamente per massaggi e bagni per paralisi e beri-beri (malattia da carenza di tiamina). La Muira puama contiene sostanze resinose il cui principio attivo caratterizzante è la muirapuamina, una sostanza amara con azione vasodilatatoria periferica a cui si attribuisce un effetto afrodisiaco, che si esplica sia sull'organismo maschile, sia su quello femminile.

Questa droga è utilizzata tradizionalmente per combattere l'impotenza, sia assunta come integratore, sia tramite abluzioni dei genitali esterni. L'uso della Muira puama è quindi raccomandato primariamente come tonico con proprietà afrodisiache, sia per l'uomo sia per la donna.

Altri costituenti di questa pianta officinale sono tannini, miscele di esteri, acidi grassi, tracce di olio essenziale. Il fitocomplesso, cioè l'associazione di tutti i principi attivi contenuti nella Muira puama, determina una sinergia di azione, che, oltre alla disfunzione erettile e al calo della libido, esercita effetti benefici su diverse problematiche: sulle atonie gastro-intestinali come digestivo-antidispeptico e nell'inappetenza; nell'atonia ovarica come antinevralgico contro i dolori mestruali; è inoltre antireumatico, energetico e stimolante in caso di astenia psicofisica, esaurimento e depressione, come antifatica e antistress.

E’ un ottimo stimolante, sia fisico che mentale, in qualità di adattogeno aiuta ad affrontare anche stati di depressione. Non si è identificato un singolo principio attivo responsabile della vitalità che questo estratto è in grado di fornire, ma è il fitocomplesso (insieme di esteri degli acidi grassi e sostanze amare come l’alcaloide muirapuamina) che la rende utile anche per gli sportivi. Recenti studi hanno comprovato l’efficacia della muira, nel risolvere problemi di disfunzione erettile nel 60% dei casi, (grazie all’azione vasodilatatoria) e di aumentare il desiderio sessuale in un elevato numero di donne.
La radice e la corteccia di muira puama sono ricche di alcaloidi, composti fenolici, acidi grassi, esteri di acidi grassi, oli essenziali, steroli vegetali e triterpeni. I componenti attivi più caratterizzanti potrebbero essere proprio alcuni terpenoidi, come i pticolidi.

Il meccanismo d’azione della muira puama non è pienamente compreso. Sulla base dei dati etnofarmacologici, si può ipotizzare che interagisca con il sistema dopaminergico aumentando la libido, con il sistema noradrenergico inducendo effetti antidepressivi, e con il sistema serotoninergico che modula l’appetito e l’umore (2). Alcuni suoi terpenoidi hanno anche dimostrato di legarsi fortemente ai recettori per gli estrogeni.

Per la sua bassa tossicità, l'uso della Muira puama può essere protratto da uno a tre mesi, senza che si verifichino effetti secondari, a meno che non ci sia una specifica e particolare sensibilità individuale.

AZIONE AFRODISIACA
La muira puama sembra funzionare come afrodisiaco, aumentando il desiderio sessuale sia nell’uomo che nella donna. In uno studio su 202 donne in pre e postmenopausa con disfunzioni sessuali, l’assunzione di un integratore a base di Muira puama (175 mg di un estratto di Muira Puama e 16 mg di Ginkgo biloba per compressa) ha prodotto miglioramenti autoriferiti della sessualità. L’integratore è stato assunto al dosaggio di 2 o 6 compresse al giorno, producendo analoghi benefici a entrambe le dosi.

In particolare, ha migliorato il desiderio sessuale nel 65% delle donne. Inoltre, sono stati registrati miglioramenti nella frequenza sessuale e nella soddisfazione per gli incontri sessuali, così come nella capacità di raggiungere l’orgasmo e la sua intensità (3). In un altro studio condotto su 262 uomini che hanno riportato una perdita del desiderio sessuale, il 60% ha indicato un miglioramento rispetto ai livelli pre-trial dopo l’assunzione di un estratto di muira puama (da 1 a 1,5 g al giorno per 2 settimane). Inoltre, il 51% degli uomini incapaci di raggiungere un’erezione ha valutato il trattamento con muira puama come benefico.

DISFUNZIONE ERETTILE
Uno studio sugli animali basato sulla somministrazione di muira puama in combinazione con citrullina, zenzero e guaranà ha osservato un miglioramento della funzione erettile correlata all’età. Inoltre, ha riscontrato aumenti dell’enzima ossido nitrico sintasi paragonabili a quelli osservati con i farmaci inibitori della PDE5 (come il noto sildenafil – Viagra®) (4).

In uno studio clinico su 54 uomini di mezza età, lo stesso rimedio erboristico utilizzato nei topi (quindi a base di muira puama, radice di zenzero, guaranà e citrullina) ha migliorato la funzione erettile ed è stato ben tollerato (5).

Tuttavia, i risultati di questo studio sono limitati dal fatto che oltre alla muira puama l’integratore contiene diversi ingredienti che possono avere un impatto positivo sulla funzione erettile. Un altro studio condotto su 202 donne in postmenopausa ha valutato l'efficacia di un integratore disponibile in commercio contenente Muira Puama e gingko nel migliorare la libido e l'anorgasmia. Il 65% delle donne che hanno partecipato ha riferito un aumento della frequenza e dell'intensità dei pensieri sessuali, oltre a un miglioramento della capacità di raggiungere l'orgasmo.

Infine, uno studio ha valutato le attività antiossidanti in vitro di piante dell'Amazzonia brasiliana (Byrsonima japurensis, Calycophyllum spruceanum, Maytenus guyanensis, Passiflora nitida e Muira Puama Ptychopetalum olacoides. I risultati hanno supportato l'uso tradizionale di queste piante contro l'infiammazione, grazie alla loro significativa azione antiossidante (di rimozione dei radicali liberi) (de Vargas et al., 2016).

SALUTE DEL CERVELLO
Studi preliminari sui roditori hanno dimostrato un potenziale beneficio della muira puama nel miglioramento della memoria e nell’inversione del deterioramento cognitivo.

In particolare, l’estratto di muira puama ha aiutato a:

• prevenire il deterioramento cognitivo;
• ridurre i depositi di placca amiloide nel cervello (caratteristici della malattia di Alzheimer);
• ridurre lo stress ossidativo;
• migliorare la memoria.

I potenziali meccanismi d’azione nella malattia di Alzheimer non sono chiari; tuttavia, è stata suggerita la capacità di aiutare la riparazione e la rigenerazione delle cellule neuronali danneggiate. Inoltre, è stata dimostrata l’attività anticolinesterasica (tipica di alcuni farmaci usati per l’Alzheimer) (6).

STRESS, ANSIA E DEPRESSIONE
L’azione antidepressiva della muira puama, inclusa la sua attività sui recettori della serotonina, è stata dimostrata nei topi. In alcuni di questi studi, l’estratto di muira puama ha trattato la depressione indotta dallo stress negli animali con la stessa efficacia di un farmaco antidepressivo (imipramina). La muira puama ha anche prevenuto l’aumento del cortisolo e della glicemia nei topi stressati. Inoltre, ha ridotto i comportamenti ansiosi che i topi esibiscono dopo l’esposizione allo stress. Va tuttavia segnalato che possibili proprietà ansiogeniche sono state osservate in studi etnofarmacologici e sui roditori.

OCCHIAIE
L’ipercromia periorbitale consiste nello scurimento delle palpebre superiori e inferiori, spesso a causa del ristagno di sangue nella zona perioculare. In un piccolo studio su 21 persone con questa condizione, un prodotto per la cura della pelle con muira puama, ginseng brasiliano e giglio della Madonna ha migliorato l’aspetto delle occhiaie. Inoltre, nelle cellule della pelle umana, questo prodotto ha ridotto l’infiammazione e il danno ossidativo.

ERBORISTERIA ARCOBALENO suggerisce l’assunzione di MUIRA PUAMA’ estratto spagirico SYS. La SYS (Soluzione Idroalcolica Spagirica) si differenzia dalla classica tintura per il contenuto di principi attivi nettamente superiore in quanto il suo rapporto di estrazione minimo è di 1:5, ossia per ogni chilogrammo di pianta vengono utilizzati solo 5 litri di acqua/alcool. La macerazione delle piante avviene con un sistema denominato E.C.I. (Estrazione Circolativa Integrale) che è caratterizzato da temperature costanti mai superiori a 36°C e dalla lavorazione sottovuoto. L'estrattore E.C.I. unisce due fasi importanti della lavorazione spagyrica, la macerazione e la circolazione, in un unico passaggio. La concentrazione di pianta 1:5 che caratterizza tutte le SYS permette di ridurre del 50% il dosaggio normalmente consigliato di una tintura tradizionale.

BIBLIOGRAFIA
1. Ptychopetalum olacoides, un tradizionale "tonico nervoso" amazzonico, possiede attività anticolinesterasica (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12895682/)
2. Farmacologia degli stimolanti sessuali a base di erbe: una revisione degli effetti avversi psichiatrici e neurologici (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7602496/)
3. Effetti di Herbal vX sulla libido e l'attività sessuale nelle donne in premenopausa e postmenopausa (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11186145/)
4. Il trattamento con una combinazione di zenzero, L-citrullina, muira puama e Paullinia cupana può invertire la progressione della perdita di muscolatura liscia corporea, della fibrosi e della disfunzione veno-occlusiva nel ratto anziano (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4578663/)
5. Sicurezza ed efficacia di Revactin ® giornaliero negli uomini con disfunzione erettile: uno studio pilota di 3 mesi (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5911531/)
6. Inibizione dell'acetilcolinesterasi nelle aree cerebrali rilevanti per la cognizione dei topi trattati con un'erba amazzonica nootropica (Marapuama) (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20833520/)



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