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No alla decisione del Presidente Napolitano

10/02/09

La vicenda di Eluana Englaro, è un fatto che attiene alla coscienza e non alla politica.

La vicenda di Eluana Englaro, da giorni è sotto la lente d'ingrandimento dei media, e la politica ha invaso oltremodo un
campo che attiene esclusivamente ad un fatto di coscienza.
Deludente la decisione del Presidente della Repubblica Napolitano, e tutte le dichiarazioni rilasciate intorno alla vicenda di Eluana, perchè non ha difeso coraggiosamente la vita, buttando il tutto, sotto sotto, in politica.
Purtroppo nel nostro Paese questo succede ancora, anche se
la politica dovrebbe essere lasciata fuori quando si tratta di
questioni attinenti a scelte che possono essere dettate solo dalla
coscienza.
Ho inviato direttamente al Presidente Napolitano il mio
personale dissenso per la decisione da lui presa e per le sue
dichiarazioni, che mi hanno fatto prendere definitivamente le distanze dal suo pensiero, inquanto non mi sento in alcun modo rappresentato, e quindi non riuscirò mai a identificarmi con chiunque non difenda la vita umana e getta la spugna buttandola in politica. Nonostante il mio profondo rispetto per l'Istituzione della Presidenza della Repubblica, carica che il Presidente Napolitano attualmente investe, gli ho rispettosamente ricordato, che un ugonotto pretendente al trono di francia a suo tempo affermo che "Parigi non vale una messa", mentre un illustrissimo suo concittadino tale Benedetto Croce, corresse tale affermazione dicendo che "una messa vale più di Parigi", quando le questioni riguardano la coscienza più profonda di ognuno.
Non c'è politica che tenga, di fronte ad una questione così importante, ed a mio modesto avviso, in un Paese come il nostro che si definisce democratico, tutti i Cittadini di buona volontà dovrebbero essere consultati permettendo di esprimersi secondo
coscienza, e nel frattempo auspico ad una moratoria che sospenda
l'orrenda fine a cui Luana è stata affidata, secondo un protocollo
che la farà morire di fame e di sete.
Una norma/legge sbagliata, può produrre degli effetti devastanti, "la banalità del male" un libro di Hanna Arent dove racconta i danni che un timbro messo su un foglio in forza di una legge errata, può produrre danni irreparabili per tutti quelli che la subiscono.
Quindi ancora un no al Presidente Napolitano, e viceversa solidarietà al Governo in carica ed al Premier Berlusconi, che alla fine ha dimostrato di schierarsi in favore e per la difesa della vita ad ogni costo e prima di ogni altra questione, compresa quella politica.
Quindi un appello per una moratoria di sospensione del protocollo a cui Eluana è stata affidata, e spero che le coscienze di tutti noi possano esprimersi presto, in uno slancio di sincero aiuto a chiarire
situazioni difficili, in cui alcuni ns. Concittadini si trovano.
Marco Penazza






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