Novara: un nuovo concentratore d'ossigeno in dono per gli ospiti della RSA San Francesco

Ernesto Tencaioli ringrazia così la struttura che ha accolto con amore il padre e si è occupata di lui per 6 anni

È stato consegnato oggi presso la Residenza San Francesco, gestita dal Gruppo Orpea Italia, il nuovo concentratore di ossigeno donato dal Rotary Club distretto 2031 e destinato agli ospiti della struttura affetti da problemi respiratori.
Ernesto Tencaioli è il presidente del Rotary capofila della generosa donazione ma è anche e soprattutto un figlio che ha vissuto in prima persona l’esigenza di affidare un genitore anziano, non più autosufficiente, alla cura del personale di una rsa.
Il padre di Ernesto, il signor Giuseppe Tencaioli è stato infatti ospite della San Francesco per 6 anni. Per ringraziare la direzione e tutto lo staff dell’affetto e delle cure che Giuseppe e la sua famiglia hanno sempre ricevuto, oggi, insieme ad alcuni altri membri dei Rotary Club del territorio, Ernesto ha consegnato in rsa il prezioso presidio sanitario.
L’iniziativa s’inserisce nei progetti di Service distrettuali di quest’anno promossi dal Governatore Luigi Viana a cui hanno aderito 15 club.

Ernesto Tencaioli racconta: “Mi trovo nella condizione privilegiata di poter fare qualcosa di buono per la comunità. Mio papà, le cui vere passione sono sempre state la scrittura, la poesia e la pittura, è stato ospite presso la struttura San Francesco per 6 anni ed è stato accudito in modo più che soddisfacente. Ci siamo trovati sempre benissimo. Quando mi è stato chiesto di identificare una struttura a cui rivolgerci ho subito pensato a questa. E’ il mio modo per ringraziare di cuore Orpea Italia e il suo staff della San Francesco”.

Mara Lio direttrice di San Francesco dichiara: “Siamo commossi e ringraziamo sentitamente i Club Rotary per questa donazione. Si tratta di un’attrezzatura medica molto utile, un aiuto gradito che rappresenta soprattutto un messaggio di riconoscenza a conferma della soddisfazione dei nostri ospiti e delle loro famiglie. Questo ci rende orgogliosi e ci spinge a fare sempre meglio nella consapevolezza dell’importanza assoluta della nostra missione di cura e assistenza delle persone fragili”.