SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Obesità: approvata dalla Camera la PdL a firma On. Pella

08/05/25 Lazio (Roma)

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata oggi alla Camera a larga maggioranza con 155 voti favorevoli e 103 astenuti, nessuno contrario. Fra i punti centrali il riconoscimento dell’obesità come malattia e l’inserimento nei Lea. L’Italia può diventare il primo paese al mondo con una legge mirata sull’obesità

fonte Panorama della SanitàL’Italia è sempre più vicina ad avere la prima legge al mondo sull’obesità. La proposta di legge contenuta nell’Atto della Camera dei Deputati n.741 della XIX Legislatura del 28 dicembre 2022 su “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” di iniziativa dell’On. Roberto Pella, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”, Deputato di Forza Italia, è stata approvata oggi alla Camera con 155 voti favorevoli. La PdL prevede il riconoscimento dell’obesità come una malattia inserendone le prestazioni nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e ponendola a carico del Servizio sanitario e si caratterizza per un approccio integrato alla lotta alla malattia che comprende prevenzione, cura e sensibilizzazione sociale.

L’approvazione della Legge Pella alla Camera si unisce a un altro traguardo raggiunto a dicembre necessario per rendere più efficaci le politiche di prevenzione e cura e porre l’Italia come avanguardia nel contrasto alla malattia: l’istituzione di un Fondo mirato per la cura e la prevenzione dell’obesità introdotto dall’emendamento approvato in Finanziaria, sempre a prima firma dell’On. Pella, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, cui andranno ad aggiungersi 200mila euro nel 2025, 300mila euro nel 2026 e 700mila euro nel 2027 tramite un secondo emendamento del Gruppo parlamentare di Forza Italia.

Le persone adulte con obesità in Italia rappresentano il 12 per cento della popolazione, ovvero circa 6 milioni, a cui si aggiunge circa un altro 40 per cento di persone con sovrappeso, il che significa che nel nostro Paese un problema di peso riguarda oltre la metà degli adulti. Circa un bambino su tre in Europa ha un problema di sovrappeso o obesità, e i numeri dell’Italia sono in linea (circa il 30 per cento).

«L’obesità rappresenta un'emergenza globale, che interessa fortemente anche il nostro Paese. Averla riconosciuta oggi, grazie al voto della Camera dei Deputati, come una vera e propria malattia testimonia la volontà piena di affrontarla come una priorità nazionale. – dichiara l’On. Roberto Pella, Presidente Intergruppo Parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”, Deputato di Forza Italia - Ringrazio gli Onorevoli colleghi per il voto di oggi, il Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera On. Ugo Cappellacci per il lavoro svolto in Commissione, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri On. Antonio Tajani, il Capogruppo On. Paolo Barelli e tutto il Gruppo dei Deputati di Forza Italia, specialmente per aver messo in priorità e quindi in calendario di discussione in Aula la legge. Un ricordo speciale va al Presidente Silvio Berlusconi, il cui supporto verso l’approvazione di questa legge non é mai mancato fin dalla mozione del 2019. Inoltre, voglio esprimere un ringraziamento al governo, in particolare ai Ministri della Salute Orazio Schillaci, insieme al Sottosegretario Gemmato, e dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti per aver fatto convergere l'iniziativa parlamentare negli indirizzi di governo. L’auspicio è che, quanto prima, con il passaggio e l’approvazione anche da parte del Senato, l’Italia possa essere il primo Paese al mondo ad avere una legge simile, facendosene anche portavoce a livello europeo: la legge sarà fondamentale per avviare iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione, per esempio legandole agli eventi sportivi che si svolgono su tutto il territorio nazionale a partire dai comuni e dalle regioni, e anche campagne di informazione per ridurre lo stigma e gli episodi di bullismo e discriminazione che, purtroppo, questa malattia porta con sé».

La proposta di legge si compone di 6 articoli. L’articolo 1 enuncia i princìpi e le finalità della proposta, volta a garantire la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti affetti da obesità, definita come una malattia progressiva e recidivante. L’articolo 2 prevede che, al fine di garantire equità e accesso alle cure, i soggetti affetti da obesità usufruiscono delle prestazioni contenute nei livelli essenziali di assistenza (LEA) erogate dal Servizio sanitario nazionale.

L’articolo 3 autorizza, per il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, la spesa di 700 mila euro per l’anno 2025, di 800 mila euro per l’anno 2026 e di 1,2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027. Alla ripartizione di tali risorse tra le Regioni si provvede con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, ai fini dell'adozione di iniziative rivolte: alla prevenzione del sovrappeso e dell'obesità, in particolare infantile e delle relative complicanze, nonché al miglioramento della cura delle persone con obesità; al sostegno e alla promozione dell'allattamento al seno quale nutrimento necessario a prevenire l'obesità infantile, sostenendone la continuità fino almeno ai sei mesi di età, come indicato dall'OMS, anche nei luoghi di lavoro e negli asili; alla responsabilizzazione dei genitori nella scelta di un'alimentazione equilibrata per i propri figli e sull'importanza di limitare il consumo giornaliero di alimenti e di bevande con un elevato apporto energetico e con scarse qualità nutrizionali; ad agevolare l'inserimento delle persone con obesità nelle attività scolastiche, lavorative e sportivo-ricreative; alla promozione delle attività sportive e della conoscenza delle principali regole alimentari nelle scuole primaria e secondaria di primo e di secondo grado, finalizzate a migliorare lo stile di vita degli studenti; a promuovere, nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, iniziative didattiche extracurriculari per lo svolgimento di attività sportive e volte a rendere consapevoli gli studenti sull'importanza di un corretto stile di vita; alla diffusione, mediante campagne di informazione, tramite i mass media, in collaborazione con gli enti locali, le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, di regole semplici ed efficaci per un corretto stile di vita; all'educazione sulla corretta profilassi dell'obesità e del sovrappeso; a promuovere la più ampia conoscenza dei centri per i disturbi alimentari e per l'assistenza alle persone con obesità esistenti, in modo da favorire l'accesso a tali strutture, anche in una prospettiva di prevenzione delle malattie connesse all'obesità.

Viene poi stabilito che, al fine di promuovere la formazione e l'aggiornamento in materia di obesità e sovrappeso degli studenti universitari, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e del personale del Servizio sanitario nazionale che intervengono nei processi di prevenzione, diagnosi e cura dell'obesità, è autorizzata la spesa di 400 mila euro annui a decorrere dal 2025. L’articolo 4 prevede l’istituzione, presso il Ministero della salute, dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità, cui sono attribuiti compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana. L’articolo 5 autorizza la spesa di 100 mila euro annui a decorrere dal 2025 affinché il Ministero della salute promuova campagne di informazione, di sensibilizzazione e di educazione per lo sviluppo di un corretto stile di alimentazione e per favorire la pratica dell’attività fisica. L'articolo 6 prevede infine, in merito alle Disposizioni finanziarie, che agli oneri derivanti dall'attuazione degli articoli 3 e 5, pari a 1,2 milioni di euro per l'anno 2025, a 1,3 milioni di euro per l'anno 2026 e a 1,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo previsto dalla legge di bilancio per il 2025.

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