SOCIETA
Comunicato Stampa

"Occuparsi delle fragilità, per superare le diseguaglianze"

10/02/21

Questo è l'impegno dei volontari di Cittadinanzattiva Treviso. Per tale motivo i temi futuri sui quali l'associazione lavorerà sono sanità, scuola, giustizia, diritti di relazione.

FotoCittadinanzattiva Treviso, l'associazione di promozione sociale che si occupa della difesa dei diritti di relazione delle persone, si è riunita nei giorni scorsi in streaming per l'assemblea congressuale di inizio 2021.

Per quanto riguarda le attività del Tribunale dei Diritti del Malato (TDM) di Treviso, gestito dai volontari di Cittadinanzattiva Treviso all'interno dell'ospedale Ca' Foncello, è intervenuto il referente provinciale del TDM, Italo Improta. "Nel 2021 - ha dichiarato - il primo e prioritario obiettivo sarà certamente la ripresa delle attività in presenza. La pandemia generata da COVID-19 e i conseguenti provvedimenti restrittivi, hanno fortemente pregiudicato l’accesso ai nostri servizi di tutela, soprattutto per le fasce economicamente e socialmente più deboli. Pur avendo registrato, da remoto, un numero non trascurabile di contatti e di nostri interventi, sia di orientamento che di tutela, siamo consapevoli della difficoltà di molte persone di rintracciare i nostri contatti remoti. Diverse persone utilizzavano il numero di telefono messo a disposizione dall'Ulss 2 Marca Trevigiana, attraverso il centralino aziendale, e in questo periodo non sono stati in grado di reperire i nostri contatti. La mancanza di un punto d’accesso fisico, ha fatto il resto. Nonostante ciò, abbiamo conteggiato oltre 100 contatti complessivi, nel 2020, con nostri interventi presso l’azienda Ulss 2 per circa il 30% dei casi e pratiche di tutela nell’8% dei casi. Per i rimanenti casi, sono bastate indicazioni ed orientamenti comportamentali. La maggiore quantità delle richieste, riguardava difficoltà di accesso alle cure o al diritto all’assistenza dei propri cari ricoverati presso le diverse strutture assistenziali. In particolare, questo secondo argomento, ha generato - nelle nostre valutazioni - il convincimento che non siano più accettabili come provvedimenti quelli assunti nella prima fase emergenziale. Un'emergenza, non può essere infinita. Occorre impegnarsi per assumere tutti quei provvedimenti atti a lenire le conseguenze delle inevitabili restrizioni. Questo si può fare, ma bisogna volerlo".

Nel corso dell'assemblea con i soci e volontari, Cittadinanzattiva Treviso ha ricordato il proprio impegno nei confronti delle persone fragili. "I 'fragili' sono i cittadini incapaci di accedere e usufruire dei propri diritti e, di conseguenza, dei servizi ad essi collegati. Sono quelli che, per svariate ragioni, non sono in grado di provvedere a sè stessi. Sono gli invisibili e gli inutili della società. Come onlus ci occupiamo innanzitutto di loro, orientandoli verso la conoscenza dei loro diritti, che - insistiamo nel dire - non sono una concessione del potere, bensì sono stabiliti dalla Costituzione Italiana, dai Trattati Europei e, in diverse occasioni, dalla legislazione italiana. Molti di loro sono compromessi o inattuati dalla politica (potere) o dalla burocrazia. La difficoltà di accesso, infatti, è una delle contestazioni più forte e diffusa che si raccoglie nella redazione dei "PIT SANITÀ", sia a livello generale italiano, che qui da noi nella Marca Trevigiana con il nostro Tribunale per i Diritti del Malato".

Per quanto riguarda gli ambiti di lavoro, Cittadinanzattiva Treviso ha deciso di potenziare ulteriormente l'attività fin qui svolta da TDM Treviso. "Potenzieremo nel modo migliore, con la disponibilità delle persone, il nostro servizio di orientamento e accompagnamento alla fruizione dei servizi di sanità e sociali delle persone" - ha detto Giancarlo Brunello, coordinatore di Cittadinanzattiva Treviso. "Cercheremo anche di aumentare, per tale motivo, la nostra interlocuzione operativa con le strutture dell'Ulss che erogano tali servizi. Lo faremo accompagnando le persone interessate, non sostituendoci ad esse".

Cittadinanzattiva Treviso, nel piano di lavoro 2021/22, parlando dalla fragilità, ha scritto: "Il livello di diffusione delle 'fragilità individuali e sociali', oggi è molto alto. Questo in ragione della mancanza di risorse per poter fare dei piani di lavoro per sconfiggere le diseguaglianze, ma anche come conseguenza delle politiche realizzate sin qui per le fasce della povertà e dell'esclusione sociale. Sono state attuate a pioggia e con elargizione, senza affrontare il problema alla radice. In questa situazione, chi scivola e si inabissa nell'esclusione sociale, oltre a diventare 'povero' economicamente e socialmente, non è in grado di conoscere e usufruire di eventuali aiuti o ristori. Non sa che esistono. Infine, incontra difficoltà nella richiesta: non sa dove, quando e cosa fare. Qui vorremmo intervenire con il nostro progetto 'La bussola' (della fragilità). Cercheremo di organizzarci principalmente per ascoltare, capire e poi trovare una soluzione insieme a chi presenta domanda. Fatto questo, lo accompagneremo nei luoghi preposti alla soluzione per le domande e la documentazione idonea. Il contatto con Cittadinanza avverrà tramite email, mentre il servizio - come gli altri dell'associazione - sarà svolto da volontari, a titolo gratuito".

L'associazione si occuperà anche della giustizia, in particolare dei temi della cosiddetta "giustizia riparativa". Lavorerà sulla sua conoscenza e diffusione culturale, partecipando "nei modi nei quali ci sarà permesso, alle reti che si occupano in modo stabile e quasi esclusivo dei diritti dei carcerati e di chi lavora nel mondo carcerario. Saranno dedicate attenzione e aiuto anche alla famiglie dei detenuti e ai loro disagi, interloquendo con il mondo delle carceri. Altro tema cruciale sarà la scuola. La rete nazionale dell'associazione è molto attiva su questo tema, specialmente sulla sicurezza del luogo scuola e sulla sua fruibilità operativa. Da ultimo, riserveremo molta attenzione nei confronti dei diritti di relazione, ossia quei diritti specifici di ogni relazione umana della persona, che stanno alla base di quelli più vasti e usi della cittadinanza".

Per contattare Cittadinanzattiva Treviso è possibile scrivere a cittadinanzattiva.tv@libero.it oppure telefonare al 375.6059800.



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