Parliamo di assertività con Federica Curzi autrice di Conoscersi meglio. Consapevolezza e assertività - Edizioni Psiconline
Venerdì 22 maggio presso la Libreria Feltrinelli di Pescara, Federica Curzi ha presentato in anteprima assoluta, Conoscersi meglio. Consapevolezza e assertività. Il libro sarà disponibile in tutte le librerie dal 2 luglio 2015.
Conoscersi meglio nasce dall’esperienza diretta maturata durante i corsi di formazione, nei quali l’autrice è stata docente. Esperienza derivante quindi dal confronto continuo con persone diverse fra loro. Proprio da questi scambi continui con la gente nasce il bisogno di parlare di assertività.
Già, ma cos’è l’assertività? Una parola che viene spesso usata ma anche male interpretata, soprattutto sminuita perché racchiusa in una definizione che ne limita e svia il vero significato.
Assertività non significa volersi imporre a tutti i costi sull’altro.
L’assertività è molto di più e comincia dall’ascoltare se stessi e conoscere se stessi.
Perché senza una reale consapevolezza di se stessi, dei propri bisogni e aspettative non si riuscirà a trovare un proprio posto in questo mondo.
Ciò che l’assertività comporta è proprio essere sicuri di quello che si vuole realmente e non vagare senza una meta.
Nel libro l’autrice suggerisce consigli, forse imperativi per chi decide di cambiare atteggiamento per stare meglio con se stesso e con gli altri, imparando l’assertività, perché cambiare è possibile, cambiando il proprio modo di pensare e le proprie abitudini.
Ne parliamo con Federica Curzi al termine della presentazione e del Firmacopie. (L'intervista completa è sul Blog di Edizioni Psiconline).
D. La presentazione è stata davvero interessante e il pubblico si è dimostrato molto partecipe.Perché scrivere un libro sull’assertività?
R. È un argomento che mi ha sempre affascinato fin da quando frequentavo la scuola di specializzazione a Genova.
È da allora che mi guardo intorno in modo più consapevole, questo mi ha permesso di comprendere che la comunicazione non è certo un punto di forza di molti esseri umani. Spesso le incomprensioni, la rabbia, anche la mancanza di autostima derivano proprio dal fatto di non saper gestire la comunicazione, non avere chiaro chi siamo, cosa vogliamo.
Da allora ho iniziato ad affrontare questo argomento nelle mie lezioni a scuola, e grazie anche ai miei meravigliosi studenti ho compreso che un percorso assertivo può cambiare in meglio la
qualità di vita di una persona (compresa la mia).
D. Cosa propone di nuovo il tuo libro “Conoscersi meglio”?
R. Ogni volta che sento la parola nuovo o nuova di fronte ad un concetto mi viene in mente il mio prof.,”l’ufficiale”, (chi leggerà il libro capirà chi è) che soleva dire “le cose giuste sono state già dette e tanto tempo fa”.
Quindi la parola d’ordine ora è mi “illudo” che la novità di questo libro sia il fatto che per diventare assertivo un individuo debba imparare molto di se stesso, compresi i suoi obbiettivi, sviluppare un pensiero positivo e trovare la serenità.
Un’altra novità è insistere nel sostenere che la gentilezza, la mediazione, sono altre caratteristiche da sviluppare per affermare il proprio sé e che nel farlo è importante rispettare l’altro, il suo stile di vita, i suoi pensieri, il suo modo di muoversi nel mondo.
D.Come definisci l’assertività?
R. Uaoooo è difficile per me rispondere in due parole a questa domanda!Del resto per farlo ho riempito più di 150 pagine.
Direi che “assertivo” è colui o colei che affronta la vita con una base consistente di gentilezza, amore verso se stessi e gli altri, un pensiero positivo e una grande capacità comunicativa, per non dimenticare un’ottima autostima e una stima verso gli altri ben sviluppata. Giorni fa in un libro che stavo leggendo mi sono trovata di fronte questa descrizione di un personaggio:
“…guardava la gente con un sincero interesse e con grande benevolenza. Aveva sempre un aria gentile e uno sguardo divertito… dava sempre un senso di gioia a chi stava con lui, irradiava felicità. Era sicuro di sé e capace di trascinare gli altri, aveva le idee chiare e una volontà ferrea”.
Ho subito pensato ecco un vero assertivo.
D. Si può imparare ad essere assertivi?
R. Certo che si può! Sennò non avrei scritto un libro su questo argomento …e come affermo sempre, scherzando: “se ho imparato io a guidare la macchina tutti possono apprendere ad essere assertivi”.
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere