ECONOMIA e FINANZA
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Per ripagare la vacanza ci vogliono 3 anni e mezzo, ma il 50% degli italiani non vi rinuncia

26/07/13

Crescono di ben il 13% gli importi richiesti per le ferie, e si allungano i tempi per restituire il denaro preso a prestito, +5%.

Se è vero che un italiano su due ha dichiarato che non potrà permettersi una vacanza, l’altro 50% non è disposto a rinunciare al proprio relax e partirà grazie al finanziamento.
I dati emergono dal comparatore Facile.it che con la collaborazione di Prestiti.it ha analizzato oltre 40000 richieste di prestito giunte in Italia nel corso degli ultimi sei mesi, l’analisi evidenzia come rispetto all’anno scorso siamo aumenti gli importi medi richiesti del 13%, da 4100 euro nel 2012 a 4700 euro per il 2013, ed è inoltre aumentato il tempo di restituzione da 39 a 41 mensilità.

Richiedere un finanziamento per le ferie non sembra più essere considerato un tabù, le domande di prestito fatte dagli italiani che non intendono rinunciare alla vacanza estiva sono passate dallo 0.7% allo 0.83% sul totale dei prestiti personali richiesti in Italia.

Pur di godersi qualche giorno di sole, le famiglie sono disposte a ripagare la vacanza per i prossimi 3 anni e mezzo in “comode rate mensili” da 139 euro circa, questo l’importo medio stimato a famiglia.
Qual è l’identikit di chi richiede un finanziamento per questo scopo? Generalmente un finanziamento finalizzato a viaggi e vacanze è richiesto da un uomo di 38 anni, dipendente di un’azienda privata, 65% delle richieste. La Lombardia è la regione con più richieste di prestiti per questa finalità con il 20.1% dei preventivi.

Secondo il responsabile Business Unit Prestiti dei due broker online, Lorenzo Bacca, “il dato emerso dall’analisi non va interpretato in maniera negativa: anche in Italia il ricorso al credito al consumo sta diventando un’abitudine slegata dall’acquisto di beni fisici e dilatare la spesa può essere un modo per non fare rinunce, e concedersi una vacanza ogni tanto”
Aggiunge però “è fondamentale parametrare le richieste alle proprie possibilità rivolgendosi ad operatori seri e confrontando le diverse offerti presenti sul mercato”.

Aspetto importante, per evitare che queste ulteriori rate non si sommino alle altre spese fisse, come il mutuo e le bollette, e/o alle altre rate di finanziamenti già stipulati in precedenza, creando una futura situazione di difficoltà economica nella famiglia che ha richiesto il prestito per la vacanza.

È sempre bene, infatti, essere consapevoli delle proprie entrate future e fare bene i conti al fine di non incorrere in situazioni insostenibili, in cui ad un periodo di relax ne segua poi uno di profondo stress.
La vacanza finisce in fretta, mentre le rate si protraggono poi per diversi anni, il finanziamento è una soluzione ottima se utilizzato con finalità strategica, compro oggi un bene che non posso permettermi per assenza di liquidità ma sono certo che potrò ripagarlo in futuro, in caso contrario il prestito si trasformerebbe in uno spiacevole cappio al collo di famiglie già in difficoltà.






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