Prendersi cura degli animali… anche dall’interno
Salute naturale per i nostri amici a quattro zampe: come l’integrazione con Omega-3, probiotici, prebiotici e funghi medicinali può migliorare la qualità della vita di cani e gatti, rafforzando difese, intestino, articolazioni e cervello.
Chi condivide la vita con un cane o un gatto sa bene quanto siano diventati veri membri della famiglia. Negli ultimi anni, si è fatto sempre più spazio un approccio alla salute animale che va oltre la semplice prevenzione delle malattie o la somministrazione di cibo industriale: oggi si parla sempre di più di benessere globale e di prevenzione attiva, anche attraverso la nutrizione funzionale.
Nonostante la qualità dei mangimi e delle diete industriali sia migliorata, molti animali vivono in ambienti urbani, sono sterilizzati, soggetti a stress, sedentarietà o patologie croniche. Questo contesto, spesso molto distante da quello per cui si sono evoluti, rende fondamentale fornire un supporto nutrizionale mirato, capace di colmare eventuali carenze e di sostenere le funzioni vitali in modo naturale.
L’integrazione alimentare, quando ben calibrata e basata su evidenze scientifiche, non serve solo a “potenziare” l’animale:
• può migliorare la salute cognitiva,
• ridurre l’infiammazione articolare,
• rafforzare le difese immunitarie,
• e persino influenzare positivamente il comportamento, grazie al legame tra intestino e cervello (l’asse intestino-cervello).
In particolare, si è visto che alcuni specifici integratori naturali, come Omega-3, prebiotici, probiotici e funghi medicinali, hanno un ruolo chiave nel:
• Favorire un invecchiamento sano e attivo;
• Migliorare le condizioni di salute in caso di patologie croniche;
• Prevenire disturbi gastrointestinali, cutanei, renali o articolari;
• Sostenere il microbiota intestinale, vero e proprio “organo immunitario”.
Tuttavia, l’integrazione non può essere improvvisata: deve tener conto della specie, della taglia, dell’età, dello stato di salute e delle esigenze specifiche di ogni animale. Proprio per questo motivo, è importante rivolgersi a veterinari esperti in nutrizione e scegliere prodotti di qualità, titolati e sicuri. Quando si parla di salute e benessere dei nostri amici a quattro zampe, si pensa spesso a vaccini, visite veterinarie, una buona alimentazione. Tuttavia, esiste un ambito in continua crescita che unisce nutrizione, prevenzione e supporto terapeutico: l'integrazione con omega-3, prebiotici, probiotici e funghi medicinali. Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno confermato come questi elementi, se utilizzati correttamente, possano sostenere il sistema immunitario, migliorare la digestione, ridurre l’infiammazione e persino aiutare in situazioni complesse come allergie, artrosi o insufficienza renale.
OMEGA-3: UN AIUTO NATURALE CONTRO INFIAMMAZIONI E MALATTIE CRONICHE
Gli acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, sono noti per i loro effetti antinfiammatori e protettivi. Presenti in abbondanza nell’olio di pesce, questi nutrienti svolgono ruoli fondamentali anche negli animali.
In cani e gatti, l’integrazione con omega-3 può:
• Migliorare la salute della pelle, riducendo il prurito e le dermatiti, soprattutto nei soggetti allergici;
• Supportare le articolazioni, soprattutto in caso di artrosi o dolore cronico;
• Proteggere il cervello, sia nei cuccioli durante lo sviluppo che negli anziani;
• Sostenere la funzione renale, rallentando la progressione dell’insufficienza cronica.
Diversi studi veterinari, come quello di Hall et al. (2011), hanno dimostrato come l’integrazione regolare di EPA e DHA riduca i marker infiammatori nei cani anziani, migliorandone mobilità e vitalità. I fabbisogni, stando alle conoscenze scientifiche attuali, non sono ben definiti, ma sono solamente stimati, sia nel cane che nel gatto. Si stima (Case L., Canine and Feline Nutrition, 3° ed, 2010, pag. 84) che l’Acido Linoleico (o l’Acido Arachidonico, nel gatto), quindi l’acido grasso essenziale Omega-6, debba costituire almeno l’1% della dieta, mentre l’Acido alfa-Linoleico, l’Omega 3, ne costituisca almeno un venticinquesimo, lo 0,04%. In realtà, negli ultimi anni i ricercatori ritengono che il rapporto ottimale (non quello minimo) tra le due famiglie sia molto più a favore dell’Acido alfa-Linolenico, che dovrebbe essere lo 0,2% sul totale della dieta, circa un quinto rispetto all’Acido Linoleico (nel cane) o all’Aacido Arachidonico (nel gatto).
OLIO DI KRILL: LA FONTE PREMIUM DI OMEGA-3 PER CANI E GATTI
Tra le varie fonti di acidi grassi Omega-3, l’olio di krill (Euphausia superba) si distingue per la sua superiore biodisponibilità e stabilità ossidativa. A differenza degli oli di pesce tradizionali, gli Omega-3 contenuti nell’olio di krill sono legati a fosfolipidi anziché a trigliceridi, una caratteristica che favorisce un’assimilazione più rapida ed efficace da parte dell’organismo animale (Tou et al., 2007).
Questa forma fosfolipidica facilita anche il trasporto degli Omega-3 alle membrane cellulari, in particolare nel cervello, nel cuore e nelle articolazioni, con effetti antinfiammatori e neuroprotettivi documentati. Inoltre, l’olio di krill è naturalmente ricco di astaxantina, un potente antiossidante che protegge gli acidi grassi dalla perossidazione, garantendone freschezza e sicurezza.
Diversi studi condotti in ambito veterinario hanno evidenziato che l’integrazione con olio di krill può:
• Ridurre i marcatori infiammatori in patologie articolari croniche;
• Migliorare la funzione cognitiva in cani anziani;
• Supportare la salute cutanea, riducendo dermatiti e prurito;
• Contribuire al benessere cardiovascolare ed epatico.
Grazie al suo profilo altamente digeribile, l’olio di krill è ben tollerato anche da animali con sensibilità digestive o in età geriatrica. Tuttavia, è importante scegliere prodotti certificati per uso veterinario, privi di metalli pesanti e contaminanti, e rispettare i dosaggi consigliati dal veterinario nutrizionista.
PREBIOTICI E PROBIOTICI: EQUILIBRIO INTESTINALE PER UNA SALUTE GLOBALE
Anche nei cani e gatti, il microbioma svolge una funzione fondamentale nel mantenimento della loro salute. L’equilibrio è però delicato dati i molti fattori che lo influenzano tra i quali la dieta. Il microbioma di cani e gatti è influenzato, come per l’uomo, dalla loro alimentazione. Fibre o proteine sembrerebbero dare i benefici migliori nonostante un piano ideale generale rimane ancora da definire. Se comparato con quello dell’alimentazione l’impatto di eventuali stati patologici rimane però superiore. È quanto conclude la revisione di Rachel Pilla e Jan S. Suchodolski della Texas A&M College of Veterinary Medicine & Biomedical Sciences (USA), di recente pubblicata su Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice. L’intestino è molto più di un semplice organo digestivo. È una centrale immunitaria, un luogo di comunicazione tra cervello, sistema immunitario e metabolismo. Quando il microbiota (cioè l’insieme dei batteri intestinali) è in equilibrio, l’intero organismo funziona meglio.
I probiotici sono batteri “buoni” che aiutano a riequilibrare la flora intestinale, mentre i prebiotici (come inulina e FOS) sono il loro nutrimento. Insieme, rafforzano la barriera intestinale, migliorano l’assimilazione del cibo e riducono l’infiammazione.
Nella pratica, il loro uso può essere utile per:
• Prevenire o ridurre la diarrea, specie dopo antibiotici, stress o cambi di alimentazione;
• Migliorare la qualità delle feci e la digestione;
• Sostenere l’immunità, soprattutto nei cuccioli o negli animali anziani.
Una ricerca condotta da Garcia-Mazcorro et al. (2011) ha mostrato come la somministrazione di Lactobacillus acidophilus migliori la composizione del microbiota nei cani, mentre Bybee et al. (2011) hanno osservato una riduzione della diarrea da stress nei canili grazie all’uso di probiotici.
L’utilizzo dei probiotici nel cane e nel gatto può essere un’ottima strategia per promuovere una salute intestinale equilibrata. Ripristinano e mantengono l’equilibrio del microbiota, migliorano la digestione, supportano il sistema immunitario e riducono l’infiammazione intestinale. Assicurati di scegliere alimenti di alta qualità o integratori specifici e di monitorare attentamente la risposta dei tuoi animali.
Per aiutarti a scegliere il miglior probiotico, spieghiamo i criteri di selezione più importanti:
• I probiotici devono essere resistenti all’azione dei succhi gastrici e biliari (poiché devono essere biodisponibili per l’intestino).
• Questi microrganismi nell’intestino devono avere la capacità di stimolare il sistema immunitario, senza generare infiammazione.
• Scegli prodotti che contengano ceppi specifici per quella patologia e/o per la determinata specie animale (per esempio, nel gatto sembra che siano più importanti i ceppi di enterococchi; mentre nel cane sarebbero quelli di lattobacilli).
Pertanto, l’acquisto di probiotici umani per il nostro animale domestico non è l’opzione migliore (soprattutto se abbiamo un gatto).
• Devono includere un numero elevato di microrganismi e, se possibile, con più ceppi (poiché i prodotti multiceppo hanno mostrato una maggiore efficacia, in generale).
• Scegli prodotti con comprovata sicurezza biologica, in modo che i loro ceppi non siano portatori di resistenza agli antibiotici né siano patogeni (in teoria).
• Consulta un veterinario prima di offrire probiotici a cani o gatti immunodepressi (con cancro o immunodeficienze, ad esempio) per valutare i possibili rischi e benefici.
FUNGHI MEDICINALI: UN’ANTICA MEDICINA AL SERVIZIO DEGLI ANIMALI
La micoterapia, ovvero l’utilizzo dei funghi medicinali a scopo terapeutico, non è una novità: è praticata da millenni nella medicina tradizionale cinese e oggi trova ampio spazio anche in medicina veterinaria integrata. Questi funghi contengono sostanze molto interessanti, come beta-glucani, triterpeni, steroli e antiossidanti, con effetti benefici sul sistema immunitario, sull’infiammazione e persino sul metabolismo.
In veterinaria, così come in medicina umana, si utilizzano con ottimi risultati tutti i funghi medicinali, grazie alla loro semplicità di somministrazione, ai pochi e lievi effetti collaterali e alla loro grande potenzialità terapeutica. Uno dei campi in cui si ottengono i risultati migliori è probabilmente quello della patologia tumorale, nella quale i funghi giocano un ruolo di sostegno dell’organismo e minimizzano gli effetti collaterali sia della radio che della chemioterapia. Altro campo di largo utilizzo è quello della modulazione e del potenziamento del sistema immunitario, sia in corso di patologie infettive, che nella prevenzione dei vari malanni stagionali che affliggono spesso i nostri compagni a quattro zampe. I funghi sono indicati per ogni animale domestico: dai cani ai gatti, passando per i furetti, gli uccelli da voliera o gli equini in genere.
La Micoterapia agisce in maniera più rapida negli animali che nell’uomo, perché, essendo il gatto di piccola taglia, i principi attivi dei Funghi Medicinali si concentrano rapidamente dove servono. Inoltre, gli animali non mentalizzano, quindi non sviluppano “resistenze psichiche” nell’assunzione dei rimedi Micoterapici. Già dalle prime assunzioni si evidenziano i primi segni di benessere: il gatto diventa più vivace, giocherellone e anche il pelo è più bello.
I gatti sono golosi dei Funghi Medicinali in polvere sciolti in un po’ d’acqua e mescolati con il cibo.
Cordyceps e Reishi possono essere utili per la prevenzione di potenziali malattie, quindi anche quando il nostro amico a quattro zampe si dimostra in ottima salute. Possono essere molto utili anche per la cura delle patologie infettive da germi e parassiti, per le allergie, per le dermatiti e anche per le infiammazioni intestinali. Possono rafforzare il sistema immunitario grazie ai beta-glucani e risolvere infiammazioni, grazie al Reishi.
Il Cordyceps e il Reishi possono essere utili anche quando i gatti hanno patologie gravi, come la panleucopenia (o gastroenterite infettiva felina) o la temibile leucemia felina, causata dal virus FeLV. In questi casi bisogna rafforzare la cura utilizzando la linea Plus anziché la linea Polvere Bio. Si consiglia di non utilizzare la Polvere Bio, ma il Cordyceps plus e il Reishi plus, perché contengono una quantità 5 volte maggiore di Beta-glucani, i principi attivi più importanti per aiutare le difese immunitarie. Inoltre, bisogna aggiungere il Maitake plus (Ardigò 2015 e 2018).
I funghi medicinali hanno, in generale, poche controindicazioni e scarsissimi effetti collaterali. Sono piuttosto digeribili e tendenzialmente non comportano fastidi per stomaco o intestino. La loro assunzione a scopo curativo risulta nella maggior parte dei casi ben tollerata, senza effetti collaterali significativi, ad accezione di casi accertati di allergie o intolleranze alimentari, peraltro piuttosto rare.
Nella maggior parte dei casi possono essere associati alle terapie farmacologiche tradizionali e ai trattamenti di chemio e radioterapia, migliorandone l’azione e riducendone gli effetti collaterali.
Vediamo i tre più importanti:
REISHI (GANODERMA LUCIDUM)
Conosciuto come “il fungo dell’immortalità”, il Reishi è un potente immunomodulatore. Ciò significa che non solo stimola le difese dell’organismo, ma le aiuta a funzionare in modo equilibrato, evitando eccessi o carenze. È utile in caso di:
• Allergie, dermatiti atopiche e infiammazioni croniche;
• Patologie autoimmuni;
• Sostegno oncologico, come coadiuvante in presenza di tumori;
• Invecchiamento e stress ossidativo.
Uno studio di Wirth et al. (2015) ne conferma l’attività antinfiammatoria e antistaminica, utile in casi di allergie croniche. È anche epatoprotettivo e contribuisce alla disintossicazione.
CORDYCEPS (CORDYCEPS SINENSIS)
Il Cordyceps è noto per la sua azione tonica e adattogena. Aiuta l’organismo a gestire meglio lo stress, migliorare la resistenza fisica e la funzione respiratoria. È particolarmente indicato per:
• Cani sportivi o anziani, con stanchezza cronica o ridotta vitalità;
• Gatti con bronchiti o asma felino;
• Animali con malattie renali, poiché protegge il tessuto renale e riduce la proteinuria.
Huang et al. (2005) ne hanno dimostrato l’efficacia nel migliorare i parametri renali nei gatti con insufficienza cronica. È anche un valido supporto per migliorare l’ossigenazione e il metabolismo cellulare.
SHIITAKE (LENTINULA EDODES)
Il Shiitake è un altro fungo molto utilizzato, soprattutto per il suo effetto immunostimolante e antivirale. Contiene lentinano, una sostanza in grado di attivare macrofagi e cellule NK (natural killer), migliorando la risposta dell’organismo contro virus, batteri e cellule tumorali.
Può essere utile per:
• Infezioni croniche, come herpesvirus o calicivirus nel gatto;
• Sostegno al fegato, nei casi di epatopatia cronica;
• Prevenzione oncologica.
Uno studio giapponese ha osservato che il lentinano migliora la sopravvivenza nei cani oncologici (Mori et al., 2011) e aiuta a normalizzare gli enzimi epatici (Yamamoto et al., 2015).
SICUREZZA, DOSAGGI E CONSIGLI
È fondamentale ricordare che non tutti gli integratori sono uguali. I dosaggi devono sempre essere adattati in base al peso e alle condizioni dell’animale. In generale, è consigliabile l’integrazione ciclica o continuativa sotto controllo veterinario, specialmente in animali anziani o con patologie croniche.
Integratori come omega-3, prebiotici, probiotici e funghi medicinali non sono semplici “aggiunte” alla dieta, ma veri strumenti di prevenzione, supporto e miglioramento della qualità della vita di cani e gatti.
Usati correttamente, possono aiutare il corpo a trovare un nuovo equilibrio, sostenere la risposta immunitaria, migliorare la digestione, contrastare lo stress ossidativo e molto altro.
La scienza li supporta, la pratica clinica li conferma. E i nostri animali, quando stanno meglio, ce lo fanno capire ogni giorno con la loro energia, la vitalità e la gioia che sanno donarci.
Bibliografia
1. Hall JA et al. (2011). Long-chain n-3 fatty acids improve inflammation and reduce oxidative stress in senior dogs. J Vet Intern Med.
2. Brown DC et al. (2000). Effect of dietary omega-3 fatty acids on osteoarthritis in dogs. Am J Vet Res.
3. Garcia-Mazcorro JF et al. (2011). Evaluation of probiotic supplementation in healthy dogs. J Anim Sci.
4. Bybee SN et al. (2011). Effect of probiotics on stress-induced diarrhea in shelter animals. J Vet Intern Med.
5. Tian X et al. (2003). Ganoderma lucidum enhances immune response in dogs. Vet Immunol Immunopathol.
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7. Mori K et al. (2011). Shiitake mushroom polysaccharides in canine oncology. Mycobiology.
8. Yamamoto K et al. (2015). Shiitake extracts and liver enzyme regulation in veterinary practice. Vet Med Sci.
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