SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Prevenzione dei tumori cutanei non-melanoma: visite dermatologiche di screening nella provincia di Lecce

12/11/15

La LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori promuove a Scorrano (13 novembre) e ad Alezio (21 novembre) una giornata di screening, con visite dermatologiche gratuite, per la diagnosi precoce della cheratosi attinica e dei tumori della pelle non-melanoma.

Promuovere la conoscenza e la diagnosi precoce della cheratosi attinica e dei tumori della pelle non-melanoma, neoplasie che risultano essere in termini di frequenza al primo posto tra i maschi, rappresentando il 15,2% del totale dei tumori e, al secondo posto dopo il tumore della mammella nelle donne, con il 14,8%. Sono, pertanto, le forme di tumore più frequentemente diagnosticate.
È questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa nella provincia di Lecce dalla LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori che, con il sostegno incondizionato di LEO Pharma, organizza due giornate di screening gratuito per i tumori cutanei non-melanoma rivolte a tutta la popolazione sopra i 40 anni di età.
Due gli appuntamenti, entrambi ospitati nelle sedi della LILT: a Scorrano, venerdì 13 novembre a partire dalle ore 16.30 (Via Pascoli 2); e ad Alezio, sabato 21 novembre dalle ore 9.00 (Via Umberto I).
Nelle giornate di screening gratuito, due dermatologhe saranno a disposizione dei cittadini over 40 per effettuare visite cliniche e dermatoscopiche.
In Italia l’incidenza annuale di tumori non melanocitari, quali il carcinoma basocellulare, il carcinoma squamocellulare e la cheratosi attinica, è di 119,4 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. L’età maggiormente a rischio è dopo i 40. A rischio sono soprattutto le persone che per lavoro o attività ricreative si espongono in modo continuativo al sole.
L’incidenza della cheratosi attinica è in costante aumento sebbene questa patologia sia ancora troppo sottovalutata e sottodiagnosticata; costituisce il secondo motivo, nel mondo, dopo l’acne, per il quale il paziente si sottopone all’attenzione del dermatologo. Essendo un carcinoma spinocellulare “in situ”, è stimato, a seconda dei diversi studi, che possa trasformarsi in franca lesione neoplastica in percentuale variabile dall’1 al 20%.
«È essenziale osservare anche i minimi cambiamenti della pelle, quali ad esempio lesioni crostose o ulcerate, senza alcuna tendenza alla riparazione e riferirli al dermatologo. La diagnosi precoce e la pronta gestione terapeutica hanno una notevole importanza non solo sulla prognosi ma anche sulla qualità di vita dei pazienti» afferma Ivana Romano, dermatologa dell’UOC di Oncologia Medica presso l’ospedale di Gallipoli e Responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia Oncologica - Progetto LILT. «È sopra i 40 anni di età che il rischio aumenta, sebbene per gli epiteliomi basocellulari si osservi negli ultimi anni un aumento anche in persone più giovani, soprattutto se cronicamente esposte ai raggi solari, o se immunodepresse».
«La cute va controllata periodicamente e protetta adeguatamente dai raggi solari. Sensibilizzare le persone a rischio, e invitarle a sottoporsi a visita di screening per la diagnosi precoce è la prima strategia nella lotta contro i tumori della pelle – dichiara Serena De Trane, medico dermatologo borsista presso l’UO di Dermatologia dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce – una volta fatta la diagnosi, il paziente sarà indirizzato dallo specialista al trattamento, medico o chirurgico, più idoneo per la risoluzione del caso».

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