Processo Heracles, la Cassazione annulla la sentenza del secondo grado d'Appello
Accolto il ricorso del Pm della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni
Nella tarda serata di ieri 3 febbraio la seconda sezione penale della Corte di Cassazione in accoglimento del ricorso presentato dal Pm della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, ha disposto l'annullamento della sentenza del secondo grado d'appello del processo Heracles, rinviando gli atti ad una diversa sezione penale della Corte d'appello di Catanzaro che dovrà, di conseguenza, rifare nuovamente il processo. Il processo Heracles accorpa le indagini scaturite nelle 2 operazioni antimafia del 2008 Heracles e Perseus contro le cosche della ndrangheta del Crotonese, tra cui Vrenna-Ciampà-Bonaventura e Megna e Russelli di Papanice, indagini che videro coinvolti una serie di 'colletti bianchi' affiliati alle cosche in relazione agli interessi scaturiti intorno al maxi-villaggio Europaradiso.
Il primo grado del processo Heracles si concluse con la sentenza del marzo 2010 che comminò 528 anni di reclusione ai 93 imputati alla sbarra che avevano scelto il rito abbreviato. Allora le condanne più pesanti riguardarono Pantaleone Russelli, condannato a 18 anni di reclusione; Cardamone Francesco condannato a 19 anni; Elia Domenico e Sergio Vrenna condannati a 16 anni; e Barilari Gaetano condannato a 14 anni. Nell'aprile dell'anno scorso giunse la sentenza del secondo grado, che vide la Corte d'Appello di Catanzaro riconoscere pesanti sconti di pena per tutti gli imputati, arrivando in alcuni casi a dimezzare le condanne del primo grado di giudizio, come nel caso di Sergio Vrenna, fratello del presunto boss Pino, la cui pena scese da 16 a 8 anni. A seguito di quella sentenza seguirono tra le polemiche scarcerazioni a raffica. Oltre a ribadire le 30 assoluzioni del primo grado, la sentenza d'appello ne aggiunse altre 5 più 2 assoluzioni parziali. In sostanza i giudici della Corte d'appello non accolsero le richieste del sostituto Raffaele Sforza che rifacendosi all'impianto accusatori del Pm antimafia Pierpaolo Bruni, chiedeva di inserire in quel ramo del processo Heracles le dichiarazioni del boss pentito Pino Vrenna. A ciò il procuratore Perpaolo Bruni propose ricorso presso la Corte di Cassazione. Ieri sera il collegio presieduto dal giudice Esposito, relatore Piercamillo Davigo, ha accolto la richiesta del procuratore generale ed ha annullato la sentenza, rinviando il tutto ad un nuovo processo che ripartirà quindi dal giudizio d'appello. Si ritorna quindi alle sentenze pronunziate nel primo grado del processo.
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