Quando e perché intraprendere una terapia di coppia
È stato pubblicato su Psicologi-Italiani.it l'articolo a firma della Dottoressa Daniela Scipione dal titolo"Psicoterapia di coppia”, per capire quali sono le motivazioni che inducono una coppia a rivolgersi ad un terapeuta e quali benefici si possono avere.
Perché la coppia funzioni ciascun partner deve essere in grado di rapportarsi all’altro riconoscendolo come separato da sé, con caratteristiche proprie e indipendenti, con pensieri e modalità autonome con cui poter negoziare la relazione e la vita in comune. Ciò che inizialmente viene ricercato è una dimensione di costanza affettiva che garantisca una continuità con le precedenti esperienze ma nel contempo prometta possibilità trasformative e riparative.
La terapia di coppia va intrapresa quando la coppia inizia ad incontrare delle difficoltà, le quali possono essere di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale della famiglia (coppia senza figli, nascita del primo figlio, crescita e distacco dai figli, pensionamento ecc.).
Nel testo l’autrice spiega che a volte i coniugi, vivono una condizione di ambivalenza fatta di qualche momento positivo e altri/molti momenti negativi con conseguenze sul proprio umore, sulla propria identità ed autostima sulla voglia di fare/non fare, sulla capacità di gestire la casa, la famiglia, il lavoro.
Le difficoltà a vivere insieme hanno cause diverse e molto numerose. Oppure possono insorgere problemi nel corso della vita.
Facendo un passo indietro si capiscono meglio i problemi della coppia se si ha in mente quali sono stati i presupposti della sua formazione.
La formazione della coppia è sempre un processo inconscio e perciò bisogna rifletterci sulle motivazioni che hanno portato un certo individuo ad innamorarsi proprio di quella persona lì e non di un’altra.
Se questa scelta ha trovato un proprio equilibrio all’inizio della storia della coppia il corso della vita e i suoi accadimenti portano a cambiamenti. Questi cambiamenti, possono portare delle modificazioni e così l’equilibrio che si era costruito progressivamente si altera. La coppia comincia a manifestare tensione.
La terapia di coppia perciò, lavora con i coniugi per valutare la situazione attuale di sofferenza.
C’è poi una fase finale di consolidamento del cambiamento o la presa d’atto delle difficoltà che sono insorte.
La terapia di coppia è una terapia “breve”.
L'autrice è laureata in Psicologia Clinica e della Salute, all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti.
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