Quando il fenomeno del BYOD grava sulle reti aziendali
Fino al 60% di larghezza di banda occupata. Blue Coat Systems analizza i 5 maggiori fattori di disturbo del traffico delle reti aziendali, dovuti dal crescente utilizzo di dispositivi mobili da parte dei dipendenti.
Blue Coat Systems, Inc., leader tecnologico e di mercato per le soluzioni di sicurezza Web e ottimizzazione della WAN, ha identificato i 5 maggiori fattori di disturbo del traffico dovuti al fenomeno del BYOD (Bring Your Own Device,), ovvero attività e siti di contenuti che, assorbendo la preziosa larghezza di banda Internet e della WAN, interferiscono nelle prestazioni di applicazioni aziendali vitali. Blue Coat ritiene che nelle reti aziendali non controllate la percentuale di larghezza di banda utilizzata dalle applicazioni di tablet e smartphone personali varia tra il 30 e il 60 percento.
1) Aggiornamenti e upgrade del sistema operativo dei dispositivi mobili. Apple fornisce costantemente aggiornamenti e upgrade per iPhone e iPad per risolvere bug e introdurre nuove funzionalità. Molti operatori telefonici, tra cui AT&T, Verizon, British Telecom e SingTel, forzano i fornitori di smartphone e tablet a dare la priorità ai download nell’utilizzo della connettività di rete, forzando le reti Wi-Fi delle aziende a gestire aggiornamenti che possono “pesare” fino a centinaia di megabyte..Il risultato? Un singolo dispositivo BYOD può facilmente sovraccaricare la larghezza di banda di rete con un singolo clic, e saranno le aziende e le applicazioni business critical a farne le spese.
2) Download delle applicazioni mobili. Parte del successo di questi dispositivi è da attribuire alla disponibilità di centinaia di migliaia di applicazioni immediatamente accessibili attraverso gli on-line store (Apple iTunes e Google Play). Considerato che, le app a pagamento hanno costi molto ridotti (da 0,99 a 9,99 dollari) e alcune gratuite sono estremamente potenti (ad esempio il CRM di Salesforce.com) o divertenti (Angry Birds), il tipico utente BYOD ne scarica oltre 40. La dimensione delle app può variare da pochi a centinaia di megabyte e i loro aggiornamenti sono file di immagine. Gli utenti BYOD possono facilmente far passare in un anno molti gigabyte di app attraverso una connessione Wi-Fi aziendale.
3) Upload e download di foto e video. Una ragione importante alla base della popolarità di smartphone e tablet, consiste nell’integrazione di fotocamere in grado di realizzare foto e video, perlopiù ad alta risoluzione, subito disponibili per la condivisione sul Web. Chiunque è in grado di scattare una foto (1-3 MB) o girare un video (25 MB; 230 MB per un minuto) e caricarli velocemente su un sito come iCloud o Flickr per condividerli con colleghi, amici o familiari. Le stesse foto e gli stessi video possono essere facilmente scaricati da colleghi dello stesso ufficio.
4) Backup del dispositivo BYOD in uno spazio di storage in the cloud o su un laptop o un desktop aziendali. A molti utenti è capitato di perdere in qualche modo i dati e di conseguenza sono diventati molto attenti nell’effettuare il backup dei loro device mobili, archiviandoli in uno spazio di storage cloud based (iCloud o Google Drive) oppure su un laptop o sul desktop dell’azienda (utilizzando iTunes). Premettendo che un tipico dispositivo BYOD è dotato di almeno 8 GB di memoria flash on-board (alcuni arrivano a 64 GB), qualsiasi backup avrà dimensioni di diversi gigabyte; i backup delta saranno dell’ordine di centinaia di megabyte. I backup che sfruttano un servizio in the cloud, verranno effettuati ogni volta che il dispositivo è connesso ad una rete Wi-Fi potente (ad esempio quella aziendale!) interferendo con la trasmissione dei dati vitali per il business.
5) Visualizzazione di video su YouTube. Con oltre un trilione di visualizzazioni nel 2011 e 72 ore di video caricati ogni minuto, YouTube di Google può definirsi il “gigante” dei contenuti video on line. Localizzato in 46 nazioni e disponibile in 60 diverse lingue, garantisce l’accesso ai contenuti dalle reti di tutto il mondo Un tipico video di YouTube, con una risoluzione di 640x360, utilizza circa 500 Kbps di larghezza di banda. Di conseguenza, un singolo utente in un ufficio remoto con una connessione di tipo T1, consumerà il 33% della larghezza di banda per tutta la durata del video, che, per un film, potrebbe essere di ore.
L’appliance Blue Coat® PacketShaper® offre gli strumenti adatti a proteggere la banda aziendale da questi fattori di disturbo, garantendo visibilità e controllo completo su tutto il traffico ricreativo che passa attraverso il network.
Per saperne di più, visitare il sito: http://www.bluecoat.com/products/packetshaper
Blue Coat Systems
Blue Coat Systems provides Web security and WAN optimization solutions to 85 percent of FORTUNE Global 500 companies. As the market share leader in the secure web gateway market, Blue Coat sets the standard for enterprise security. Its solutions provide the visibility, protection and control required to optimize and secure the flow of information to any user, on any network, anywhere. For additional information, please visit www.bluecoat.com.
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