TURISMO
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Quel grande lago tanto caro a Plinio

27/01/09

Quasi 4 kmq di superficie, 30 km di perimetro, quello di Fondi è lo specchio d'acqua più esteso del Sud pontino. Vegetazione e fauna particolare ne fanno una attrattiva unica nel suo genere.

Con una superficie di 3,8 Kmq e un perimetro di oltre 30 km. il lago di Fondi, Monumento Naturale e di recente conglobato nel Parco dei Monti Ausoni, è il più esteso tra gli specchi d'acqua presenti
nel Sud Pontino.

A differenza degli altri laghi costieri della pianura pontina, formatisi per sbarramento da un cordone di dune, sono otto le sorgenti di acqua dolce, sparse tra Monte S.Biagio e la Piana di Fondi, che alimentano costantemente il lago; le sue acque poi defluiscono nel golfo antistante tramite i canali di Canneto e di S. Anastasia. Sovente, invece, in presenza di forti mareggiate o fasi di alta marea, i predetti canali consentono l'ingresso di acqua salmastra.

Suggestiva è la presenza, a protezione delle sponde lacustri, di cannucce di palude che formano anche isolotti galleggianti, comunemente detti ballene, e indicati da Plinio come 'isole fluttuanti'.

E' proprio questa tipica vegetazione che caratterizza e vivacizza la vita del lago rendendolo luogo d'approdo sicuro per diversi uccelli. Frequentano questo habitat naturale il pendolino, la cannaiola, il cannareccione, il porciglione mentre l'airone rosso lo predilige per la nidificazione; su tutti, però, domina il falco di palude, splendido rapace che si nutre d'uccelli e piccoli mammiferi che ivi dimora d'autorità.

Assai cospicua, invece, nel periodo invernale, la presenza di uccelli acquatici come cormorani, gabbiani reali, gallinelle e folaghe. Altrettanto interessante e diversificata la presenza della fauna ittica: si trovano, infatti il cefalo, la calamita, l'anguilla, la spigola, che ben sopportano le alterne variazioni di salinità, a differenza del latterino, della carpa ed del pesce persico, che prediligono l'acqua dolce.

Merita pure la dovuta attenzione l'area circostante il lago: si consideri in proposito che complessivamente l'area protetta consta di circa 1400 ettari di terreno e troviamo ancor oggi resti di vegetazione boschiva a testimonianza di un tempo in cui la Piana era completamente ricoperta. Cerro e farnetto erano diffusi, mentre tra le querce, la farnia (massima altezza 45 metri) ancor oggi la possiamo trovare nella zona di Pantano Morderei.

Per la sua posizione strategica, il lago di Fondi ben si presta quale isola di ristoro ai numerosi uccelli che annualmente sono i protagonisti delle migrazioni stagionali: infatti i terreni circostanti o pantani, allagati per diversi mesi all'anno, consentono di accogliere e rifocillare milioni di esemplari di aironi, garzette, spatole, beccaccini, chiurli (in proposito oltre 80 specie sono state censite).

Va da sé che una simile attrattiva è l'ideale per il birdwatching, che dovrebbe essere sapientemente incoraggiato ed opportunamente valorizzato a livello quantomeno regionale oltre cheo nazionale sia per la funzione meramente didattica che turistica.

Ma l'ambiente si presta pure a percorsi naturalistici sia a piedi che in bicicletta, oltre alla pesca sportiva assistita e coadiuvata da pescatori locali. In definitiva, l'ideale per un turismo che apprezzi la natura e che si dedichi alla salvaguardia con uno sviluppo quindi ecosostenibile.



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