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Raccolta Differenziata e riciclaggio per produzione materie prime. Un problema già risolto: basta solo copiare

Il sole 24 ore del 10.febbraio.2009, pag. 20, illustra entusiasticamente come nel polo industriale della Ruhr, ci si adoperi con la massima attenzione per non produrre inquinamento dalle procedure stesse di riciclaggio, e come i Tedeschi nei fatti abbiano convertito i rifiuti a materia prime: legno, rame, ferro, alluminio, plastica, vetro, grassi animali a tanti ancora vengono prodotti e venduti con benefici per bilancia pagamenti (riduzione di importazioni di materie prime), nuovi posti di lavoro, tutela ambiente. Il fiore all’occhiello dell’esperienza tedesca è rappresentato dal recupero di rifiuti elettronici provenienti da lavatrici, Tv , frigoriferi, aspirapolvere, lettori CD che vengono adagiati su un tappeto mobile; la carcassa separata; con uno scanner isolati i vari componenti (plastica, rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, legno, oli vari .)Insomma la soluzione del problema e lì portata di mano, semplicemente da imitare o copiare, ma niente, non si passa: interessi particolari (camorristici del rifiuto, corrotti ,tangentisti , lobby del termovalorizzatore, lobby della discarica, dividendi azionisti de ASM privatizzate) volutamente frenano e fanno argine alle novità positive . E questo in violazione alla norma costituzionale ( Art.41della Costituzione : L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale ..…omissis) La proposta qui sotto illustrata ha senso pieno se i Comuni con un protocollo nazionale unitario la adottassero in maniera uniforme . Che ogni Comune vada per conto suo, risolve parzialmente e male il problema: occorre al contrario procedere in sincronia adottando protocolli unitari. Per esempio se tutti i Comuni attuassero la raccolta differenziata secondo l’identico sistema accennato nella proposta sottoillustrata, occorrerebbe pianificare specifici poli produttivi in ambito Provinciale per localmente trattare, riciclare, riutilizzare i rifiuti, tipo la Rhur per intenderci. Solo così sarebbe possibile attuare con successo una politica seria di smaltimento, di riciclaggio e di produzione di rinnovate materie prime. Ecco perché la soluzione del problema non può essere lasciata a spontaneismi o a piccole realtà. Solo gli Enti Pubblici hanno i mezzi politici e finanziari per indirizzare lo smaltimento nel senso illustrato.

Ecco la proposta: La raccolta differenziata PORTA a PORTA ed il riutilizzo/ i suoi vantaggi. Emergenza, ecologia, immigrazione, disoccupazione: questi problemi possono trovare una risposta univoca utilizzando ingegno, una buona organizzazione, un po' di fantasia, il tutto a costo zero.Come? Stimolando a monte la raccolta differenziata ed a valle il riutilizzo dei rifiuti anche urbani che accumuliamo tutti i giorni.
Ecco un esempio limitato a 3 rifiuti ma evidentemente estendibile a tutti.
1-Il Comune divide la città in dieci circoscrizioni. Ogni circoscrizione viene abbinata ai medesimi operatori ecologici ( extracomunitari, carcerati, disoccupati ) muniti di tesserino fornito dalla Questura, organizzati in cooperativa di lavoro. Ciò promuoverà occupazione e integrazione visto che la massaia di Brescia si troverà a contatto quotidiano con gli operatori (p.es. extracomunitari o carcerati) e avrà modo di conoscerLi e apprezzarLi superando pregiudizi e diffidenze
2- Il Comune convenzionalmente assegna ad ogni tipo di rifiuto un singolo colore. Marrone (rifiuto organico); -Viola (medicinali e batterie)- Vetro (verde).
3-Il Comune fornisce ad ogni famiglia in quantità consistente, etichette magnetizzate (a codice a barre tipo supermarket) nei 3 diversi colori, tarandole con il codice contribuente (ricavabile dalla cartella rifiuti), zona, operatore ecologico, tipo di rifiuto. Fornisce inoltre una cospicua quantità, nei soliti 3 colori, di sacchetti trasparenti.
4- Il comune attribuisce ad ogni famiglia, in base al numero di occupanti un “plafond-standard” di rifiuto ogni anno inferiore. L’intento sarà quello di premiare la famiglia che avrà prodotto meno rifiuto e meglio riciclato
5- La famiglia applica una etichetta magnetica marrone sul sacco marrone contenente l’organico, l’etichetta viola sul sacchetto viola contenente medicinali e batterie, etichetta verde sul sacchetto verde contenente vetro . I sacchetti vengono lasciati dal cittadino in appositi spazi affinche’ quotidianamente l’operatore ecologico passi a prelevarli.
6) L'operatore ecologico provvede al ritiro dei sacchetti pieni di rifiuti, lasciandone nello stesso luogo un numero di pari quantità e colore acche’ il cittadino possa ricominciare a riempirli e rietichettarli.-

7) L'operatore consegna i sacchetti in un punto di raccolta o direttamente all'Asm. I sacchetti contenenti rifiuto già differenziato vengono posizionati su un nastro trasportatore in movimento con l’etichetta magnetica rivolta all’insù per essere scannerizzati da un lettore–ottico fisso; tramite uno smistatore automatico ogni sacchetto viene canalizzato fino a cadere nel rispettivo container marrone, viola o verde; Caricati i container sul camion verranno trasportati direttamente alle imprese riutilizzatici o, per i rifiuti non riutilizzabili e già separati, al termovalorizzatore.
8) Il sistema informatico connesso alla lettura ottica oltre a memorizzare il conferente, accredita l'operatore ecologico e/o la Sua cooperativa in rapporto ai sacchetti consegnati;

9) Il cittadino attento beneficerà di un bonus sotto forma di somma virtuale inversamente proporzionale alla quantità di rifiuto consegnato rispetto allo standard attribuito. Potrà il cittadino destinare il bonus ottenuto per esempio per ottenere una riduzione del costo della cartella dello sporco, per l’acquisto di libri quaderni etc., per coprire il costo di manutenzione della caldaia, o per remunerare il premio per una Polizza malattia o una Polizza «Pensione íntegrativa» magari cumulando altre somme virtuali (i punti) accumulati presso supermercati convenzionati (esempio coop).
10)-L’azienda servizi comunale potrebbe coprire parte dei costi tramite sponsor indicato sul sacchetto , vendendo il materiale separato e riciclabile (esempio: carta, alluminio,vetro, compost),vendendo l’energia prodotta con i non riutilizzabili. Gli altri costi verrebbero coperti da contributi Regionali.
11) I Bambini degli asili e delle scuole elementari verrebbero coinvolti nell’iniziativa in un contesto ludico, quali « Guardie Ecologiche » atte a vigilare che i propri genitori e fratelli rispettino queste regole così importanti per il loro futuro. A scuola con l'aiuto degli insegnanti, si diletteranno a riprogettare gli spazi della propria casa per l'alloggiamento dei vari diversi contenitori che una volta pieni confluiranno nel sacchetto colorato di pertinenza.

Conclusione
Oltre ai vantaggi in termini di occupazione, integrazione, educazione ve ne sono altri indiretti non meno importanti:
a-Prevenzione di problemi connessi all’accumulo scriteriato dei rifiuti, Napoli docet : Si pensi solo che 60 milioni di persone producono annualmente mediamente 500-600 kg.di rifiuto a testa

b-Beneficio per “la bilancia dei pagamenti” visto che i costi di importazione, causa il riutilizzo, si ridurranno sensibilmente.
c-Lotta alle organizzazioni mafiose tramite prevenzione (il riciclo fa mancare a mafia e camorra l’oggetto dei loro affari spiazzando prima di tutto i criminali-imprenditori del nord che a poco prezzo commissionano lo stoccaggio di rifiuti sottoterra inquinando le falde acquifere.
d-Lotta alla corruzione e alla Borghesia Mafiosa, che a suon di tangenti briga e intrallazza per farsi autorizzare la costruzione di inceneritori (Il riciclaggio rende inutile la costruzione di queste strutture in quanto risulterebbero sufficienti quelle esistenti)

d-Prevenzione in tema di salute ( no inceneritori significa no diossina,no effetto serra, no inquinamento falde acquifere
e- Prevenzione di tensioni sociali (da Cerro Maggiore, anno 1995 a Napoli anno 2008)



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