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Comunicato Stampa

Rally: il Prealpi Master ferma un tenace Fasolato

Gli sterrati trevigiani piegano la resistenza del portacolori di Omega, bloccato da un guasto tecnico sulla terza, alla prima sui fondi a scarsa aderenza.

Mario LeonelliNon sarà un esordio da ricordare, quello di Pierpaolo Fasolato sulla terra del Prealpi Master Show, ma quanto vissuto dal pilota dell'Opel Astra GSI gruppo N nella Domenica trevigiana, ha messo in luce una tenacia davvero dura da scalfire.
Il portacolori di Omega, in compagnia di Enrico Gallinaro per l'occasione, sfruttava al massimo lo shakedown per cercare di prendere confidenza con un fondo a lui del tutto sconosciuto.

“Un debutto in tenera età sulla terra per me” – racconta Fasolato – “ed era tutto da scoprire. Gomme, assetto, guidabilità dell'insieme e mia adattabilità ai continui cambi di consistenza del terreno. Per la prima volta ho fatto lo shakedown, utile in questa occasione per apportare quelle minime regolazioni all'assetto che avevo a disposizione, di certo non adeguate al contesto.”

Tra la terra e gli innesti sporchi, su fondo asfaltato, Fasolato apriva le danze con un buon quarto di classe N3, confermandosi ai piedi del podio anche sul primo passaggio di “Le Rive”.
Era il terzo crono in programma, la ripetizione di “San Tiziano”, a costringere l'unica punta della scuderia di Verona a deporre le armi per un irreparabile guasto tecnico.

“Ho dovuto fare esperienza” – aggiunge Fasolato – “soprattutto sull'asfalto reso sporco dalla terra che diventava particolarmente viscido. Più volte ho faticato a fermare l'Astra sulle staccate. Tra qualche dritto ed incontri ravvicinati con le pile di gomme, messe a protezione dei pali, abbiamo spostato alcune balle di paglia e siamo riusciti a tornare in assistenza. In venticinque minuti i ragazzi di Omega hanno raddrizzato il cofano e sistemato la mia portiera, mantenuta chiusa solamente grazie alle cinture, realizzando un capolavoro. Sulla terza, dopo tre quarti di prova, ha ceduto il trapezio sinistro e si è tranciato il semiasse. Fine dei giochi.”

Un ritiro che, pur lasciando una buona dose di amarezza, non intacca il morale di Fasolato.

“Grazie ad Enrico Gallinaro” – conclude Fasolato – “che, con la sua esperienza, è stato molto utile per questo mio debutto sulla terra. Grazie a Francesco Tassini per l'assistenza, a tutto il gruppo Omega, al presidente Ivano ed alla famiglia. Grazie a Roberto Tessari, impeccabile ai fornelli con il suo risotto, con il lesso e pearà per tutti. Ci siamo divertiti tanto, dentro e fuori l'abitacolo, e questo è il modo migliore per farsi gli auguri di Natale e rivedersi carichi nel 2025.”

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