ECONOMIA e FINANZA
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Referendum 2011 perché dire SI alla privatizzazione

09/06/11

Un Paese senza pregiudizi farebbe gare aperte a tutte le imprese di accertata solidità e competenza senza badare alla natura pubblica, privata o mista delle proprietà

Domenica 12 e lunedì 13 giugno si vota sui quattro quesiti referendari dedicati rispettivamente alla gestione del servizio idrico (primi due quesiti), al nucleare (terzo quesito) e al legittimo impedimento (quarto quesito). I seggi in tutta Italia saranno aperti dalle ore 8,00 alle ore 22,00 di domenica 12 giugno e dalle 7,00 alle 15,00 di lunedì 13 giugno. Come sempre, per votare occorre aver raggiunto la maggiore età e portare con sé un documento di identità e la propria tessera elettorale. Il primo decreto mette in gioco il servizio e conferma la proprietà pubblica di acquedotti, fogne e depuratori, ma molte sono le lacune in merito. Un Paese senza pregiudizi farebbe gare aperte a tutte le imprese di accertata solidità e competenza senza badare alla natura pubblica, privata o mista delle proprietà. L’articolo 23 bis del decreto infatti, per fermare le dispersioni, assicurare acqua corrente ai 10 milioni di cittadini che l’hanno a intermittenza, collegare alle fogne e ai depuratori il 20-30% che è isolato, servono investimenti dai 65 ai 120 miliardi di euro. L’Italia con il debito pubblico al 120% del Pil caricherà un simile onere sul bilancio dello Stato ma, molti sono i soggetti capaci di attirare capitali privati, anche per rispettare i vincoli europei. I comitati promotori e i sostenitori del “Sì” vorrebbero abrogare il decreto-legge per evitare che i servizi idrici entrino in un mercato spesso soggetto a speculazioni. Dall’altra parte invece, i sostenitori del decreto sono convinti che affidare la gestione dei servizi idrici ai privati aumenterebbe la concorrenza tra le aziende e che questo garantirebbe automaticamente un miglioramento del servizio offerto ai cittadini. La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno in Italia non solo sui bilanci e sulla redditività delle imprese, ma anche sui bilanci delle famiglie. FinanzAttiva per far fonte alle esigenze della crisi e per agevolare tutti i cittadini ha elaborato delle anticipazioni di acquisto.
La presenza di un’azienda innovativa come FinanzAttiva, principale player del settore in servizi di impresa che da anni opera nel settore di prestiti e finanziamenti dello sviluppo e dell’evoluzione del mercato, potrà sostenere e incoraggiare l’apertura di nuove aziende.
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